La rabbia di Pasolini - Documentario (2008)

La rabbia di Pasolini
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Anno: 2008
Genere: documentario (colore)
Cast: (n.d.)
Note: Da un'idea di Tati Sanguinetti, il film offre un'ipotesi di ricostruzione dell'opera originaria prima del taglio effettuato per consentire l'inserimento del film di Giovannino Guareschi per imposizione del produttore Gastone Ferranti (Opus Film). Realizzazione Giuseppe Bertolucci.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/09/08 DAL BENEMERITO REBIS
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Rebis 21/09/08 01:09 - 2337 commenti

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Per quanto encomiabile e filologico nell'impegno, il segmento ricostruito da Giuseppe Bertolucci rivela un peso specifico e stilistico profondamente dissimile da quello originario. Il pasoliniano canto del dolore adombra slanci narcisistici anche insinceri e l’urgenza di poetizzare il corso degli eventi sfocia in visioni lancinanti e parziali. Nel complesso, viene restituito più dell’autore che della densità dei tempi che furono. Preziosi gli inserti finali che documentano la condizione di pubblico linciaggio cui era sottoposto l’artista. Memorabile e spiazzante l’elogio alla bellezza.
MEMORABILE: Sulla TV: “Un’arma per la diffusione della menzogna o della mezza verità, abbonati milioni di candidati alla morte dell’anima”.

Pigro 20/12/09 11:20 - 9666 commenti

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Accanto alla riproposizione del segmento pasoliniano originario della Rabbia Bertolucci propone la ricostruzione delle sequenze tagliate dall'edizione definitiva e inoltre aggiunge alcune scene per contestualizzarle nell'ambito del linciaggio dell'autore compiuto all'epoca. Fatta salva la straordinaria potenza dell'opera di Pasolini, questo film è un sincero e buon prodotto di recupero della sua memoria e rilancia le sue contraddittorie e lancinanti intuizioni sull'età moderna. Notevoli gli appunti che erano andati persi sulla tv.

B. Legnani 15/07/12 20:20 - 5532 commenti

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Eterogeneo. La ricostruzione non convince. Il segmento originale alterna momenti interessanti (le riflessioni sulla tv) ad altri grevemente insopportabili (l'esaltazione dell'URSS è più realista del re). I brani poetici sono troppo complessi per la fruizione dello spettatore. Ottimi, invece, i documenti finali. Le frecciatone della INCOM, fra l'altro, erano sì grossolane, ma abili. Bellissima l'intervista conclusiva. Curiosità: da notare Breznev, a destra di Kruscev e, per la INCOM, l'irresistibile Cristina Gajoni.

Ronax 7/04/17 15:39 - 1252 commenti

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Più che da un’esigenza critica, l'operazione di Bertolucci e Sanguinetti sembra scaturire dalla devozione verso un Pasolini sempre più idealizzato e trasformato in un etereo santino. In realtà la presunta ricostruzione non aggiunge alcunché di nuovo alla nota versione che conviveva con il ben più insopportabile controcanto guareschiano. La grottesca esaltazione del “socialismo reale” fa il paio con la greve satira antipasoliniana del trio Noschese-Steni-Pandolfi. Ma i tempi, si sa, erano quelli.

Caesars 6/11/18 10:33 - 3790 commenti

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Interessante. Il film si apre con una ricostruzione eseguita da Giuseppe Bertolucci del materiale che avrebbe dovuto fare parte dell'opera prima che venisse tagliata per far spazio a Guareschi. Tale sezione non convince molto e non aggiunge granché al discorso di PPP. La sezione dedicata all'opera originaria presenta notevoli spunti di riflessione, anche se segnati da un commento pesante, alternati ad altri francamente poco condivisibili (dal sottoscritto) e datati. Gli inserti finali servono a inquadrare la gogna mediatica cui PPP fu sottoposto.

Myvincent 27/10/22 19:46 - 3741 commenti

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“La rabbia”, ovverosia un’ipotesi di ricostruzione di un vecchio progetto di Pasolini, in cui si discetta di guerre, di ingiustizie sociali, di politica. Al solito emerge la vis polemica del grande poeta contro la misera, piccola borghesia italiana, squallida etichetta di conformismo e ipocrisia di quei tempi. Avrebbe funzionato meglio come commento la voce dello stesso Pasolini, così rotonda e ispirata, tutt’uno con lo scorrimento fluido dei suoi appassionati versi poetici. Comunque un'ulteriore testimonianza della sua grandezza.
MEMORABILE: I corpi straziati dalla morte e dalla guerra, così simili a quel suo stesso, ritrovato senza vita all’ idroscalo di Ostia.

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  • Curiosità Rebis • 21/09/08 01:29
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    * Il film è una coproduzione Istituto Luce, Minerva Raro Video, Cineteca di Bologna.

    ** Il film è stato presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2008.

    *** Le voci narranti dello spezzone originale sono di Giorgio Bassani (testi in poesia) e Renato Guttuso (testi in prosa); le voci dello spezzone ricostruito di Giuseppe Bertolucci e Valerio Magrelli.

    **** L'inserimento coatto del film di Guareschi avrebbe dovuto dar voce allo schematico "visto da destra , visto da sinistra". Ma il film era già stato completato da Pasolini quando venne affiancato dal collega: si può quindi dedurre la sincerità del "dialogo" finale.

    ***** Pasolini non riconobbe il film, e finì con l'ignorarlo, assecondando il disinteresse riservatogli dal pubblico.

    ****** Tati Sanguinetti ha identificato i frammenti di cinegiornale che Pasolini aveva scelto per le sequenze che originariamente aprivano il film; sulla base di questi e del commento scritto da Pasolini, Giuseppe Bertolucci ha ricostruito l'ipotetico frammento.

    ******* In coda al film, con il titolo "L'aria del tempo", sono stati inseriti filmati, cinegiornali e interviste all'autore.
  • Discussione Lucius • 6/02/19 22:06
    Scrivano - 9051 interventi
    Nel documentario sono presenti due filmati d'epoca con Ava Gardner e Sophia Loren.
    Ultima modifica: 6/02/19 22:06 da Lucius