Note: Aka "Sherlock Holmes e la donna ragno"o semplicemente "Sherlock Holmes". Scritto da Bertram Millhauser liberamente ispirato a storie di sir Arthur Conan Doyle. Settimo film della serie "Sherlock Holmes" con Basil Rathbone iniziata con "Sherlock Holmes e il cane dei Baskerville".
Non ispirato ad UN racconto, ma a varie celebri soluzioni: Holmes che si finge morto (La casa vuota), la sua sfida contro una donna pericolosa e affascinante e i loro reciproci inganni (Uno scandalo in Boemia), il pigmeo (Il segno dei quattro), gli animali esotici (La fascia maculata), il solito veleno che non lascia tracce (Il detective morente). Il mosaico produce una trama decisamente inverosimile ma di sicura presa. La Donna ragno/Sondergaard sarà sfruttata anche in un rip-off non holmesiano. Hitler e Mussolini sono i bersagli al poligono di tiro.
MEMORABILE: I sottili dialoghi allusivi tra Holmes e la Sondergaard: entrambi sanno chi è l'altro, ma nessuno dei due cala le carte.
Una bella trama, precisa nella sua ricercatezza, e capace di catturare l’attenzione e incuriosire, tra suicidi provocati da morsi di ragno e Holmes che prima finge di morire e poi si intrufola nel diabolico intreccio guidato da un’affascinante criminale. Particolarmente potente, anche grazie al buon ritmo, è tutta l’ultima scena al luna park, quando il detective è in un machiavellico pericolo di morte negli ingranaggi del tiro a segno. Insomma, si tratta di uno degli episodi più godibili della saga diretta da Neill.
Antologia di racconti di Sherlock Holmes incentrata su una serie di “suicidi in pigiama” (in realtà veri e propri assassinii) compiuti da una diabolica donna, letale come il veleno dei suoi ragni, che si troverebbe a perfetto agio tra i tanti bizzarri villain di Batman. Un episodio costruito in funzione della sequenza al luna park, ove si concentrano astuzie, suspense, humour, casualità e perfino allusioni alla politica del tempo (la sagoma di Hitler come bersaglio al tiro a segno).
MEMORABILE: La finta morte di Sherlock Holmes; La visita al terrario dei ragni.
Gustoso episodio holmesesco che parte in maniera scoppiettante (addirittura c'è la presunta morte di Holmes), gode di una idea originale (i "suicidi" in pigiama") e viene poi ravvivato ogni tanto da qualche discreta trovata. Il ritmo è buono e lo scontro tra l'investigatore di Baker street e la sua temibilissima nemica (la donna ragno) è molto vivace ed interessante. Bella la parte finale con sorpresa e ottima suspence. Da non perdere per chi ama la "serie" con Rathbone e non solo.
MEMORABILE: Al luna park: il tiro al bersaglio con le sagome di Mussolini, Hitler e Hiroito (siamo nel 1944); La quarta sagoma del tiro a bersaglio
Holmes si finge morto per meglio indagare su una serie di misteriosi suicidi, dietro dei quali ipotizza ci sia il piano diabolico di una efferata mente criminale... Fra i vari film dedicati al personaggio interpretati da Rathbone, questo è uno più godibili, grazie ad una storia intrigata ma non astrusa durante la quale sia Holmes che Watson rischieranno più volte di vita, culminante in un bel finale al luna park. Quanto all'elegante Gale Sondergaard, è un'antagonista all'altezza: priva di scrupoli, scaltra, capace di combattere ad armi pari con Holmes sul piano dell'intelligenza.
MEMORABILE: Il bimbo muto che saltella e acchiappa le mosche al volo; il tiro a segno con le sagame di Hitler, Mussolini e Hirohito
Un Holmes in vena di scherzi finge di uscire di scena per indagare su una misteriosa catena di morti. I responsabili si conoscono ben presto, ma le indagini servono a capire i meccanismi di quelli che sembrano suicidi, per un risultato non sempre all'altezza. Ci sono molte soluzioni prese da vari racconti di Doyle, che rendono la trama divertente. Non manca anche qui la frecciata contro il nazifascismo, che mette letteralmente al bersaglio Hirohito, Hitler e Mussolini.
Sherlock è definitivamente americano, un Sam Spade appena più aristocratico. Nella prima parte si dà rilievo ai frizzi con Watson, sempre più tontolone e Lestrade; nella seconda ha campo un innocuo brivido esotico (le bestiole tropicali, il singolare assassino) e la tenzone con un'avversaria di pari intelligenza. Simpatico il tiro a segno con l'Asse del Male di allora (Germania, Giappone, Italia). Di medio cabotaggio.
Sherlock Holmes contro un'affascinante donna criminale, una dark lady tanto bella e sensuale quanto velenosa e astuta, figura d'alto profilo delle tenebre in agguato, quindi antagonista perfetta e sua pari (quasi come un Moriarty in tacchi alti). Notevole il segmento in cui Holmes, travestito all'orientale, si intrattiene con la dama nera - lei furbissima, ammaliatrice, ovviamente pericolosa; lui cauto, attento, consapevole di trovarsi sul filo del rasoio. Tutto scorre e i passaggi iperbolici (il ragno, il tirassegno) sono un valore aggiunto.
Appena un'ora di fascino d'altri tempi, un po' come tutti gli Holmes diretti da Neill e interpretati dall'accoppiata capostipite Rathbone/Bruce, probabilmente i più rappresentativi Sherlock/Watson di sempre. Questa Donna Ragno attinge volutamente da più di una storia tratta dai racconti di Doyle, contrapponendo lo storico detective a una splendida Gale Sondergaard, titolare del primo Oscar da non protagonista della storia del cinema per la sua partecipazione al film "Avorio Nero" del 1936. Un duello sul filo dell'astuzia, peloso aracnide incluso, per non tradire le premesse.
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Il film è anche conosciuto semplicemente come Sherlock Holmes, e come tale si ritrova in molti lessici cinematografici (ad esempio il "Mereghetti" lo riporta come tale).
HomevideoXtron • 27/10/15 10:07 Servizio caffè - 2196 interventi
Io ho il bluray contenuto nel cofanetto "Sherlock Holmes Edition" di Koch Media