Mediocre film dal ricco cast (appare non accreditata anche la Paltrow) che narra di risse e scontri tra bande in un college americano. Scolastico e banale come pochi, non entusiasma lo spettatore neppure nell'ultima parte (la più drammatica). Alcuni attori come Ice Cube sono davvero imbarazzanti, gli do 2 pallini e sono pure generoso.
L'università come microcosmo di conflitti sociali. L'idea non è nuova e Singleton (come quasi sempre) ci va giù pesante con la retorica, la banalità e i semplicismi. Singleton segue pedissequamente la scuola (anzi l'università) di Spike Lee, ma con esiti troppo spesso mediocri (come in questo caso). La forma invece è discreta, in bilico tra tradizione e "pop", a cui si aggiunge un uso abile (e non invadente) della colonna sonora. Buono il montaggio. Cast femminile notevole: davvero difficile scegliere tra la Swanson, la Connelly e la Banks.
I classici problemi trasversali nell'ambiente universitario: dalla bisessualità al nazismo. Personaggi abbozzati che non riescono a lasciare una vera traccia dal significato sociale. I neri sono troppo neri e i bianchi fanno troppo i bianchi... un po'troppo semplice no?
Le tensioni razziali, ben raccontate da John Singleton nel suo buon esordio, Boyz'n' the hood, tornano in questo film successivo, ambientato nel mondo universitario, preso a paradigma dei conflitti etnico/sociali. L'impostazione si rivela però eccessivamente "manichea", e c'è la pretesa di rappresentare i "massimi sistemi" che diventa ideologicamente forzata e fastidiosa per lo spettatore, peraltro aggravata dalla recitazione "urlata" del cast. Buona la colonna sonora. Mediocre il doppiaggio italiano.
Nonostante Singleton avesse le carte per poter sfornare un'opera interessante, il risultato appare invece assai mediocre. Forse si è cercato di mettere troppa carne al fuoco (scontri tra bande per la supremazia razziale, omosessualità, solitudine e follia, confraternite), cercando di considerare tutti gli elementi presenti nei college americani ma in modo stilizzato e stereotipato. Così facendo i personaggi rimangono macchiette che si affrettano ad assumere, senza riflettere, posizioni nette e assolute. Occasione gettata al vento.
John Singleton HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneRaremirko • 2/08/19 23:41 Call center Davinotti - 3862 interventi
Per me un film sottovalutato, purtroppo; Singleton sposta Boyz 'n the hood in un'università, mantenendo pure una buona parte di cast.
Il resto degli attori costituisce un gruppo variegatissimo e di alto livello (le bellone, Rhymez, un Rapaport in parte, ecc.), molto coraggio nel rappresentare certe sequenze, sino a giungere ad un intensissimo e drammatico finale con cecchino e gente spaventata.
E' un caso limite ciò che il film mostra, ma dal punto di vista sociologico regge ancora bene dopo più di 20 anni.
Molto buono e i personaggi sono caratterizzati molto bene.