L'isola di corallo - Film (1948)

L'isola di corallo
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Titolo originale: Key Largo
Anno: 1948
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Soggetto liberamente tratto dal dramma Key Largo di Maxwell Anderson scritto nel 1939, sceneggiatura di John Huston e Richard Brooks.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/01/09 DAL BENEMERITO TARABAS
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Tarabas 7/01/09 22:53 - 1878 commenti

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Un reduce della 2a guerra mondiale visita il padre e la vedova di un suo commilitone caduto presso l'hotel di famiglia, sulle Florida Keys. Lì trova un gruppo di gangsters rientrati clandestinamente da Cuba, che tengono in ostaggio i due in attesa di incontrare altri criminali. Un bel film di Huston, nettamente diviso tra la prima parte, debitrice della sua origine teatrale, ambientata nell'hotel e il finale ambientato in mare aperto. Bogart e la Bacall scintillano, Robinson fa il suo personaggio di gangster amorale e violento. Interessante.
MEMORABILE: La riflessione di Bogart sull'inutilità di combattere per una giusta causa.

Pau 16/04/10 19:01 - 125 commenti

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Impianto statico (chiara l'origine teatrale), ma nel complesso il film funziona grazie al carisma di un quintetto di attori ispirati nel riprodurre personaggi un po' stereotipati: Bogart ruvido idealista disincantato, Robinson gangster gigione ed amorale, Bacall sposa intensa e tenace, Barrymore bravo cittadino solido e rassicurante, Trevor donna perduta ma dal buon cuore. Finale violento.
MEMORABILE: La sparatoria in mare aperto che conclude il film.

Lebowski 28/11/10 21:40 - 81 commenti

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Film minore del grande John che nello stesso anno girò il ben più notevole Il tesoro della Sierra Madre. L'idea alla base non è irresistibile e la parte centrale è piuttosto lunga e ripetitiva, finendo per smorzare la tensione anzichè accumularla fino alla resa dei conti finale in mare. Comunque Bogart è sempre Bogart e anche il resto del cast non è da meno. Claire Trevor vinse un Oscar per la sua interpretazione della pupa del gangster, ex cantante appassita e alcolizzata.

Daniela 27/02/18 10:41 - 12670 commenti

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Un gruppo di persone preso in ostaggio da malviventi in un luogo isolato: Huston ripropone la stessa situazione della Foresta pietrificata di Mayo, con Bogart questa volta dall'altra parte della barricata e Robinson nel ruolo del capobanda senza scrupoli che avrebbe dovuto interpretare nel 1936. Anche in questo caso, l'impronta teatrale si traduce nella staticità della messa in scena e in una certa artificiosità letteraria dei dialoghi, riscattate però dalle prove convincenti del bellissimo cast, con Bogart e la stupenda Bacall per la quarta ed ultima volta insieme sullo schermo.

Nicola81 17/02/23 21:56 - 2862 commenti

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Noir che paga pegno alla sua origine teatrale, da cui deriva un’eccessiva staticità che Huston prova a spezzare con le sequenze temporalesche (che donano un’aura quasi gotica) e soprattutto con la resa dei conti in mare aperto. Gli attori sono ovviamente eccellenti, ma i personaggi che interpretano decisamente stereotipati: l’onesto disilluso (Bogart), il gangster spietato (Robinson, il migliore), il padre dagli incrollabili principi morali (Barrymore), la donna devota (Bacall) e quella perduta ma ancora redimibile (Trevor, premiata con l’Oscar). Buone le musiche di Max Steiner.

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  • Discussione Tarabas • 22/04/10 14:23
    Segretario - 2069 interventi
    Leggo sul commento di Pau (omaggio a Pau Gasol?) che la regia sarebbe di Karl Freund, ma a me risulta di John Huston.
    Freund era il direttore della fotografia e cineoperatore del film, salvo errori.
  • Discussione Pau • 23/04/10 08:18
    Galoppino - 2 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Leggo sul commento di Pau (omaggio a Pau Gasol?) che la regia sarebbe di Karl Freund, ma a me risulta di John Huston.
    Freund era il direttore della fotografia e cineoperatore del film, salvo errori.


    Hai perfettamente ragione, "sfondone" mio. Freund fu solamente il direttore della fotografia, mentre la regia del film fu proprio di John Huston.
    Onestamente non so come si possa giustificare il mio errore, boh! Chiedo venia.

    p.s.: "Pau" perchè a metà anni '90 adottavo un look simile a quello del cantante di un gruppo allora di moda, i Negrita. :-)
  • Discussione Zender • 23/04/10 08:44
    Capo scrivano - 47800 interventi
    Ho dovuto togliere tutte le prime due righe che si basavano appunto sul fatto che fosse interessante per la regia di Freund. Corretto, càpita. Grazie a Tarabas per aver segnalato l'errore.
  • Discussione Tarabas • 23/04/10 10:22
    Segretario - 2069 interventi
    Pau ebbe a dire:
    p.s.: "Pau" perchè a metà anni '90 adottavo un look simile a quello del cantante di un gruppo allora di moda, i Negrita. :-)

    Era meglio Gasol... :)

    Sorry, it's playoff time in LA!
  • Discussione Pau • 23/04/10 12:44
    Galoppino - 2 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Pau ebbe a dire:
    p.s.: "Pau" perchè a metà anni '90 adottavo un look simile a quello del cantante di un gruppo allora di moda, i Negrita. :-)

    Era meglio Gasol... :)

    Sorry, it's playoff time in LA!


    Difficilmente un tifoso dei Celtics sceglierebbe il proprio nick per onorare un lacustre..... :-)

    Grazie della correzione! Mi son lasciato trascinare dall'ammirazione per il lavoro di Freund ed ho commesso l'ingenuità di "andare a memoria", senza prima consultare l'imdb per una rinfrescata.
  • Curiosità Daniela • 27/02/18 09:57
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Soggetto liberamente tratto dal dramma Key Largo di Maxwell Anderson scritto nel 1939, sceneggiatura di John Huston e Richard Brooks.

    Claire Trevor, nel ruolo dell'amante del capobanda Rocco (Edward G.Robinson), vinse l'Oscar come miglior attrice non protagonista.