L'apparenza inganna - Film (2001)

L'apparenza inganna
Locandina L'apparenza inganna - Film (2001)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Le placard
Anno: 2001
Genere: commedia (colore)

Cast completo di L'apparenza inganna

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La nostra recensione di L'apparenza inganna

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo il successo della CENA DEI CRETINI torna Francis Veber con un'altra commedia frizzante. Del cast che tanto bene aveva vivacizzato il film precedente resta solo Thierry Lermitte, che oltretutto ha un ruolo di secondo piano. Poco male, visto che il protagonista è l'ottimo Daniel Auteuil e che tra i comprimari spicca Gérard Depardieu (purtroppo doppiato mediocremente). Lo spunto questa volta lo sintetizza bene Michel Aumont nel ruolo del vicino di casa: a me licenziarono perché omosessuale, tu al contrario per lo stesso motivo il licenziamento lo eviterai, è il segno...Leggi tutto dei tempi che cambiano. E infatti come potrebbe una ditta che fabbrica preservativi lasciare a piedi un contabile gay? E se non lo si è poco importa, basta fingere di esserlo e il posto e salvo! Un assioma corretto, che si porta dietro, ovviamente, tutta una serie di riflessioni che il regista lascia a noi. Lui sfrutta le implicazioni comiche, senza riuscire tuttavia a centrare quel capolavoro che un'idea tanto geniale avrebbe potuto far nascere. Veber preferisce stare nel leggero, cercare la via della commedia intelligente senza mai esagerare e questo penalizza le potenzialità di uno spunto simile. In fondo le gag vere e proprie non sono tantissime; più spesso contano gli sguardi indagatori delle colleghe d'ufficio, i rapporti col figlio, il giro di vite dell'esistenza di un uomo che tutti definiscono “un mattone”. Buona la prova del cast, che segue correttamente una sceneggiatura calibrata ed elegante nella sua levità la regia di Veber. Rispetto alla CENA DEI CRETINI c’è meno verve, il film è più riflessivo nonostante le premesse facessero pensare a una comicità sbracata.

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Tutti i commenti e le recensioni di L'apparenza inganna

TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Galbo 3/04/08 20:35 - 12641 commenti

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Altra brillante commedia per l'autore del valido La cena dei cretini. Grazie ad un'arguta sceneggiatura, l'autore mette alla berlina l'estremizzazione del politicamente corretto, che serve al protagonista per farsi accettare dalla società che lo ha respinto da eterosessuale e lo accoglie a braccia aperte da "diverso". Il film che si avvale di una regia molto brillante, è interpretato da un validissimo cast.

Redeyes 30/03/09 21:31 - 2491 commenti

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Gustosa commedia francese che strappa più di un sorriso con garbo ed educazione. La sceneggiatura è intelligente e non banale e non scivola mai nel macchiettistico. Interessante anche in virtù di una durata perfetta che ci lascia coi titoli di coda nel momento giusto senza propinarci inutili minuti non più funzionali al film come spesso accade, ahimè! Ottimo il cast, non solo Auteil, Depardieu, ma anche un bravissimo Lhermitte!

Daniela 14/07/09 15:00 - 13271 commenti

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Pignon, modesto contabile in una fabbrica che produce preservativi, per evitare il licenziamento si fa passare per gay. Lui non cambia in nulla il proprio atteggiamento, ma il sguardo degli altri cambia comunque la sua vita, facendolo apparire "diverso", più interessante, trasformandolo da fallito cronico in uomo di successo. Commedia intelligente sull'essere e l'apparire, gradevolmente pungente, con un cast di gran classe: il finissimo Auteuil, Depardieu omofobico che scopre un lato tenero, Lhermitte bastardo, Aumont saggio, Rocheford sornione
MEMORABILE: Lo sguardo da piccione, il dono del golfino rosa

Belfagor 13/02/10 17:58 - 2707 commenti

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Brillante e arguta commedia, che prende di mira il "politically correct" nella sua versione ipocrita e perbenista. Promosso a pieni voti il cast, la regia è competente e il materiale viene portato in scena con intelligenza. C'è proprio quella gradevole atmosfera francese che non guasta mai in commedie del genere. Ben gestito anche il finale, senza tirare per le lunghe.

Stefania 29/05/10 16:14 - 1599 commenti

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La storia di Francois riesce ad essere divertentissima ed amara al tempo stesso, anzi forse è divertente grazie al fondamentale pessimismo dello spunto: un impiegato grigio e dimesso, perdente in amore e nella professione, trova una dimensione esistenziale "vincente" solo nella finzione. Specificatamente, nella finzione di essere gay. Da persona trascurata, ignorata e persino mortificata, diviene "personaggio" ammirato, ricercato e rispettato. E' un film sulla finzione, comico e malinconico come ogni finzione. E come ogni vera, bella commedia.

Giacomovie 22/08/10 16:27 - 1410 commenti

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Con un bel modo di fare cinema che con pochi miglioramenti può dare il massimo, si porta avanti con intelligente leggerezza l’irrisione delle reazioni delle persone ad un fatto atipico, sostenendo la morale che ognuno vede ciò che vuol vedere o ciò che si vuole che gli altri vedano. È un film che segnala l’evoluzione dei costumi, dato che una sceneggiatura simile, soltanto trent’anni prima, sarebbe stata impensabile. Con una migliore articolazione dello humour, non eclatante ma sottile, il film poteva essere un gioiello ancor più brillante. ***

Il ferrini 4/01/17 22:17 - 2674 commenti

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Dopo la Cena dei cretini Veber chiama nuovamente Lhermitte ma stavolta gli affianca nientemeno che Gérard Depardieu; suo compito sarà guarire "Obelix" dalla sua omofobia. A Daniel Auteuil, il protagonista, dopo una vita insignificante comincia ad accadere di tutto ed è divertente seguirne l'evoluzione fino al riscatto finale con moglie e colleghi. Si ride o perlomeno si sorride spesso, il ritmo c'è e la breve durata giova alla riuscita. Una buona commedia, non particolarmente originale ma piacevole, mai volgare e doppiata anche molto bene.

Pessoa 21/07/17 19:01 - 2476 commenti

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Modesta commedia leggera di Veber che ironizza sull'omofobia con uno stile tutto francese, in punta di fioretto, grazie a una sceneggiatura ben scritta che garantisce ritmo e qualche risata. Ottima prestazione del solito Depardieu in un ruolo a lui congeniale, mentre gli altri interpreti come Auteil (in un personaggio che già fu di Ventura, con ben altri esiti) e la Laroque sembrano non trovare il giusto registro. Bisogna chiudere un occhio ogni tanto per qualche svarione di regia e non tutte le trovate sono di prima mano. Non per forza.

Paulaster 20/12/17 10:50 - 4876 commenti

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Contabile finge di essere omosessuale per conservare il posto di lavoro. Commedia sulle ipocrisie di chi giudica e sul cercare di essere se stessi. Diverte per il contributo del macho Depardieu che riprende un umorismo in stile Blake Edwards. Prosieguo con le conclusioni moralistiche troppo concentrate per la quantità di temi (rapporto tra i genitori, figli in crisi e imbrogli assortiti). Battute anche di grana grossa a sfondo razziale e sull’immagine del gay pride (il preservativo in testa è ad ogni modo volgare). Bravo il garbato Auteuil.
MEMORABILE: Il vicino che salva Auteuil dal suicidio; Il caffè rovesciato sulla camicia della segretaria.

Rambo90 18/07/18 01:35 - 7995 commenti

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Meno frizzante di quanto si possa pensare dopo la brillante idea iniziale, ma comunque divertente e dalla satira ficcante. La sceneggiatura sa valorizzare non tanto lo spunto (che poi si perde in svolte un po' prevedibili) ma soprattutto la grande verve di un ottimo cast in stato di grazia: Auteuil perfetto per la parte, Depardieu esilarante e sorprendente, Lhermitte un po' canagliesco e la bella Laroque. Situazioni perlopiù riuscite, finale scontato ma che regala un ulteriore sorriso. Buono.

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Siska80 30/10/20 16:15 - 5005 commenti

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Divertente commedia degli equivoci dotata dell'arguto umorismo tipicamente francese e interpretata da un ottimo Daniel Auteuil e da un restante cast all'altezza (soprattutto Aumont nella parte del provvidenziale vicino e Depardieu in quella del collega apparentemente senza problemi). Si ride, ma si riflette anche su una società omofoba e attenta solamente all'apparenza. Azzeccato anche il finale.
MEMORABILE: L'amplesso in pubblico.

Maxx g 10/08/24 13:40 - 715 commenti

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Un impiegato (Auteuil) apprende che di lì a poco verrà licenziato e un vicino gli consiglia di fingersi gay per evitarlo. Il problema è che in azienda c'è Santini (Depardieu), che detesta gli omosessuali. Deliziosa commedia francese che si avvale anche dell'apporto di Thierry Lhermitte, è divertente ed evita i soliti luoghi comuni. Forse poteva graffiare un po' di più. Merita comunque una visione.
MEMORABILE: La cena tra i coniugi.
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