Jeepers Creepers: Reborn - Film (2022)

Il terrificante Creeper perde, dopo un pessimo terzo capitolo, il suo creatore Victor Salva e tenta la rinascita con un sequel/reboot che racconta qualcosa di nuovo sulle origini del terribile boogeyman. Scarsino il budget, impiegato quasi del tutto per i buoni SFX protesici e inesperto lo sparuto cast di personaggi, utile giusto come carne da macello. La svolta del Culto che venera il Creeper poteva essere buona ma si perde strada facendo, così come tutto il discordo simbolico e carnale che aveva reso interessanti i primi due capitoli di Salva. Solo mediocre.

Creeper misero, Creeper tapino: gli cambiano i connotati e ne cancellano ogni forza mitologica, lo prelevano a forza dalla trilogia di Salva per catapultarlo dentro un poverissimo meta-qualcosa che un qualsiasi corto fan made avrebbe sovrastato, lo iscrivono di nascosto ai social media tempestandogli il profilo di bluescreen e CGI da Amiga 1000. Nel disagio generale la storia si appiglia alla novità del culto ma manca all’istante la presa, attori e regia fragilissimi stazionano imbambolati nel paio di miserrime location. Se questo è il risultato per favore fermatevi, qui e subito.

Il finlandese Vuorensola plasma un nuovo episodio della saga del creeper diabolico giocando con l'epos creato dalla trilogia di Victor Salva. Ci si muove all'interno del mito, come dimostra il nerd protagonista Imran Adams che conosce a memoria ogni risvolto di colui che appare ogni 23 anni per 23 giorni. Il corso di sopravvivenza si terrà nella casa del mostro, tra colate di sangue e altari sacrificali, tentativi di fughe e pugnali volanti. Il retrogusto cheap è di quelli buoni e il tempo scorre via più che piacevolmente. Indubbiamente un buon film di genere!