La vita di uno tra più famosi (se non del più famoso) violinista di tutti i tempi rivista in chiave dramma/horror. Bisogna subito dire che il film nel suo complesso non è male, ma la vita di Paganini è portata troppo "al limite" e se da una parte abbiamo un soggetto interessante e una sceneggiatura scritti bene, certo non si può dire lo stesso della messa in scena. Al di là del protagonista, interpretato da un vero talento della musica come Garrett, personaggi come Urbani e alcune situazioni sono tratteggiati in maniera limitata e approssimativa.
MEMORABILE: Il patto che Urbani fa stringere a Paganini per vendere la sua anima al diavolo in cambio del successo.
Bernard Rose racconta la storia di Paganini, uno dei più grandi violinisti mai esistiti e del suo leggendario rapporto con il Diavolo a cui avrebbe venduto l'anima; quindi di biografico c'è veramente poco. Il film, pur non essendo nulla di particolarmente memorabile, è costruito bene, con dei bei personaggi e un Paganini che in quanto a look ricorda vagamente John Lennon. Il personaggio più interessante è sicuramente quello del diavolo, interpretato ottimamente da Jared Harris. Peccato solo per qualche scenografia di cartone...
Paganini come rock-star ante litteram, con i suoi eccessi nel letto e sui tavoli da gioco, l'eccentricità del suo porsi sulla scena, le fan urlanti che svengono ai concerti: è l'interpretazione legittima che ne dà Rose, sposando anche la leggenda di un suo patto con il diavolo. L'asso nella manica è ingaggiare un vero virtuoso come Garrett ed infatti le parti in cui il protagonista suona sono esaltanti, ma Rose se lo gioca all'interno di una narrazione troppo convenzionale, a tratti uggiosa (la love story) con la conseguenza di un calo d'interesse tutte le volte che il violino tace.
Rose, oltre che dirigere, scrive anche il soggetto di questo film basato sul "personaggio" Paganini (pochi i veri elementi biografici). Il risultato è assai poco convincente; non tanto per il ricorso a elementi di fantasia, quanto per la pochezza della storia in se stessa e per una sua messa in scena che genera non pochi sbadigli. Più di due ore di spettacolo sono davvero eccessive, anche considerando il fatto che largo minutaggio è dedicato alle performance di Paganini (interpretato da un inespressivo Garrett) che diventano mero esercizio di bravura tecnica del protagonista.
Bernard Rose HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneRaremirko • 19/06/19 23:31 Call center Davinotti - 3863 interventi
Interessante come possono essere tutti i film di Rose; siam più nel torbido rispetto ad Amata immortale e gli interpreti son bravi.
Harris a quanto ne so è un vero violinista e notevoli son i lunghi momenti musicali a lui attribuiti; buona ricostruzione storica e le 2 ore non stancano.
A riguardo di Paganini mi manca di vedere solo il film di Kinski; quasi buono.
DiscussioneDaniela • 7/09/19 09:39 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Raremirko ebbe a dire: Harris a quanto ne so è un vero violinista e notevoli son i lunghi momenti musicali a lui attribuiti; buona ricostruzione storica e le 2 ore non stancano.
Jared Harris è un bravo attore (nel film interpreta il diavolo o un suo emissario) ma a saper suonare è David Garrett, violinista di eccezionale talento ed attore occasionale - questa è la stata finora la unica esperienza in un lungometraggio.
DiscussioneRaremirko • 7/09/19 21:08 Call center Davinotti - 3863 interventi
Daniela ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Harris a quanto ne so è un vero violinista e notevoli son i lunghi momenti musicali a lui attribuiti; buona ricostruzione storica e le 2 ore non stancano.
Jared Harris è un bravo attore (nel film interpreta il diavolo o un suo emissario) ma a saper suonare è David Garrett, violinista di eccezionale talento ed attore occasionale - questa è la stata finora la unica esperienza in un lungometraggio.