Una spia con la coscienza a pezzi viene messa a guardia di una stazione dalla quale passano le missioni da assegnare. Ovviamente l'edificio verrà compromesso. Un thriller di routine, con trama noiosetta e attori che non si sforzano più di tanto, Cusack compreso. Ogni tanto qualche sparatoria cerca di risollevare il ritmo catatonico, ma è poca roba. Uguale a mille altri.
Della serie: anche gli agenti Cia si stressano, un film che ha per protagonista una spia con molti fardelli sulle spalle, alle prese con un incarico di (apparente) tutto riposo; mal gliene incoglie ! Un film non brutto ma totalmente anonimo i cui personaggi sono scritti all'insegna dello stereotipo e le situazioni assai prevedibili. Poca azione e la tensione che non decolla mai. Cusack e' un bravo attore che ha però la tendenza ad inflazionarsi un po' troppo.
Seppur privo di originalità, il thriller firmato da Barfoed poggia su una storia semplice ma condotta con la giusta tensione, impreziosita da un paio di "pugni nello stomaco" quasi del tutto inusuali per il genere di riferimento. La regia e la fotografia sono routinarie come la prova dei protagonisti (Cusack e la "comedy woman" Malin Akerman). Un'opera che si lascia vedere e che non rimarrà molto nella memoria di chi guarda, ma per una serata senza troppe pretese potrebbe essere un giusto compromesso. Fra il mediocre e il non male dopotutto.
Film privo di personalità e anonimo. L'ambientazione claustrofobica e lo sviluppo quasi in tempo reale si son già viste in tanti altri film e serviva ben altro per far godere. Per lo meno c'è il pregio di vedere un Cusak in versione diversa: solito sguardo da orsacchiotto bagnato e preso a bastonate ma, nei fatti, risoluto e credibile (merito a lui). Il resto è noia pura e delusione nel vedere sprecata la buona idea dei codici numerici da inviare agli agenti sul campo.
MEMORABILE: I numeri sussurrati in bassa frequenza
Thriller abbastanza anonimo dalla breve durata che non mostra picchi narrativi e scivola via senza troppe pretese. Servizi segreti, codici e dubbi di coscienza del protagonista, un debole Cusack affiancato da un'algida Akerman che nulla aggiunge al film. In conclusione non sarà sicuramente una pellicola memorabile ma la si può osservare.
Da una storia verosimile (ancora oggi ci sono stazioni sperdute che trasmettono numeri a quanto pare a caso e nessuno sa dare una spiegazione alla cosa) un film senza alcun mordente e dai risvolti troppo prevedibili. In una sorta di base stile Lost si consuma una tragedia telefonata troppo poco credibile per come si sviluppa. Cusack si conferma attore in caduta libera e su tutto il resto c'è davvero poco da commentare. Salvo solo la Akerman, attrice apprezzata in Billions.
Sicario della CIA dopo l'ennesimo lavoro sporco entra in crisi, per cui viene dirottato verso un servizio che dovrebbe essere di tutto riposo: far la guardia ad una crittografa in una sperduta base segreta in terra inglese... Filmetto contorto e tanto banale che sceneggiatura e regia potrebbero essere opera di un software per la produzione di genere spio/doppiogiochista. Quanto al cast, da anni Cusack pare la versione mogia di Cage, Cunningham risulta sprecato, Akerman fa la solita femmina in pericolo, mentre urla e sparatorie non tengono desto interesse ma disturbano la penichella.
MEMORABILE: In negativo: che tempra, ferita gravemente e ricucita più volte, ma continua a zampettare sui tacchi alti.
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