Il più grande colpo del secolo - Film (1967)

Il più grande colpo del secolo

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/06/09 DAL BENEMERITO TARABAS
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Tarabas 28/06/09 10:45 - 1878 commenti

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Un vecchio bandito in pensione progetta un colpo spettacolare per sfuggire alla noia della sua tranquilla vita borghese. Poi lo mette in pratica con l'aiuto di un amico americano conosciuto in Indocina, ma i capataz della mala si mettono di mezzo. Noir fuori tempo massimo per il leone Gabin, troppo anziano per essere un bandito credibile, in una storia risaputa e poco interessante, per quanto girata con professionalità. Curioso il personaggio del malavitoso mammone. Per completisti del polar. Routinario.

Belfagor 13/04/12 13:46 - 2690 commenti

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La noia della vita tranquilla spinge un bandito in pensione ad organizzare un colpo spettacolare, che però finisce con l'attirare l'attenzione della malavita. Polar con sfumature da commedia, convenzionale nella struttura e nello svolgimento ma girato con professionalità. Nonostante l'età, Gabin offre una buona interpretazione, così come il resto del cast.

Disorder 14/04/12 15:58 - 1416 commenti

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Parte molto bene, come noir insolito (il ritorno "in pista" di un vecchio gangster a riposo, interpretato da Jean Gabin), ricco di stile e fascino. Purtroppo dalla metà in poi il film si inserisce nei binari della prevedibilità, scadendo inevitabilmente nella noia. Alcune soluzioni narrative poi fanno un po' sorridere (il mafioso che si arrende per salvare la mamma, il bottino nel portabagagli...). Nel complesso è comunque un film più che discreto, che si lascia ancora vedere.

Saintgifts 22/11/12 09:50 - 4098 commenti

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Sceneggiatura non male nonostante dialoghi piatti. Un senso di generale svogliatezza però perdura fino al momento dell'esecuzione del colpo che, molto opportunamente, non viene mai spiegato durante i preparativi, così da creare un minimo du suspense mentre viene attuato. Ed è il momento migliore. Gabin ha la sua solita maschera da uomo freddo e conoscitore della vita e del genere umano, che calza al personaggio. La scenografia appare povera in relazione all'entità del colpo e l'entrata della banca ha l'aspetto di un qualsiasi negozio alimentare.
MEMORABILE: L'automobile Fiat che viene definita "carriola".

Faggi 28/05/16 19:52 - 1549 commenti

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Tra i prodotti con Jean Gabin dai capelli bianchi e a tema grande rapina eseguita con ingegno, nonché con finale amaro e da "cherchez la femme" è uno dei meno riusciti. Non manca di tenere desta l'attenzione ma ha un che di artificioso e legnoso che insieme alla poca cura di certi dettagli (in questo genere di film spesso sono proprio i dettagli a fare la differenza) non ne fanno qualcosa di imperdibile. Più che vedibile, ma non ci si deve aspettare il filmone.

Daniela 22/06/20 00:57 - 12660 commenti

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Titolo italiano farlocco, dato che si tratta di una rapina in banca piuttosto ordinaria organizzata da un anziano ex malavitoso annoiato dalla monotonia della vita borghese in combutta con un americano conosciuto anni prima in Indocina. Il regista è esperto, Gabin non ha perso la grinta di un tempo, le altre facce sono più o meno quelle giuste ma la sceneggiatura risulta fiacca e prevedibile, la messa in scena poco curata, le ambientazioni approssimative. Il risultato è un film di routine in cui i pochi spunti interessanti vanno cercati nei volti e nelle pieghe del racconto. 
MEMORABILE: Il gangster mammone; Attenzione alle vecchiette infuriate se hanno un fucile a portata di mano.

Nicola81 18/10/22 19:06 - 2857 commenti

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A dispetto del roboante titolo di italiano, ha ben poco di eclatante il colpo del film in questione, che si inserisce in un sottogenere all'epoca abbastanza inflazionato senza apportare alcuna novità di rilievo. Il regista Delannoy non era uno sprovveduto, Gabin nel ruolo del carismatico vecchio leone del crimine ci sguazzava, Stack e soprattutto Margaret Lee lo affiancano efficacemente, e in generale il tutto si segue senza noia fino all'epilogo inevitabilmente beffardo, ma resta un'impressione generale di svogliatezza, avvalorata da una messa in scena davvero poco accattivante.

Lythops 3/11/23 17:26 - 1019 commenti

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Un altro titolo italiano fuorviante e mal tradotto dall'originale "Le soleil del voyous". Gabin qui interpreta un ex gangster che organizza un colpo in una banca dove sono stipati gli stipendi di un contingente americano. La presenza dell'attore è sufficiente, come sempre, a riempire ogni scena, ma il film risulta comunque assai piatto, difettando soprattutto nella sceneggiatura dai dialoghi spesso vuoti, Margareth Lee bamboleggia come può e tutto finisce lì. O quasi.

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