Western d'impianto classico, che sembra ricordare Il cavaliere della valle solitaria, drammatico ma senza fronzoli, con una trama asciutta che porta dritta alla vendetta. La messa in scena è buona, così come la fotografia, tanto che sembra di assistere a un film del periodo d'oro del genere. Le performance dei Sutherland sono perfette: padre e figlio anche nel film, mostrano sintonia e calzano a pennello i rispettivi ruoli. Gran sparatoria finale. Notevole, soprattutto per i fan del genere.
Lo spunto non potrebbe essere più abusato: reduce di guerra ritorna al paese natio e lo trova in mano ai soliti fuorilegge assoldati dal solito speculatore. La vera sorpresa è che stavolta il nostro semmai impiega parecchio tempo per reagire, ma quando lo fa… A parte il déjà vu, un western sufficientemente curato nelle psicologie dei personaggi, che prevalgono decisamente sull'azione, destinata a esplodere nell'inevitabile resa dei conti conclusiva. Finale lieto ma non trionfalistico, e in fondo verosimile. Bravi Sutherland padre e figlio, mentre la Moore resta abbastanza ai margini.
Il pistolero che si pente non è certo una novità; e se si aggiunge un affezionato padre e reverendo, il cambio di rotta mentale è inevitabile, sempre che non ci metta lo zampino chi farebbe imbufalire anche l'uomo più pio. Western poco interessante, che può contare su un paio di attori professionali come i Sutherland, non sufficienti però a raddrizzare una baracca troppo prevedibile nell'evoluzione da cane umiliato e bastonato in poi. Il cattivo di turno, coi suoi modi persino gentili, è passabile, ma il braccio destro parecchio sopra le righe è difficilmente sopportabile. Mediocre.
MEMORABILE: "Chi vuole restare in vita oggi lasci le pistole sui tavoli e esca da qui".
Reduce della guerra civile torna a casa seguito dalla sua fama di pistolero. Lui vorrebbe solo vivere in pace e farsi perdonare dal padre pastore, ma un ricco protervo sta costringendo con la forza gli agricoltori a vendere le loro terre e quindi... Western convenzionale che incrocia classici del genere da Shane a La pistola sepolta: a parte il bel personaggio del pistolero dalla parte sbagliata ma con un proprio codice d'onore interpretato da Wincott, l'originalità è prossima allo zero ma il cast e la confezione curata assicurano una visione piacevole, anche se poco memorabile.
MEMORABILE: Il modo con cui viene risolto il contratto del pistolero nerovestito.
Western molto in linea con lo stile del passato e diretto: senza girare intorno a storie secondarie punta dritto al tema tanto caro per il genere ovvero la vendetta. Fa piacere vedere Sutherland figlio in ambienti simili dopo i due episodi di "Young guns" e l'attore sembra trovarsi a proprio agio, così come il padre; insieme dipingono un ottimo rapporto padre/figlio anche su schermo. Fotografia molto bella e decisamente di livello, azione non eccessiva ma distribuita in un contesto in cui si cerca, seppur in maniera semplice, di soffermarsi sulla psicologia del protagonista.
Un western dall'impianto narrativo classico, incentrato sui temi di vendetta e giustizia e interpretato dalla famiglia Sutherland, padre e figlio, affiancati da altri ottimi attori come Cox e Wincott. Girato in un bel contesto ambientale, il film si segue con piacere, complice anche la giusta durata e l'assenza di "tempi morti", sebbene penalizzato da una regia che non sottolinea con il giusto pathos i momenti topici della vicenda, gestiti prevalentemente dal carisma dei singoli attori. Non un capolavoro, ma nel complesso non male.
Western incredibimente asciutto, dalle trame di fondo risapute (espropri, passato da redimere, pistolero che torna in azione suo malgrado, vendette) ma reso memorabile dai risvolti padre-figlio dei due Sutherland, commoventi e ben resi. Keifer mai così convincente, Donald al solito sublime, forse ancor di più poiché "intenerito" dall'età. Visivamente ottimo, begli scenari fotografati alla perfezione. Riuscito e insolito il personaggio di Wincott, che aggiunge ulteriori punti. Demi Moore convince in una bella parte di supporto. Si riflette anche sui rapporti con Dio. Emozionante.
MEMORABILE: Il figlio entra in chiesa sotto gli occhi del padre; La "confessione" di Keifer a Donald; Il nastro rosso; Il saluto finale.
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In rete si trova la locandina (da dvd) col titolo italiano. Non sarebbe da sostituire a quella attuale, che riporta il titolo originale?
DiscussioneZender • 26/01/21 09:35 Capo scrivano - 48569 interventi
Io trovo solo quella del dvd, che come scelta è a pari della locandina originale. La scala è sempre 1) locandina italiana 2) locandina estera o dvd italiano 3) dvd estero ecc. ecc.
OK. Pensavo locandina dvd italiano meglio di locandina originale. Visto che non è così, cancella pure il post e lasciamo le cose come stanno :)
DiscussioneZender • 26/01/21 10:24 Capo scrivano - 48569 interventi
Stanno sullo stesso piano. In quei casi decido in base alla più esteticamente valida di solito, ma se inoltri richiesta formale la cambio, non è un problema :)
Stanno sullo stesso piano. In quei casi decido in base alla più esteticamente valida di solito, ma se inoltri richiesta formale la cambio, non è un problema :)
Ma no Zender, figurati. Non c'è davvero nessun problema a lasciare l'originale.