Il duello silenzioso - Film (1949)

Contratta la sifilide operando un paziente, giovane chirurgo rinuncia all'amore della sua fidanzata per proteggerla. Come ne L'angelo ubriaco, Kurosawa gioca la carta dell'identificazione simbolica tra patologia clinica e malattia sociale nel Giappone del dopoguerra. Stavolta però il risultato sa di posticcio e il contrasto tra la stoica decisione di Fujisaki e l'esasperato pathos messo da Mifune nell'interpretarlo (culminante nel pianto dirotto per non poter possedere Masao) lascia tramortiti, piuttosto che partecipi. Dramma ospedaliero stereotipato.

Infettatosi operando un paziente sifllitico, un giovane medico non rivela alla fidanzata la sua malattia, curabile ma considerata socialmente vergognosa, e la lascia senza apparente motivo perché non può possederla... Melodramma d'ambietazione ospedaliera con risvolti educativi che, dopo un buon inizio, diventa eccessivo e troppo verboso. In particolare, il comportamento del protagonista, già poco comprensibile considerato il suo mestiere, nell'interpretazione ondigava di Mifune rischia il ridicolo iinvolontario quanto passa dal mutismo rassegnato alla recriminazione più plateale.