Ran - Film (1985)

Ran
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MMJ Davinotti jr

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per affrontare due ore e quaranta di Kurosawa bisogna partire con la giusta predisposizione: non si sta per assistere a un film d'azione. La regia del maestro giapponese, discendente di autentici samurai, è statica, lenta e ci presenta una versione esotica del King Lear. Poco importa se i tre figli sono maschi e non femmine, la base su cui RAN poggia è quella. Come sempre, prima ancora della sceneggiatura o altro, tutta l'attenzione è concentrata sulla sontuosa messa in scena: costumi e paesaggi di grande fascino, grandiose scene di massa, epiche battaglie a cavallo (nulla di così trascendentale queste ultime, anche se in troppi vorrebbero farcele apparire inimitabili). Il verde dell'erba copre...Leggi tutto gli esterni, l'ocra delle pareti a fessure gli interni, dove si muovono i personaggi con la maestosità imprescindibile che conferisce loro una spiritualità esteriore (e in parte anche interiore) irrintracciabile nei prodotti occidentali. Andando però oltre e dovendo seguire la storia per più di due ore e mezza ci si accorge che gli manca (prima impressione esclusa) il necessario vigore, la grandiosità che simili affreschi dovrebbero possedere per giustificarne il valore assoluto. A momenti indubbiamente efficaci ne seguono altri poco interessanti in cui i dialoghi, le parole, non sono sufficientemente incisivi. I protagonisti non offrono (tranne forse il Grande Principe Hidetora, ovvero il Re Lear versione Jap) sfumature che trascendano l'immediato, sfiorando a volte il banale. Segno che Kurosawa pensa innanzitutto alle immagini, capaci di mandare in visibilio la critica (Kurosawa è Kurosawa) ma che lasciano piuttosto distaccati per l'assenza frequente dell’ampio respiro richiesto.

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Renato 15/08/07 01:34 - 1648 commenti

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Magnifico film-affresco di Kurosawa, girato con i giusti soldi e con tutto il tempo necessario. La struttura di riferimento è quella del Re Lear di Shakespeare, trasportato però nel Giappone medioevale. La dinastia degli Ichimonji è in crisi, dopo il ritiro del capofamiglia e la spartizione dell'eredità, che lascia tutti fatalmente scontenti, per motivi diversi. Uno dei vertici assoluti di uno dei migliori registi, non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro... Questo film è un dono splendido per chiunque abbia gli occhi per guardare.
MEMORABILE: Le incredibili scene di battaglia, imparagonabili a qualunque altro film precedente o successivo, sia per il montaggio che a livello figurativo.

Capannelle 10/04/09 10:28 - 4411 commenti

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Film dai contenuti ambivalenti. Grandi scenari ma non per questo belli. Grandi movimenti corali di battaglia (notevoli i costumi) ma piuttosto slegati. Molte viltà umane in bella mostra ma senza il gusto del tragico e con un coinvolgimento intermittente. I protagonisti, a parte la perfida Kaede e il fedele Tango, non lo sono abbastanza. Sarà per l'influsso del teatro giapponese, sarà che trattasi di un maestoso quadro astratto da contemplare ma... ridatemi Kurosawa in bianco e nero.

Caesars 6/07/09 17:39 - 3790 commenti

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Kurosawa ci propone la sua personale versione del Re Lear, trasportando le vicende in Giappone in epoca medievale. Il risultato è un film dal grande fascino visivo e sicuramente interessante, ma altrettanto lento e di durata eccessiva. Comunque un buon prodotto che può piacere, anche molto, agli estimatori del grande regista ma che può far addormentare chi ama invece il cinema d'azione. Bello.

Pigro 21/08/10 09:35 - 9666 commenti

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Profondamente shakespeariano, non solo per gli intensi intrecci con "Re Lear" ma anche per la vasta e potente ispirazione della storia e della sua rappresentazione, tra epica, dramma e apologo. Film cupo, nonostante l'ariosa fotografia che accompagna i paesaggi struggenti di una natura aspra, impassibile di fronte alle umane perfidie. La cupezza del Kurosawa anziano sta nel ripensare a come ogni azione ricada dolorosamente sul futuro: è l'infrazione originaria a generare odio e vendetta, sete di sangue e potere. Maestoso e spietato.

Tuxtucis 12/08/10 17:00 - 34 commenti

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Complessivamente, uno dei film più belli mai realizzati. È vero che l'inizio è molto lento, che gli intermezzi del giullare sono fastidiosi, ma questo è dovuto all'origine letteraria del film (il Re Lear di Shakespeare). Con il proseguire dell'azione, la tensione drammatica aumenta progressivamente. Bellissimi i costumi e semplicemente ineguagliabili le scene di battaglia.

Cotola 2/01/11 23:59 - 9044 commenti

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Uno dei film più deliziosamente "pittorici" che si siano mai visti sullo schermo e che può contare su scene di battaglia tra le più belle girate per la settima arte. Alla forma di abbacinante bellezza, che costituisce una vera e propria meraviglia per gli occhi, si aggiunge uno sostrato contenutistico di grande valore che pesca da Shakespeare e lo rende ancor più complesso, arricchendolo con l'ottica e la cultura orientale. Il maestro Kurosawa al suo meglio, quindi assolutamente da vedere.
MEMORABILE: Le scene di battaglia.

Galbo 7/01/11 05:54 - 12393 commenti

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Il "caos" in forma di rappresentazione cinematografica; il disfacimento di un impero parallelo a quello di una famiglia: questo il senso dell'opera (una delle ultime) del maestro Kurosawa che quasi ottantenne dimostra di avere ancora intatto il suo grande spirito artistico. Ovvi paragoni con la vicenda del Re Lear non intaccano la grande potenza narrativa di un affresco medioevale che unisce una fotografia in cui la natura "entra" nella scena possentemente all'intimismo e alla bella caratterizzazione dei personaggi.

Mickes2 5/03/12 21:15 - 1670 commenti

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La rottura di un regno e della sua gerarchia e parallelamente il disfacimento del nucleo familiare. Maestoso dal punto di vista formale con meravigliosi paesaggi immersi nella natura, colori smaglianti e una messinscena elegante, l’opera di Kurosawa sa rimanere pregevolmente sospesa tra dramma esistenzialista e racconto allegorico, ed è dotata di un’epica del racconto che si sposa benissimo con le battaglie stupendamente orchestrate e i toni dolenti e disillusi di un’era e dei suoi valori che consapevolmente si stanno spegnendo.

Belfagor 14/05/12 15:26 - 2690 commenti

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Maestosa trasposizione del Re Lear, incentrata sulla decadenza di una famiglia feudale e dei conflitti che la porteranno alla rovina. Passioni, tradimenti e vendette, tutto sotto l'egida del Ran, ovvero il caos e la follia distruttrice. Le influenze shakespeariane di Kurosawa toccano l'apice in un film dal respiro epico, in cui la fotografia luminosa e il montaggio magistrale rendono le sequenze di battaglia fra le migliori mai girate. Kurosawa, per la prima volta libero dai vincoli del budget, esprime al massimo il proprio amore per il cinema.
MEMORABILE: Le titaniche scene di battaglia.

Tarabas 20/01/13 00:18 - 1878 commenti

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Hidetora, spietato signore feudale, divide il suo regno tra i figli, il sincero e sprezzante Saburo, l'infido Taro, il debole Jiro. Il vecchio viene bandito, impazzisce e sconta così le molte crudeltà commesse, mentre scoppia uno scontro fratricida. Sullo sfondo, la vendicativa nuora Kaede, erede di una famiglia sterminata da Hidetora. Gigantesco e terribile, Ran è un affresco sulla disumanità del potere, su un mondo mosso dalla crudeltà e dalla vendetta in cui l'uomo vaga cieco e la sua fede è solo un pezzo di carta destinato a cadere nel vuoto.

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Enzus79 31/01/13 15:34 - 2896 commenti

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Capolavoro ispirato al Re Lear di William Shakespeare. Kurosawa è un maestro nel campo delle immagini, che non fanno altro che rendere felici gli occhi dello spettatore. La durata, onestamente, non mi è "pesata" per niente. Ci sono scene una più interessante dell'altra. Bellissimo.

Daniela 21/01/22 15:22 - 12662 commenti

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Un potente signore decide di spartire tra i tre figli il vasto feudo: quando il minore gli fa presente quanto ciò sia rischioso, lo scaccia ripudiandolo. Dopo il capolavoro tratto da Macbeth, Kurosawa si cimenta con Re Lear spostando la vicenda nel Cinquecento giapponese in preda a guerre intestine: il risultato è uno spettacolo intriso di sangue, disperazione e morte in cui però, più che i contenuti tragici, a prevalere è il fascino esercitato dalla messa in scena pittorica, i colori vibranti della fotografia, l'eleganza dei costumi, il dinamismo delle scene di battaglia a cavallo.

Paulaster 16/02/22 09:27 - 4419 commenti

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Feudatario decide i ruoli dei figli per la sua successione. Rielaborazione di Re Lear in chiave giapponese, accosta la cultura familiare alle lotte del potere. Dopo un inizio dialettico, e non molto incisivo, Kurosawa si concentra sul caos che prende piede e sul modo per girarlo al meglio. Impeccabile come messa in scena e per come utilizza i cromatismi, arriva al confine col kolossal. La vicenda si riesce a seguire anche per le numerose imbeccate e grazie ai ruoli minori. Notevole il personaggio del padre e lieve ironia sparsa (la nuora); sempre attuali le lotte fratricide.
MEMORABILE: Il matto di corte; I dardi infuocati che sfiorano il padre; Il castello in fiamme.
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  • Homevideo Caesars • 29/10/09 10:15
    Scrivano - 16811 interventi
    Mi pare che non sia l'unico caso di bluray con assenza di dvd (ma al momento non mi ricordo quali possno essere gli altri, forse qualcosa di Nuti). Probabilemente è un modo per cercare di indirizzare la clientela verso il nuovo formato che stenta a partire.
  • Homevideo Noir • 23/02/10 01:29
    Galoppino - 573 interventi
    Non so se lo sapete ma finalmente è uscito anche in doppio dvd (ma, per ora, esclusiva Feltrinelli)



    Ho già mandato in avanscoperta il mio "pusher" di fiducia e dovrei riuscire ad averlo entro venerdì. Seguirà recensione del prodotto.
    Per dettagli

    http://www.lafeltrinelli.it/products/5050582756517/Ran_%28Edizione_speciale_2_dvd%29/Akira_Kurosawa.html?prkw=ran&srch=0&cat1=5&prm=
    Ultima modifica: 23/02/10 01:30 da Noir
  • Homevideo Cotola • 24/02/10 18:02
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Qualità audio/video?
  • Homevideo Noir • 25/02/10 15:13
    Galoppino - 573 interventi
    Molto bene, domani entrerà a far parte della mia collezione. Chissà se mai uscirà anche Sogni?
  • Homevideo Noir • 2/03/10 20:58
    Galoppino - 573 interventi
    Ottima edizione!!! Ho notato che il marchio Feltrinelli fa parte della serigrafia sulla fascetta e non è un bollino adesivo (come viene applicato normalmente). Va a finire che la versione dvd si troverà solo in questi stores e non sarà distribuito dai canali tradizionali (spero di sbagliarmi).
  • Homevideo Galbo • 3/03/10 07:24
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    ma c'è anche un libro nella confezione?
  • Homevideo Noir • 3/03/10 12:35
    Galoppino - 573 interventi
    No, nessun libro. E' un dvd vero e proprio (tanto per intenderci non è la classica edizione Feltrinelli tipo "Le Nuvole") infatti non riesco a capire questa logica di mercato adottata da Universal. Boh?
    Ultima modifica: 3/03/10 12:36 da Noir
  • Discussione Tarabas • 4/06/15 16:46
    Segretario - 2069 interventi
    Un bell'articolo (con molti rimandi ad altro materiale) dal blog Cinephilia & Beyond.

    http://www.cinephiliabeyond.org/akira-kurosawas-ran/
  • Curiosità Buiomega71 • 14/07/15 17:16
    Consigliere - 25999 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("Lunedì cinema!", 28 marzo 1988) di Ran:

  • Homevideo Caesars • 8/11/21 10:09
    Scrivano - 16811 interventi
    In usscita, il 1° Dicembre, per la Eagle: 4K+bluray
    https://www.dvd-store.it/Video/4K--ULTRA--HD/ID-75635/Ran-4K-Ultra-HD-Blu-Ray-Disc