Sogni - Film (1990)

Sogni
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Konna yume wo mita
Anno: 1990
Genere: drammatico (colore)
Regia: [+e] Akira Kurosawa
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Otto episodi variamente interessanti messi in scena con la consueta magnificenza da un maestro come Akira Kurosawa, che possiede come pochi la facoltà di stupire con lo splendore di immagini dalla forza evocativa spesso inarrivabile. E lo si capisce fin dall'inizio, in cui un bambino (l'episodio è SOLE ATTRAVERSO LA PIOGGIA) recatosi nel bosco disubbidiendo alla madre, assiste alle “nozze delle volpi”, uno spettacolo in maschera coreografato con rara grazia e semplicità. Nel film le parole sono poche poiché, come ben si può arguire dal titolo, si tratta soprattutto di lasciarsi travolgere dalle suggestioni visive, dalla magia di scelte cromatiche di struggente bellezza. O da paesaggi ripresi...Leggi tutto con un senso estetico notevolissimo (IL VILLAGGIO DEI MULINI dell’episodio omonimo, ad esempio). Benché non nuovissimo nella sua concezione (pensiamo a MARY POPPINS...) è comunque affascinante l'idea del turista a una mostra di Van Gogh che entra nei quadri del maestro fino a incontrarlo (è Martin Scorsese!) mentre dipinge: un episodio (I CORVI) “sospeso” in un mondo che non esiste, con qualche incursione più grossolana nelle tele vere e proprie. Ancora grandi coreografie di danza nel verde in IL PESCHETO, una tormenta di neve in LA TEMPESTA (con apparizione finale di un demone femmineo), un’atipica storia di zombi militari nell’ottimo IL TUNNEL, scenografie dantesche in IL DEMONE CHE PIANGE e qualche buono spunto nel deludente FUJIAMA IN ROSSO. Sfarzosi scenari per episodi comunque lenti e tediosi, dove effettivamente si fatica ad accontentarsi solo delle immagini. E quando si parla (IL DEMONE CHE PIANGE) non è molto meglio...

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Pigro 5/02/09 08:42 - 9666 commenti

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Episodi diversi, dispiegati come "sogni" dell'autore, ovvero come altrettanti momenti della vita sua e del suo mondo. Film composito, ondeggiante tra rappresentazione e visionarietà (come nell'episodio ambientato dentro i quadri di van Gogh o nel coreografico "Pescheto"), tra sottile nostalgia e ispirazione ciecamente apocalittica che conclude l'opera con la catastrofe nucleare. Un film da "leggere" come uno zibaldone testamentario, dunque con indulgenza ma anche con l'umiltà di chi ascolta le memorie e i moniti di un grande saggio.

Shika70 26/05/11 14:48 - 20 commenti

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Dai sogni dell'infanzia agli incubi della guerra quindi all'incubo nucleare. Con un passaggio per "van Gogh", una discesa fino penultimo sogno: "il demone che piange" girato in una località famossima del Giappone (un "inferno" vulcanico). Un film come un arazzo il cui filo può rappresentare il sentire dell'autore. In una discesa costante verso il basso. Fino al colpo di coda finale che ci riporta alla superficie ed offre una speranza. Ne "Il villaggio dei mulini" un funerale e la speranza per il futuro.

Enzus79 11/10/11 16:28 - 2896 commenti

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I primi due episodi non mi hanno convinto, mentre "Il tunnel" e quelli sul nucleare sono bellissimi; abbastanza coinvolgenti gli altri. Akira Kurosawa "aiutato" dalle major di Steven Spielberg e George Lucas dirige un'opera che è a tratti un capolavoro. Simpatico Scorsese nei panni di Van Gogh.

Giùan 15/03/12 13:24 - 4559 commenti

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Girato grazie alla munificenza del duo Lucas/Spielberg e con la straordinaria partecipazione di Scorsese, Sogni colpisce per essere il più "giapponese" ed antispettacolare dei film di Kurosawa. L'imperatore sfugge ogni tentazione psicanalitica, facendo fluttuare gli episodi tra monito e vagheggiamento. Talora didascalico ed ingenuo, spesso ostico da decifrare, sempre bellissimo da vedere. Memorabile l'incubo Tunnel: terrificante; vigoroso e pieno di furia I corvi, dedicato a Van Gogh; commovente il finale: omaggio delicato, attraverso Ryu, al cinema di Ozu.

Belfagor 12/06/13 17:12 - 2690 commenti

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Film a episodi dal contenuto onirico, che spazia dalla fantasia infantile alla storia travagliata del Giappone, fino alle riflessioni sull'arte e la vita. Ciascun segmento è un'opera a sé: quasi rarefatto il matrimonio delle volpi, teatrale la cerimonia nel giardino dei peschi, divertente la "visita" nel quadro di Van Gogh (resa alla perfezione dalla fotografia satura e luminosa), profondamente inquietanti le sequenze sugli orrori della guerra, sereno e pacato il capitolo finale con il vecchio saggio. A volte criptico, ma memorabile.
MEMORABILE: Scorsese che interpreta Van Gogh; La coreografia della cerimonia nel pescheto; I vapori radioattivi colorati.

Ecc.danilo 22/05/14 19:25 - 18 commenti

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Il film di divide in episodi; ognuno riesce a distinguersi da un'altro, per contenuto e per interpretazione. Alcuni portano a pensare a diversi pericoli, diverse paure e anche diversi sensi di colpa disseminati per tutto il film. Ogni cosa può non essere quello che si vede. Perché la si può immaginare e la mente nei sogni crea personalissime analogie. Va visto secondo per secondo, senza nessuna distrazione.

Kinodrop 27/11/14 15:43 - 2950 commenti

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E' impresa ardua condividere la materia dei sogni e soprattutto la loro dimensione temporale; per questo bisogna accostarsi con umiltà e far propria la "traduzione in immagini" che ci offre il grande Kurosawa. Ci sono episodi più "facilI", alcuni più misteriosi, altri ancora veri e propri incubi. Formalmente affascinanti i sogni più teatrali, come lo sposalizio delle volpi, il pescheto, l'incursione nei quadri di Van Gogh e l'episodio finale; mentre tra gli incubi, il tunnel dei soldati morti e dei fumi radioattivi. Gli altri sono meno felici.

Daniela 10/11/16 09:20 - 12662 commenti

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Otto sogni: dall'incanto dell'infanzia con due favole crudeli al volto ammaliante ed ingannatore della morte come sonno avvolgente e ristoratore, dagli incubi della guerra e della catastrofe nucleare alla magia ipnotica dell'arte fino alla serena accettazione della fine naturale della vita quando è stata vissuta in armonia con la natura. L'unico film ad episodi di Kurosawa appare almeno apparentemente eccentrico rispetto alla sua filmografia che pur contiene momenti onirici. Non tutti gli episodi risultano ugualmente pregranti, ma i momenti di straordinaria bellezza ne impongono la visione.
MEMORABILE: Il matrimonio delle volpi; La danza sulla collina dei ciliegi; Il donna della montagna; Il tunnel; Il corteo funebre danzante

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  • Curiosità Buiomega71 • 16/04/17 10:28
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