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Titolo originale: Dr. Mabuse, der Spieler
Anno: 1922
Genere: thriller (bianco e nero)
Regia: Fritz Lang
Note: Il film, di quasi 5 ore, è composto di due parti: "Il grande giocatore - Un quadro dell'epoca" e "Inferno - Uomini dell'epoca".
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/01/10 DAL BENEMERITO PIGRO
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Pigro, Saintgifts, Undying, Von Leppe, Alex75 - Grande esempio di cinema:
Il Gobbo, Cotola, Tarabas, Puppigallo
Mabuse è un potente criminale (psicanalista, giocatore d'azzardo, falsario) che condiziona la mente delle persone. Straordinario e attualissimo apologo di una società ricca e viziata, sull'orlo del baratro morale in nome dei soldi e del piacere. Eccellente il protagonista. Straordinarie molte scene di grande tensione, come lo spettacolare panico nella Borsa, il serrato duello verbale tra le due donne in carcere o l'intenso finale espressionista. Incredibilmente è tuttora avvincente e magnetico nonostante la durata. Inquietante, imprescindibile.
Da un romanzone d'appendice Lang e Thea Von Harbou ricavano questo sterminato (271 minuti) affresco di un'era (o meglio del suo crepuscolo), dominato dalla potente figura del super-criminale nietzscheano, manipolatore illusionista e trasformista, in fondo anarcoide in lotta contro la società nella quale vive e imperversa. Calderone di generi, potentissimo e affascinante, ancora una notevole macchina spettacolare. Da non perdere.
Mabuse è potente e riesce, con i suoi crimini e la sua capacità di manipolare le persone, a fare ciò che vuole non solo per arricchirsi, ma soprattutto per dare a se stesso la sensazione di felicità. In effetti egli è un uomo solo e infelice che non riesce a farsi amare da chi vorrebbe e non riesce nemmeno ad apprezzare l'unica donna che forse lo ama veramente. I suoi travestimenti rappresentano personaggi riconoscibili tuttora nella società dominata dal potere e dal denaro. Lang gestisce ottimamente un dramma con anche qualche tocco di humour.
MEMORABILE: L'incontro in carcere tra le due protagoniste, dove la contessa non collabora più con il procuratore quando riconosce l'amore sincero della Carozza.
Lunga e appassionata critica sul potere soggiogante: il carisma e il magnetismo (mesmerismo?) qui rappresentato dall'uomo dai mille volti - ovvero Mabuse - contro la la massa, il popolo. Lang riprende le tematiche affrontate in Die Spinnen (1919) ma le approfondisce stavolta caricandole di avventura e di twist narrativi. Il duello tra l'ispettore von Welk e il mefistofelico criminale (in grado pure di manipolare l'economia bancaria!) rappresenta uno scontro ideologico anche se - a detta dello stesso regista - sbaglia chi vede in Mabuse un velato riferimento alla figura di Hitler. Fondamentale.
MEMORABILE: Le allucinazioni del dottore, rinchiuso nella camera senza via d'uscita: improvvise apparizioni fantasmatiche e macchinari diabolici pre-Metropolis.
Colpisce non solo perché a più di novant'anni di distanza ha un invidiabile senso del
ritmo che è ottimo nonostante la durata oceanica (quasi cinque ore) ma anche per l'abilità con cui descrive gli ambienti, un popolo e la sua mentalità. Che il film abbia anche questo intento lo si capisce dai sottotitoli delle due parti in cui si divide. Col senno di poi (confermato dallo stesso Lang) è anche una prefigurazione del nazismo e dei suoi metodi: un vecchio imbonitore e tante persone pronte a farsi ipnotizzare e sfruttare da lui. Storia vecchia? Non per l'epoca. Grande regia e buona la tensione.
Notevole; tratta di un diabolico e geniale criminale che ricorda i Fantomas di Louis Feuillade, anche se qui Lang può avvalersi dell'espressionismo, che conferisce all'opera un tocco fantastico e malsano. Lo psicoanalista Mabuse è ben interpretato da Rudolf Klein-Rogge, che con il suo volto da genio folle interpreterà un altro grande scienziato pazzo in un film dello stesso regista, il Rotwang di Metropolis.
MEMORABILE: Il conte Told chiede al dottor Mabuse: "Cosa pensa dell'espressionismo, Herr Doktor?"
Non sfigurerebbe come cattivo bondiano o come complice di Moriartry, il micidiale Dr. Mabuse, supercriminale cui tutto (o quasi) riesce grazie alle sue doti di ipnotista, falsario, organizzatore di piani perfetti. Una volta superata la barriera del tempo, il filmone di Lang si rivela per quel che è, un blockbuster della sua epoca, thriller, avventura, passione, azione. C'è tutto, con un gusto visivo e un montaggio ancor oggi affascinanti. Pazienza per le ingenuità inevitabili di un mezzo ancor giovane. Da vedere.
MEMORABILE: Interessante che proprio Lang faccia dire a Mabuse che l'espressionismo è solo un gioco...
Diabolico, trasformista e manipolatore, Mabuse incombe sulla città come un malvagio spettro in grado di annullare la volontà di chi incrocia il suo sguardo. La lunga pellicola è in grado di far entrare lo spettatore nel mondo di questo personaggio che non ha bisogno di armi per eliminare chi lo intralcia o semplicemente lo delude. Una nota di merito va anche alle due donne che avranno a che fare con lui (la povera Carozza e la contessa) e ai suoi scagnozzi, su tutti il robusto controllore dei ciechi falsari. L'atmosfera poi completa quest'opera, che tutti i registi dovrebbero vedere.
MEMORABILE: "La fretta è una specie di cannibalismo moderno"; L'utilizzo delle lenti; "Vostro marito l'ho preso io in "cura"; Faccia a faccia Mabuse-procuratore.
Fluviale eppur fluente opera di Fritz Lang, nella quale il cineasta riversa, con notevoli innovazioni tecniche e narrative, critica sociale, moniti sull’uso criminale della scienza, dramma psicologico e azione poliziesca seguendo le imprese speculative e manipolatorie del quasi onnipotente protagonista eponimo (interpretato da un inquietante e indimenticabile Klein-Rogge), realizzando una storia di grande fascino e potenza, anche grazie a personaggi di contorno molto ben costruiti e interpretati (in particolare la Carozza e la contessa) e ad ardite soluzioni scenografiche e visive.
MEMORABILE: La sequenza della borsa; I contabili ciechi; Le scene al tavolo da gioco; Le didascalie animate; Mabuse perseguitato dai suoi fantasmi.
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- Mirabile edizione home video della Sinister, che propone in un cofanetto tre dischi e un bel booklet con un saggio di Lotte Eisner. Il primo Mabuse è spalmato su due dvd, con a corredo intervista a Lang e featurette sull'autore del romanzo. nel terzo disco il sequel Il testamento del Dr. Mabuse. Pellicola restaurata, unica pecca i sottotitoli un po' tirati via.
- A sostegno di quanto più su riferito: il cofanetto Sinister è a dir poco lodevole e non può sfuggire all'appassionato di cinema, ora che lo si può trovare nei negozi attorno ai 15 euro.
Sotto: menù DVD 2
Composto da 3 dischi propone la versione integrale, restaurata, de Il dottor Mabuse suddiviso in due parti, ciascuna di 6 atti (per un totale di 12).
La prima parte dura 2 ore e 28 minuti, la seconda 1 ora e 54 minuti per un totale di 4 ore e 22 minuti.
Sul terzo disco è proposto il secondo film: Il testamento del dottor Mabuse.
Oltre alla versione - restaurata ed integrale - in lingua originale ed italiana, della durata di 1 ora e 58 minuti, è offerta la versione francese di scarsa qualità video e ferma ad 1 ora e 30 minuti.
Reparto extra di oltre 1 ora, composto da:
- Per esempio Fritz Lang (intervista al regista del 1968)
- Identità cinematografiche (documentario)
- Intervista a Rudolf Schundler (il killer Hardy ne Il Testamento del dottor Mabuse)
- Norbert Jacques (origini letterarie del dottor Mabuse)
- Gallerie fotografiche
- booklet commemorativoUltima modifica: 7/05/12 17:42 da Undying - Di questo film esiste un'edizione italiana in DVD, distribuita da DNA Srl: DOTTOR MABUSE, IL GRANDE GIOCATORE (1922) Versione Integrale - (2 Film su un unico Dvd).
Lingue: Film muto con accompagnamento musicale stereo
Sottotitoli: Italiano (Forced)
Rapporto schermo: 1.33:1 (Riadattato in formato 16/9 Pillarbox)
Extra: Trailers DNA
Il dvd, che contiene tutte e due le parti del film (“Dr. Mabuse, il giocatore parte 1: Il grande giocatore, un quadro dell’epoca” e “Dr. Mabuse, il giocatore parte 2: Inferno, un dramma di uomini della nostra epoca”), è stato rieditato con il contributo dello studioso di storia del cinema Riccardo Cusin. Questa versione è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme.
https://youtu.be/3fnWTRyeTZE
https://www.dailymotion.com/video/x8odqzv
https://vm.tiktok.com/ZGJv5Hug8/Ultima modifica: 28/09/23 09:01 da Etienne
