Ambientato durante i terribili giorni del massacro di Nanchino, avvenuto alla fine del 1937, il film ha la grave mancanza di non riuscire a trasmettere completamente il senso di tragedia che i protagonisti si trovano a vivere. Le immagini sono spesso spettacolari e molto buona è la fotografia, ma forse sono anche questi elementi che permettono un "allontanamaento" da quanto viene narrato sullo schermo. Sicuramente ha però il merito di portare a conoscenza un episodio storico terribile troppo poco conosciuto, almeno in occidente.
Come tragici eventi possono trasformare uomini moralmente discutibili in veri eroi. È questo che "Padre John" (Christian Bale) diventa di fronte alla esplicita, ma anche velata da false etiche, ferocia dell'esercito giapponese nella città di Nanchino, nel 1937 durante l'invasione della Cina. Spettacolari le scene della battaglia con il cecchino cinese, con pallottole che passano attraverso i vetri colorati del rosone sulla facciata della chiesa. Interessante l'accostamento-scambio tra le belle prostitute e le giovani educande. Ottimo soggetto.
Una pagina sconosciuta in Occidente, il massacro di Nanchino compiuto dai giapponesi, esplode in tutta la sua crudeltà sullo schermo, in un profluvio di sangue, macerie e morti, che Zhang mostra con grande sapienza spettacolare, ma con un gusto estetizzante a tratti imbarazzante, tra ricercatezze fotografiche e ralenti. D’altro canto la storia del cinico becchino yankee che finge di esser prete per salvare ragazze e prostitute in una chiesa zoppica verso il prevedibile e il déja vu. Maestoso, impeccabile, poco incisivo.
Meritoriamente Zhang Yimou realizza un film sui fatti di Nanchino, episodio bellico cruento e poco conosciuto in occidente. La ricostruzione ambientale è di assoluto livello e frutto di un budget verosimilmente ricco. Purtroppo il film ha il torto di affidarsi un pò troppo all'estetica del genere, risultando calligrafico ma poco partecipato oltre che immotivatamente lungo. Anche Christian Bale non riesce a trovare la giusta misura del suo personaggio a cui dà un'interpretazione spesso troppo "carica". Nel complesso un'occasione persa.
Una pellicola che narra vicende lontane e sconosciute ai più in maniera comunque veritiera e drammatica ponendosi totalmente contro le barbarie belliche. Ottima ricostruzione ambientale con la netta contrapposizione tra educande e meretrici. Nel centro della narrazione forse appare qualche lieve lungaggine ma nel complesso, il tutto, si osserva con interesse. Bale in parte ma non eccelso.
Interessante film che racconta un episodio avvenuto durante il massacro di Nanchino in cui l'esercito nipponico sterminò barbaramente la popolazione cinese durante la seconda guerra sino-giapponese. Il pregio principale del film è proprio quello di essere molto interessante, perché parla di avvenimenti non molto (o almeno non da tutti) conosciuti nella cultura occidentale. Il film parla di stupri e soprusi nei confronti di donne e ragazzine riuscendo a essere a tratti molto crudo. Molto bella la fotografia. Da vedere.
Avventuriero americano si finge prete per proteggere le studentesse di un collegio cattolico in cui ha trovato riparo anche un gruppo di prostitute... Non il peggior film del regista perché il buon mestiere è evidente, ma quello eticamente più discutibile: il massacro perpetrato dalle truppe giapponesi a Nanchino nel 1937 è stato uno dei crimini di guerra più atroci del secolo scorso, ma il film banalizza l'orrore dandone una rappresentazione edulcorata e piena di stereotipi a partire dal protagonista, che è il solito occidentale cinico che si ravvede dimostrando la stoffa dell'eroe.
Zhang Yimou HA DIRETTO ANCHE...
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Zender, non sono pratico nell'inserimento delle schede di film cinesi. Mi pare che la regola con i nomi di tale nazione sia quella di invertirli rispetto a quanto riportato da Imdb. Dai un'occhiata se il cast è scritto in modo corretto. Grazie e scusami se ho commesso qualche errore.
Galbo,
ti dirò: mentre lo guardavo non mi ha convinto molto in quanto(a mio giudizio) pur narrando fatti altamente drammatici (ispirati a fatti reali) non riusciva a coinvolgermi molto emotivamente. Stamane, quando ne ho scritto, mi pareva già più riuscito in quanto comunque mi ha fatto approfondire un fatto di cronaca del quale sapevo molto poco. Però non mi ha entusiasmato. L'ho valutato comunque ***.
Caesars ebbe a dire: Galbo,
ti dirò: mentre lo guardavo non mi ha convinto molto in quanto(a mio giudizio) pur narrando fatti altamente drammatici (ispirati a fatti reali) non riusciva a coinvolgermi molto emotivamente. Stamane, quando ne ho scritto, mi pareva già più riuscito in quanto comunque mi ha fatto approfondire un fatto di cronaca del quale sapevo molto poco. Però non mi ha entusiasmato. L'ho valutato comunque ***.
Ripensando a questo film direi che *** è un po' troppo alto come giudizio. Probabilmente era più veritiera l'impressione che avevo avuto "a caldo". Zender, potresti modificare il voto in **!
DiscussioneZender • 13/10/14 15:48 Capo scrivano - 48839 interventi
D'accordo, cambiato.
DiscussioneRaremirko • 8/12/21 20:56 Call center Davinotti - 3863 interventi
Ottimo film di Yimou, generalmente ingiustamente sottovalutato; bravo Bale (al suo primo film cinese), notevole l'aspetto visivo (cromatico, fotografico, relativo agli ambienti), molto violente e sanguinose alcune sequenze (ma, visto i temi trattati, non credo se ne potesse fare a meno). 140 minuti che non stancano, di denuncia, di poesia, girati maestosamente e con grande padronanza, che si colloca molto bene nella personale filmografia dle regista. Credo che anche il quarto capitolo di Men behind the sun, utilizzando altri stili, sia dedicato a questa storia.