Renaud Hallèe è un giovane regista che ha cominciato a farsi notare grazie ad un paio di video davvero incredibili. Questo è un esercizio di montaggio ritmico, in cui gli oggetti cadono a ritmo grazie ad un montaggio discreto ma estremamente curato, che si inserisce nel filone della ricerca di coesione musica-immagini in maniera decisamente originale.
Interessante studio sulla gravità con sorpresa finale. Il regista riesce nuovamente a distaccarsi dalle forme di animazione attuali per produrre qualcosa di nuovo, o perlomeno un prodotto che non dà la sensazione di essere già stato visto decine e decine di volte.
Videocamera fissa che inquadra una porzione di muro grigio, ed un pezzetto di pavimento, ugualmente anonimo. Oggetti che cadono, sportivamente, rovinosamente, metallicamente. C'è chi rimbalza e non vorrebbe smettere, chi si frantuma in mille irreparabili pezzi. Ognuno col suo rumore che, grazie al montaggio, si trasforma in nota di una piccola sinfonia. Originale, come pure il corto Sonar dello stesso artista.
La gravità è quella che fa cadere a terra prima delle palle da tennis e poi, in crescendo, altri oggetti. La genialità di questo cortometraggio è che la sequenza dei rumori della caduta (e del rimbalzo) corrisponde a una spettacolare session di percussioni. Insomma, palle, piatti e oggetti vari compongono un notevole brano musicale con ritmi trascinanti. Al di là della semplice trovata, Hallée realizza un'opera con una sua poesia che nel finale arriva al top. Da vedere!
Novello aspirante di Georges Méliès realizza un curioso cortometraggio, che riporta (inevitabilmente) alla mente Charles Berlitz e il suo "Libro dei dannati" per l'improvvisa pioggia di oggetti tra i più disparati. La legge di gravità (g = 9,81m/sec2) è resa platealmente (massa, peso, velocità e costante) e il film sembra enunciare per via visionaria e acustica, talvolta in maniera sognante (quando non inquietante) un principio inossidabile della fisica. Suggestivo il finale ...
Decisamente interessante questo cortometraggio, che si prefigge (riuscendoci) di creare dei ritmi tramite la caduta di oggetti (palle di vario genere, piatti, posate, bicchieri, a un certo punto anche televisori!), grazie a un lavoro di montaggio davvero impressionante. Complimenti quindi ad Hallèe, che tra l'altro conclude il corto con l'inaspettata rottura della lampadina e suggestivi effetti luminosi nel buio.
Simile nell’idea di base a “Sonar” se ne differenzia parzialmente negli sviluppi: se da un lato abbiamo ancora una volta la fusione perfetta e trascinante tra immagini e suoni che si susseguono sullo schermo ad un ritmo travolgente e trascinante, dall’altro abbiamo l’utilizzo di svariati oggetti che rimbalzano e si schiantano al suolo creando uno dei “concerti” più bizzarri ma allo stesso tempo riusciti e divertenti che si siano mai sentiti ma anche visti. Nota di (stra)merito al regista Halleè. Correre a vederlo please.
L'idea di base è carina ma il grosso lavoro è stato nella sincronizzazione tra immagini e suoni, che deve aver richiesto uno sbattimento non da poco nel montaggio dell'opera. Il risultato premia il lavoro del compositore ed è sicuramente accattivante riuscendo ad acchiappare un crescendo musicale al passo coi tempi.
Crescendo visivo-sonoro basato su un’idea semplice semplice, ma dal risultato suggestivo e originale. Colpisce soprattutto per la sincronia tra le immagini e i suoni, con cui Hallèe compone una sorta di “sinfonia per oggetti in caduta” e che fa percepire che gli oggetti (e le loro traiettorie) non sono scelti a caso. Finale silenzioso e inaspettato.
MEMORABILE: Il palloncino verde minacciato dalla caduta del coltello.
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DiscussioneDaniela • 8/05/10 09:58 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Dopo aver visto questo corto e Sonar ho cercato altre opere di Renaud Hallée, ma sembra che non abbia realizzato nient'altro, almeno a giudicare dal sito ufficiale. Su imdb non è neppure citato :o( Qualcuno ha qualche notizia?
quello che so dirti è che Sonar ha fatto davvero scalpore tra gli addetti ai lavori, ed effettivamente ha esordito con 2 corti davvero incredibili, in poche parole è un nome su cui scommetterei...
Ne approfitto per dire che nel titolo (sia italiano che originale) andrebbe corretto l'accento, che dovrebbe essere acuto: Gravité e non Gravitè.
DiscussioneAlex75 • 26/11/19 18:47 Call center Davinotti - 710 interventi
Daniela ebbe a dire: Dopo aver visto questo corto e Sonar ho cercato altre opere di Renaud Hallée, ma sembra che non abbia realizzato nient'altro, almeno a giudicare dal sito ufficiale. Su imdb non è neppure citato :o( Qualcuno ha qualche notizia?
Su IMDb è accreditato come autore di altri due corti più recenti: Combustion (2011) e Les horlogers (2013). I titoli promettono bene...