Giobbe Covatta: Dio li fa... terzo millennio - Spettacolo teatrale (2000)

Umanità a rapporto: in un tribunale fatto di Lego a misura d'uomo, Dio processa i suoi figli per intercessione di Rosario Sanza, tenuto a rendergli conto dell'imperio dei 7 peccati capitali che corrodono il pianeta. Le trattative col Sommo permettono a Covatta di pluriesprimersi, diversificandosi in differenti personaggi e siparietti, spalleggiato da un arcangelo umbro, un putto inopportuno e una giuria popolare di tre spettatori scelti a rampazzo. Non sempre centrata e irresistibile, ingombrata da tempi morti e fastidiose morali della favola, la piece è tutto sommato più che gradevole.

Ennesimo capitolo del dialogo con Dio (che Covatta porta avanti dagli anni '80) su miserie umane e piccoli capricci divini. L'umorismo del protagonista è sempre coinvolgente, sebbene funzioni di più in brevi sketch che in un lungo (quasi) monologo come questo, che presenta giocoforza diversi momenti ai limiti della noia. La satira sociale è blanda e senza obiettivi veri. Riesce a offrire diverse risate di pancia, qualcuna di testa e qualche pensiero fugace sull'identità di chi ci governa per davvero. Poi si torna a casa e si scorda tutto.