Prima con uno strategemma e poi con la sua forza indomita, un'ex prostituta ha ragione dell'uomo ricco e viziato con cui convive. Filumena è il simbolo della donna che affronta la vita di petto perché è l'unico modo che conosce, con la sola legge del cuore. Eduardo tratteggia questa donna con tutto l'amore possibile, delineando infatti il protagonista maschile come un Peter Pan di 50 anni che dovrà ricredersi per non smarrirsi; la forza del personaggio trascende il dialettale e rende universale i sentimenti evocati.
MEMORABILE: Il confronto iniziale; il monologo della Madonna; la rivelazione.
Capolavoro assoluto del teatro italiano, scritto dal grande Eduardo De Filippo e da egli stesso interpretato a teatro (al cinema se ne realizzò una versione con Mastroianni e la Loren), Filumena Martorano offre allo spettatore uno dei più memorabili personaggi femminili dello spettacolo italiano del '900. La protagonista, pur di umili origini, si rivela una donna d'acciaio che riesce a portare avanti la propria famiglia contrapponendosi allo smidollato personaggio maschile, sorta di eterno fanciullo viziato. Bellissimo.
La celeberrima storia della prostituta Filumena, che cerca con ogni mezzo di farsi sposare dall’uomo che lei ha sempre amato e che è il padre di uno dei suoi figli. Versione televisiva dell'opera teatrale di De Filippo che viene trasposta in maniera abbastanza fedele. Straordinario il cast, che produce grandi emozioni nonostante il piccolo schermo non potrà mai restituire la forza emotiva e la magia delle tavole del palcoscenico.
Straordinaria resa televisiva dell'opera teatrale di Eduardo, con Regina Bianchi nella parte che fu della Titina. Tremendamente coinvolgente, tanto da far passare presto le quasi due ore, è una storia immortale composta di rinunce, tradimenti, inganni e sentimenti. Rispetto alla Loren, la Bianchi è più donna vissuta; è una partiein cui l'esperienza paga più della bellezza, elevando il personaggio specialmente nei monologhi più sentiti (i primi incontri con Don Domenico, ecc). Ottimo anche il cast di contorno, con poche eccezioni.
MEMORABILE: Il monologo sulla madonnina delle rose; l'arrivo dei tre figli e la conseguente rivelazione.
Opera immortale del maestro Eduardo De Filippo, nella versione teatrale-televisiva scritta per la sorella Titina (con dedica nel prologo). La forza della rappresentazione suddivisa in atti è sostenuta dalle splendide interpretazioni di De Filippo e della Bianchi. Consiglio la visione prima di accostarsi alla versione cinematografica di Matrimonio all'italiana, altrettanto bello; ma quanto è diverso il teatro dal cinema!
Una delle migliori commedie di Eduardo che, con la sua Filomena, crea una figura femminile di grandissimo spessore e forza. La convinta e profonda interpretazione della Bianchi aiuta a immedesimarsi nel dramma della protagonista, mentre lo stesso Eduardo affronta uno dei personaggi più negativi della sua carriera (anche se con riscatto). Bellissimi dialoghi in dialetto, riusciti i personaggi secondari.
"Questo" Eduardo, come pochi altri, rappresenta il dramma come se la realtà fosse quella sceneggiata e non quella esterna dell'artista che si immagina distratto dalla fama e dal prestigio. Tale sensazione era abbastanza comune all'epoca (si pensi a Totò), poiché le sceneggiature più popolari si misuravano alla pari con l'universo culturale del tempo. In questa edizione televisiva la Bianchi, ad esempio, è talmente protagonista da arrivare a credere alla sua angoscia. Il Direttore De Filippo, com'era d'uopo appellarlo, le concede il meritato privilegio e il capolavoro è servito.
MEMORABILE: I monologhi della Bianchi; Il primo incontro tra fratelli; Il biglietto da 100 lire; "E allora e'a fa sta felice pure a me"; Alfredo: "Per dinci!".
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Gugly ebbe a dire: No, ritmo troppo veloce secondo me.
Visti 10 minuti. Melato fuori ruolo, direi. Poco pathos: troppo televisionizzato.
DiscussioneGugly • 30/11/10 23:08 Archivista in seconda - 4712 interventi
Il testo è stato italianizzato e ridotto. Lei non era male, ma l'accento milanese in ambiente napoletano non era motivato. Nell'idea di Eduardo Filomena è una donna del popolo, del quale conserva la forza e l'orgoglio.
Qui forza ed orgoglio c'erano, non c'era il poopolo.
DiscussioneGugly • 6/04/13 13:25 Archivista in seconda - 4712 interventi
B. Legnani ebbe a dire: È morta Regina Bianchi.
Stavo per dare la stessa notizia, mi hai preceduto di poco; un saluto alla grande attrice, scomparsa alla ragguardevole età di 92 anni; leccese di nascita,ma ci ha regalato una napoletanissima Filumena Marturano, seppure con un'interpretazione più "fredda" e meno gestuale di quella di Titina de Filippo.