Note: Aka "Napoli milionaria!". Regia teatrale di Eduardo De Filippo. Trasposizione televisiva (in studio) dell'omonima commedia scritta fra il 1944 e il 1945 e portata sul grande schermo nel 1950.
Interno di poveri napoletani durante e dopo la guerra. Poverà e borsa nera corrompono, ma la nuttata forse passerà... Un affresco duro, dove la speranza (il protagonista e la figlia piccola) è lasciata poco prima della chiusura del sipario. Prima c'è l'arroganza (la moglie), i soldi facili (figlio e camionista amante della moglie), la povertà (il ragioniere), l'ingenuità (la figlia). Da vedere, perché se il periodo storico è passato, purtroppo i caratteri sono molto attuali. Grandissima Regina Bianchi.
MEMORABILE: Il ritorno di Gennaro Jovine dal suo "tour"; la tavolata della stessa sera.
Personalmente la ritengo tra le opere più belle di Eduardo. Impregnata di un profondo pessimismo, focalizza la sua attenzione sui rapporti umani che sembrano regolati solo da meri interessi personalistici ed egoistici. Il finale “aperto” è caratterizzato da una soffusa nota di speranza e da una battuta memorabile entrata ormai a far parte del linguaggio comune (non solo a Napoli).
Una delle opere più memorabili del teatro italiano e di De Filippo, non ha mai perso la sua carica drammatica derivante dall'unione tra una splendida caratterizzazione dei personaggi (spesso portatori di valori negativi a cui fa da contraltare la personalità del protagonista) e un'ottima resa del contesto storico e ambientale. Ottima la prova di tutto il cast in questa ripresa televisiva migliore dell'adattamento cinematografico.
Uno dei tanti gioielli di teatro "umano" di Eduardo, con una perfetta commistione di toni seri e semiseri e un grandissimo lavoro sulla psicologia dei personaggi. Bravissimo lo stesso Eduardo, ma indimenticabile anche l'avidità mostrata dalla eccellente Regina Bianchi nel secondo atto. Completano il quadro i siparietti ironici tra D'Alessio e Petito e il bravo Lello Grotta nel ruolo del ragioniere. Bei dialoghi, commoventi e ragionati.
Probabilmente il punto più alto del teatro civile di Eduardo e uno dei grandi classici del '900, rappresentato tuttora nei cinque continenti con successo. Eduardo lavora di mimica in maniera quasi sovrumana, riuscendo a sottolineare ogni parola del copione con un'espressione diversa, che non di rado provoca effetti devastanti sul pubblico. Testo ancora oggi attuale, in un'Italia dove la nottata non sembra ancora essere passata. Al livello del protagonista la Bianchi, ottima prova di tutto il cast diretto superbamente. Visione obbligatoria!
Stefano De Stefani HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneGugly • 4/05/11 22:12 Archivista in seconda - 4712 interventi
Niente da fare...sto guardando l'edizione televisiva curata e interpretata da Massimo Ranieri: apprezzo lo sforzo ma, a parte l'italianizzazione del testo, si tratta della pallida imitazione della messinscena qui recensita.
Persino la scenografia è uguale; gli interpreti ce la mettono tutta, ma Barbara De Rossi non può competere con Regina Bianchi, e via dicendo.
Credo che la scelta sia stata quella di puntare su un volto "televisivamente" più spendibile come quello della De Rossi, che purtroppo con questo ruolo ci "azzecca" poco.
DiscussioneNeapolis • 5/05/11 20:07 Call center Davinotti - 3284 interventi
Diciamo che la De Rossi già in precedenza aveva fatto un tonfo clamoroso con Filumena Marturano, ruolo sicuramente ancor più difficile. Ma poverina non è neanche colpa sua: ci vuole una certa mimica facciale e forse aver fatto anche un pò di fame nella vita..
DiscussioneGugly • 5/05/11 21:08 Archivista in seconda - 4712 interventi
Ha appena pubblicizzato in lungo e in largo la sua dieta!!!
DiscussioneGugly • 5/05/11 21:09 Archivista in seconda - 4712 interventi
Neapolis ebbe a dire: Diciamo che la De Rossi già in precedenza aveva fatto un tonfo clamoroso con Filumena Marturano, ruolo sicuramente ancor più difficile. Ma poverina non è neanche colpa sua: ci vuole una certa mimica facciale e forse aver fatto anche un pò di fame nella vita..
Ti riferisci alla precedente rappresentazione? Guarda che Filumena Marturano era interpretata dalla Melato.
DiscussioneNeapolis • 6/05/11 10:14 Call center Davinotti - 3284 interventi
hai ragione la Melato. ma il concetto è identico.
DiscussioneGugly • 16/12/13 23:57 Archivista in seconda - 4712 interventi
Visto ieri sera un frammento della riduzione (è il caso di dirlo) ideata da Massimo Ranieri: mamma mia che orrore, una patina da fiction, dialoghi banal-italianizzati, una patina di fintume che non restituisce nulla delle emozioni che l'autore voleva trasmettere.
La De Rossi sarà bella, ma era imbarazzante.