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La nostra recensione di Fast X

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si riparte dal passato, precisamente da dieci anni prima (in verità sarebbero dodici, dal momento che il quinto capitolo, da cui è tratto il memorabile inseguimento, è del 2011), quando Toretto (Diesel) e O'Conner (il compianto Walker) rapinarono il narcotrafficante Reyes trainando in strada con le loro auto un'enorme cassaforte. Un prologo realizzato con materiale d'archivio utile solo a introdurre la figura del cattivissimo di turno (Momoa), figlio del derubato di allora, cresciuto disadattato e pronto a vendicarsi (con ritardo) con l'obiettivo non solo di uccidere Toretto ma di farlo soffrire quanto più...Leggi tutto possibile. E' lui la figura vincente del film, un Joker moderno sadico e spietato cui Momoa dà il carisma necessario inventandosi mossette, smorfie, risate raggelanti e interpretando la perfetta nemesi di un Diesel ormai un po' spento, tutto impegnato a salvare "la famiglia" (allargata, beninteso) da sequestri e accoppamenti in serie.

La riapparizione di personaggi defunti nei capitoli precedenti è ormai all'ordine del giorno, a conferma di una storia che riveste sempre meno importanza - necessaria solo a “staccare” tra una scena action e l'altra per dare un minimo di respiro allo spettatore - e di una logica intenzionalmente sbeffeggiata. Siamo insomma nell'ambito del consueto giocattolo fracassone in cui non è più nemmeno la perfetta realizzazione degli effetti speciali a contare (quella è data per scontata, considerati il progresso della computer grafica e il budget a disposizione) quanto l'inventiva che li sovrintende col preciso compito di stupire grazie a trovate in grado di superare l'ormai inflazionato inseguimento con auto che volano da tutte le parti. Nello specifico, l'ingegno degli autori partorisce l'idea di una enorme bomba sferica che rotola per le strade di Roma fracassando ogni sorta di monumento millenario, con Toretto disperato in macchina a urtarla in ogni modo cercando di fermarne l'avanzata per deviarla nel Tevere e farla esplodere provocando meno danni possibile: con un prevedibile montaggio forsennato, riprese che danno il senso massimo della velocità e il fascino della Capitale con le sue rovine immortali pronte a farsi rovinare ulteriormente, lo spettacolo è garantito e l'impatto notevolissimo.

Anche se forse, a livello di effetti speciali, il lungo prefinale con aerei ed elicotteri, ganci e salti di ogni genere sulle autostrade portoghesi è ancor più devastante, tanto quanto quello pirotecnico sulla diga. Certo, sempre di azione si parla, perché quando ci si ferma e si tenta la strada dell'ironia per sdrammatizzare, il risultato è assai goffo e si sente regolarmente l'urgenza di rituffarsi a capofitto sulle "strade di fuoco" per gustarsi la vera quintessenza del film: sarà sempre meglio che seguire i doppi giochi di chi non t'aspetti, le strategie inattese della rediviva Cipher (Theron), i musi duri di Letty (Rodriguez), gli inutili camei delle star (Statham e Mirren in primis), le avventure separate degli allegri compagni di Toretto o del fratello Jackob (Cena) in fuga col figlioletto (Perry). Due ore e un quarto sono tante: non si avvertono quando lo schermo rimbomba fragorosamente, ma la sceneggiatura mette in luce limiti non indifferenti, al punto che pure nelle fasi “non stradali” tocca inserire pesanti scazzottate (si veda il selvaggio catfight Theron/Rodriguez) per non far precipitare il ritmo. Sfilata di svenevoli bellezze, ma il vero catalizzatore è l'argento vivo Momoa, vulcano di ferocia in costante eruzione. Dwayne Johnson ci prepara alla prossima seconda parte sui titoli di coda...

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Tutti i commenti e le recensioni di Fast X

TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/05/23 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 20/05/23
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Piero68 25/11/24 17:35 - 2989 commenti

I gusti di Piero68

Il film va preso per quello che è, la classica baracconata hollywoodiana, esagerata e pacchiana. Ma va bene così. Anche perché "Fast X" è il classico film da vedere a cervello spento. 150 minuti di intrattenimento sfrenato. Senza contare la presenza di tutti, ma proprio tutti i protagonisti della saga (compreso il compianto Walker), ai quali vanno ad aggiungersi new entry di tutto rispetto come Cena, Momoa e Ritchson. Ciò che risulta insopportabile sono i dialoghi, troppo basici e puerili, e la deriva woke presa ormai da qualche episodio a questa parte. Godibile.

Rambo90 18/05/23 20:42 - 7923 commenti

I gusti di Rambo90

La saga si avvia alla fine con un capitolo sfrenato e divertente, anche se non all'altezza delle sortite migliori. L'affollamento nel cast non giova troppo alla sceneggiatura ma Momoa è un ottimo villain, tiene alta la posta e la motivazione della vendetta funziona una volta di più. Tanta azione, set mastodontici, ironia, qualche sorpresa. E soprattutto un finale che rilancia alla grande per invogliare a vedere quella che sarà l'ultima tappa di un viaggio di oltre vent'anni. La famiglia c'è. Notevole.

Markus 20/05/23 10:35 - 3750 commenti

I gusti di Markus

Arrivati all’ennesimo capitolo e con andirivieni di morti che rinascono e altre amenità da soap-opera convertite all'action-movie pare perfino difficile capire il senso logico di questa storia - se così si può definire - atta solo al sincero divertissement. Da Los Angeles a Roma (parzialmente Torino spacciata per la capitale d'Italia) fino a Rio De Janeiro e Portogallo, dove si consuma un finale al cardiopalma. Inutile dire che la parentesi italiana spicca per fascino: il teatro migliore del quale il cinema americano può avvalersi, persino per "distruggere" Piazza di Spagna!

Hiphop 24/05/23 11:15 - 63 commenti

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Penultimo capitolo, pare, di questa serie infinita che a tratti seppe regalare intensi godimenti cinematografici. Ahinoi non è più così. La storia ormai è un pretesto stanco per inseguimenti fracassoni, apparizioni e camei completamente slegati dal contesto. Unica nota divertente l'interpretazione di Jason Momoa, perchè il grande Vin Diesel qui appare molto stanco e la sua parte ripetitiva e noiosa. Tra le varie città italiane sedi del film compare anche Torino, spacciata per Roma! Sconsigliato.

Minitina80 18/02/24 18:37 - 3184 commenti

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Disarmante la naturalezza con cui sconvolge di continuo la linearità degli eventi: ribaltamenti di fronte, parenti che spuntano dal nulla e mischiamenti di carte privano la storia, ammesso che ne esista una, di un senso logico. Corse, inseguimenti e scazzottate non si contano più, ma l’assurdità sembra essere ormai il tratto distintivo della serie. Massivo e totalizzante l’uso del digitale da cui scaturisce un’ipertrofia sonora e visiva delle scene d’azione, dipanata in due ore e venti non sempre facili da sostenere. A perdere è la credibilità, a risentirne il gradimento.

Galbo 6/12/24 19:52 - 12604 commenti

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Continua imperterrita la longeva saga motoristica che assomiglia sempre più a un cartone animato, tanto improbabili sono le prodezze tecniche dei suoi personaggi che sfidano spesso e volentieri le leggi della fisica, oltre che la credulità degli spettatori. La trama conta pochissimo e comunque è sempre la solita storia di vendette incrociati e membri familiari che compaiono e scompaiono a piacere. Stavolta da apprezzare la performance sopra le righe e correttamente autoironica di Jason Momoa, efficace villan di turno, contraltare al noisetto Diesel.

Furetto60 12/01/25 14:28 - 1310 commenti

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Auto che sfrecciano sul Lungotevere senza traffico (!) per poi infilarsi nella torinese via Roma, a Roma… Insomma, incuria e arroganza nei confronti del Belpaese simili a quelle mostrate in Equalizer 3. Sul volto degli attori si legge un’aria di stanca, tranne Dante, cattivo dalle nauseanti mossettine femminili ed evidente aspetto satanico (non a caso il suo primo obiettivo è il Vaticano e la famiglia Toretto, rappresentativa della famiglia in genere). Non occorre un disegnino per intuire il messaggio veicolato da questo festival dell’esagerazione fracassona spacciato per spettacolo.

Erfonsing. 22/01/25 10:44 - 124 commenti

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Questo film ha un nome, Jason, e un cognome, Momoa, che disegna un villan divertito e divertente, quasi un Joker senza trucco. Il resto del film è talvolta stucchevole (un sottomarino che emerge dai ghiacci dell'Antartide davanti alle due ragazze) e talvolta divertente (il figlio di Toretto che salta da un'auto all'altra). Quanto a spettacolarità e a inventiva di inseguimenti automobilistici non è secondo a nessuno, anche se questo non fa un film ma un'insieme di scene da stunt. O un cartoon. Birra ghiacciata e pop corn appena sfornati.
MEMORABILE: La portiera usata come scudo.

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