Come se non bastasse un'epidemia zombica, a far strage di quasi tutto il genere umano interviene una mini era glaciale. Almeno il freddo li ha accoppati questi morti viventi? No, perché si sono evoluti ed adesso assomigliano agli omarini bianchi e viscidosi di Descent... Testa/coda a parte, un horrorino di quelli tranquilli incentrati sulle dinamiche familiari anzi pater-familiari: dopo Maggie, forse sta nascendo il sottogenere babbozombesco. Nel cast, Burn Notice vs. Lost: entrambi hanno fatto di meglio nelle rispettive serie.
Sono lontani per il buon Matthew Fox i gloriosi tempi di Lost. L'attore è qui relegato in uno "zombie movie" mixato con i surgelati a la The day after tomorrow in compagnia (si fa per dire) di un ex amico e di una bambina insopportabile. Tutto andrà in modo noiosamente prevedibile, anche se la seconda parte, con l'entrata in scena di mostri di tutto rispetto, è molto meglio della prima e sviluppa almeno un pò di tensione. Potrà piacere agli stretti adepti del genere. Gli effetti speciali sono almeno ben fatti.
Film anonimo, per carità realizzato discretamente, ma che mescola situazioni già viste (la nuova era glaciale, gli umanoidi biancastri metà morto vivente metà chissà cosa) concedendoci come presunta novità l’approccio emozionale dovuto alla liaison di affetti parentali tra i tre protagonisti. L’effetto è spesso quello di sospirare sbadati in attesa proprio di quegli orrori sì scopiazzati ma perlomeno dal minimo interesse. Bene Donovan e Fox, buono l’incipit sugli autobus, ma per la sufficienza manca davvero un po’.
Troppo simile a precedenti pellicole, soprattutto nella scelta dei mutanti, ha dalla sua una buona recitazione e personaggi potabili. Ma purtroppo, proprio durante la lunga scena clou nella casa, cala il buio e si deve fare un enorme sforzo per capire cosa stia succedendo. Manca quindi di originalità e visibilità; ed è un peccato, perchè chi lo gira non è maldestro, se si esclude l'eccessivo utilizzo delle tenebre, ma è stato evidentemente limitato da una sceneggiatura non all'altezza e da un budget non certo stellare. Vedibile e nulla più.
MEMORABILE: L'attacco alla motoslitta; La bambina sposta la lanterna e si ritrova faccia faccia con un mutante.
Un buon inizio lascia ben sperare per il prosieguo. Ma dopo un po' la pellicola scivola inesorabilmente verso l'excursus di tutti i classici di genere nonché la noia mortale. Solo il finale riesce a ravvivare di nuovo la tensione di un film nato sotto il segno del fallimento. Vuoi per la sceneggiatura abusata, vuoi per un parco attoriale tutto sommato modesto. A questo vanno ad aggiungersi troppi tempi morti e caratterizzazioni estremamente irritanti. Semplicemente stucchevoli poi i dialoghi tra la bambina e il suo vero padre. Evitabile.
Appartiene al genere ciancia-apocalittico. Un'ora e mezzo di interminabili chiacchiere con mocciosa incorporata e sporadiche incursioni di zannute comparse con pigiamino di lattice. Cosa vorremmo di più? Forse una star decaduta (un barbuto Fox, ancor più imbambolato rispetto alle sue vette nell'isola dei famosi)? Una sparatoria finale all'OK Corral? Ce l'abbiamo. Persino i paesaggi innevati recano tedio.
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DiscussioneDaniela • 28/10/15 11:22 Gran Burattinaio - 5931 interventi
Galbo, nel tuo commento parli di bimba insopportabile... come non condividere? Pensa che nella scena ambientata nella cantina - peraltro una delle poche che almeno trasmette qualche briciolo di tensione - io ho fatto il tifo per quell'"altro".
Ripercorrendo con la memoria i film visti negli ultimi tempi, questa bimbetta si piazza nella graduatoria degli "infanti stracciac." subito dopo il maschietto dell'ultimo capitolo di Jurassic Park ;o)
Viene in effetti da fare il tifo per il titolo del film :) credo comunque che all'antipatia contribuisca non poco il doppiaggio della bimba in questione