Note: Il documentario si può trovare nell'edizione a 3 dischi blu-ray americana di "Cannibal Ferox" della Grindhouse Releasing o nel blu-ray inglese di "Zombi Holocaust" della 88 Films.
In tempismo perfetto con l'uscita di The green inferno - e in vista di un possibile revival del genere cannibalico - esce questo esaustivo documentario su uno dei filoni italiani più esportati all'estero. Nonostante sia già stato detto e scritto di tutto a riguardo, Waddell è bravo a realizzare interviste del tutto inedite con protagonisti e critici, andando a ripescare persino Me Me Lai e Kerman e mantenendo alto l'interesse anche per chi sa già tutto o quasi sul genere. Ben montato e gradevole da seguire; consigliato a neofiti e non.
Calum Waddell HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneZender • 19/10/17 16:50 Capo scrivano - 48957 interventi
Sette orchidee e Gatti rossi restano per me tra i migliori thriller "argentiani", ma ha iniziato un genere a suo modo con Orgasmo raggiungendo il top con Paranoia. Certo, Milano odia resta il suo vertice assoluto a parer mio ma come dimenticare Napoli violenta con Merli sulla funiculare? Anche Spasmo è un ottimo giallo e Cannibal Ferox uno dei migliori rappresentanti del genere cannibal, secondo solo al classicissimo di Deodato. Insomma, Lenzi ha dato tanto al nostro cinema e ricordo ancora una preistorica recensione di Kezich (da Il Millefilm) su Incubo: diceva che il film era quel che era ma che dietro si vedeva assolutamente la mano di un regista solidissimo! Uno dei primi esempi di rivalutazione!
un regista importante per il nostro cinema, si è sempre mosso con professionalità in tutti i generi che ha affrontato, anche se per me è nel poliziesco che è riuscito maggiormente a lasciare un'impronta.
film come MILANO ROVENTE, MILANO ODIA, ROMA A MANO ARMATA,DA CORLEONE A BROOKLYN, NAPOLI VIOLENTA, erano film solidi,quadrati con una loro personalità in cui era evidente la mano di Lenzi e che hanno contribuito al successo del filone.
Ho avuto il piacere di incontrarlo: una persona particolare, sicuramente molto intelligente, capace e con un grandissimo intuito.
Il suo cinema è parte del mio "genere".
Ciao Umberto!
Discussione124c • 20/10/17 12:34 Contatti col mondo - 5193 interventi
Una prece per Umberto Lenzi, ma è triste che oggi venga ricordato soratttutto per aver creato il personaggio che amava di meno, il Monnezza di Tomas Milian, le cui volgarità erano tutte farina del sacco di Tomas Milian e di Ferruccio Amendola che lo doppiava. Umberto Lenzi detestava la volgarità, tanto da dissociarsi dai dialoghi di Milian. In trenta e passa anni di carriera ha spaziato in vari generi, anche se le cose migliori sono i sioi poliziotteschi, dove l'eroe, però, era quasi sempre Maurizio Merli.
Dispiace moltissimo, certamente uno dei registi del nostro cinemabis che ho amato di più. Inutile anche elencare tutti i film che amo di Lenzi, anche perchè persino quelli meno riusciti mi hanno sempre lasciato qualcosa e li rivedo sempre volentieri.
Un vero e proprio mito, più per la Golden Age che nemmeno per i cannibal deodatiano/lenziani (mai creduto alla balla che i due non sapessero dell'attività hardcore dell'attore)
Un'altra icona che abbandona questa valle di lacrime