Conto finale - Film (1984)

Incarcerato per un banale motivo, Bruno è coinvolto in un'evasione in cui è ferita la guardia che prenderà a perseguitarlo. Buon prison thriller in cui, più che la vita nella struttura, viene illustrata con efficacia la simbiosi negativa fra l'istituzione repressiva e l'arbitrio di chi dovrebbe tutelare i prigionieri;, il che origina una spirale di ingiustizie e violenza. Meno convincente la storia d'amore a latere e poco credibile il finale. Ottimo Bohringer come freddo e vendicativo stalker, adeguato Berry. Molto graziosa la Abril, seppur inessenziale alla narrazione.

Film che per molti versi anticipa Sorvegliato speciale. Le ambientazioni sono ridotte all'osso: due prigioni (una vecchia, l'altra ultra-moderna ma decisamente poco sorvegliata e piccolissima, forse si tratta di una prigione per detenuti modello), e uno scorcio di città. Trama realistica fino a un certo punto (nel finale ci si è lasciati prendere un po' troppo la mano). Buona la prova del cast.

Negli anni '80 il cinema di genere transalpino guardava più ai modelli americani che a quelli di casa propria e infatti anche questo prison movie sacrifica le ragioni del realismo e della logica in favore di un ritmo narrativo più incalzante. Però la storia è ugualmente minimale e il finale beffardo scongiurato in extremis sarebbe stato senz'altro moralmente ingiusto, ma avrebbe suscitato nello spettatore impressioni maggiormente durature. Efficace la contrapposizione tra Berry, vittima che un po' se l'è cercata e Bohringer, persecutore con qualche ragione; radiosa la Avril.