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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tipicissimo noir moderno di quelli con l’ex sicario che riprova a farsi una vita sulla retta via ma qualcuno arriva a rompergli le uova nel paniere. Il nostro, in questo caso, ha la faccia e l’aria cronicamente depressa di Adrien Brody, che in ruoli così si ritrova a meraviglia (anche perché in questo caso il copione è suo, oltre che del regista Paul Solet). "Clean" non ha trovato di meglio che un lavoro come netturbino a Utica, vicino al lago Ontario, e passa le giornate nel ricordo della figlia che ha perso (non si sa ancora come, lo scoprirà alla fine e sarà una discreta sorpresa). Per sostituirla negli affetti in qualche modo si è avvicinato...Leggi tutto a Dianda (DuPont), una ragazzina che vive con la nonna e che aiuta in qualche modo, come può. Pochi amici (un barbiere, un commesso in un negozio di armi...), voglia di comunicare col prossimo ancor meno.

Parla solo con noi, Clean, fungendo da narratore (la voce off che nei noir non può mancare) ma senza mai spiegare troppo. E dal momento che anche farsi luce attraverso i neri contrastatissimi di una fotografia che più buia non si può non è facile, si rischia di perdere per strada più di qualcosa. Ma ci si passa sopra, in attesa che capiti quello che tutti sappiamo capiterà. Dapprima solo un accenno di zuffa, un cazzotto che lo spedisce diretto in ospedale facendoci credere che non sia poi uguale a tutti i Liam Neeson che agiscono da quelle parti, ma… Falso allarme. Il tempo di farlo intervenire per salvare chi ama e s’innesca la più classica delle vendette: il padre (Flesher) di un ragazzetto scapestrato finito vittima del primo intervento di Clean e ridotto con la faccia a brandelli sotto le fasciature ospedaliere è, guarda caso, il boss del quartiere, uno che ama farsi rispettare a colpi di spranga. Lui e i suoi uomini si mettono alla caccia di Clean scoprendo però che quello non è un tipo qualsiasi. Lo chiamavano “il mietitore”, in un’altra vita, e un perché ci sarà…

Insomma, si è ben capito l’andazzo, che non si discosta in nulla da quei tanti film, magari derivati da fumetti, che portati su schermo attraverso una fotografia dai toni molto simili raccontano le gesta dell’ennesimo “punitore” abile con le armi e meno con le parole. Qui cosa si rileva in aggiunta? La maschera da Pierrot di Brody, come detto, e la sua recitazione che in fondo non può definirsi qualitativamente scarsa. C’è la voglia di dire e non dire, in sceneggiatura, in modo da tenersi qualche colpo a sorpresa per l’ultima parte, ma per il resto anche la conduzione degli scontri a fuoco (o dei corpo a corpo) non brilla né per originalità né per la messa in scena.

Si prova a eliminare qualsiasi barlume di autoironia nel protagonista e in chi gli sta intorno per distaccarsi da cliché inflazionatissimi, ma ovviamente non basta, perché anche di giustizieri cupi e seri se ne trovano in gran numero, a ben cercare. La regia almeno costruisce qualche piccolo momento di tensione e mantiene in linea di galleggiamento il film con apparente semplicità. A chi sta a cuore il genere potrebbe anche bastare, dopotutto. Certo, il mestiere insolito sembrava poter suggerire qualche tocco originale, nel tratteggio del protagonista; in realtà se fosse stato un postino o un fattorino non sarebbe cambiato assolutamente nulla… Poco significativi i siparietti col barbiere o l’armaiolo, così come i faccia a faccia con la ragazzina sua protetta.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/05/22 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/11/24
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Herrkinski 1/05/22 05:03 - 8473 commenti

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Associabile a tutto il filone giustizialista e dei revenge-movies dagli 80s ad oggi, tanto che ce ne sarebbero troppi da citare; forse Death sentence e il recente Io sono nessuno sono quelli più vicini come stile e livello elevato di violenza; qui però non c'è nessuna concessione ad alleggerimenti umoristici, one-liners o barlumi di speranza. Tetro, pessimista, privo di personaggi positivi e immerso in una periferia abbandonata e delinquenziale, risulta un dramma livido che ci mette un po' troppo a ingranare, ma quando parte non fa sconti; per l'originalità rivolgersi però altrove.

Schramm 4/05/22 16:08 - 3786 commenti

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Luttopia necropolitana. Vendicarsi è bene, non vendicarsi è peggio. Il passato dormiente genera risvegli mostruosi. Era tanto che qualcuno non tornava a ribadircelo e Solet è evidentemente della partita repetita juvant. Incanalatosi nel solito immaginabilissimo vicolo cieco narrativo, Il suo deathwisher di fiducia ammonisce accà nisciun'è fesso a Tony Soprano (un Fleshler gandolfiniano alla N). Lirismo vs lirica zero pari: tutt'attorno a un Brody pervicacemente monoespressivo causa esistenzialismo serpeggia cosmetica wanagloria, ma il film decolla che è ormai in fase d'atterraggio.
MEMORABILE: Geniale raccordo tra la parabola della moltiplicazione dei pesci e questi ultimi usati come corrieri di droga; Quarticello finale.

Daniela 23/11/23 12:01 - 13012 commenti

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Netturbino afflitto da ricordi di un passato doloroso prende sotto la sua protezione una ragazzina nera che vive con una nonna incapace di badare a lei... Brody, ancora più tristo del solito, deve aver creduto molto nel film, tanto da produrlo, ma il suo personaggio è troppo monoespressivo per risaltare nella mestizia del contesto e anche il fatto che, una volta svestito, riveli un fisico palestrato, ormai non stupisce più. Più riuscito il personaggio del boss malavitoso interpretato da Fleshler, ma comunque il film non si eleva dalla sanguinaria routine del giustiziere fai-da-te.
MEMORABILE: Il boss pio si lamenta col prete di non riuscire a trasmettere i propri valori al figlio adolescente e quello lo consiglia di insistere.

Puppigallo 6/11/24 08:59 - 5402 commenti

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La prima metà è quasi da cappio al collo; una lagna pressoché continua (il trauma) in un ambiente in cui la spazzatura che porta via il protagonista in realtà si intona perfettamente col quartiere. Sì può anche apprezzare il tentativo di elevare la pellicola al di sopra di altre del genere, ma c'è modo e modo. E il fatto che, quando il singolare operatore ecologico (con perenne espressione da cane bastonato) rientra nella banalità di un vendicatore inarrestabile, il film diventa almeno sopportabile, è inevitabile pensare che più di qualcosa non funzioni. Piuttosto mediocre.
MEMORABILE: L'indiscussa utilità di una chiave inglese; La telefonata pre irruzione; La reazione (prevedibile) del figlio davanti al protagonista e al padre.

Paul Solet HA DIRETTO ANCHE...

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  • Discussione Herrkinski • 3/05/22 16:58
    Consigliere avanzato - 2654 interventi
    Una visione consigliabile per chi ama i film sui giustizieri solitari; dai classici di Bronson fino ai più recenti Death Sentence, Io Sono Nessuno o cose alla John Wick, passando per tutto il filone 80s, un lavoro dall'originalità pressochè nulla ma dalle buone atmosfere plumbee e con un Brody convincente come non si vedeva da un po'. Peccato per una prima parte fin troppo lenta, perchè quando il Nostro comincia a far giustizia il film sale vertiginosamente.
  • Discussione Schramm • 3/05/22 18:00
    Scrivano - 7746 interventi
    è curiosa assai questa tua sincronica chiamata perché lo sto guardando giustappunto adesso. sono appena al minuto 27 e a me a non convincere personalmente e a scaraventarmi fuori dal film, che mi sembra altrimenti bello (o potenzialmente potente) è proprio quel brody così pervicacemente monoespressivo in salsa nicholas cage cane perennemente bastonato che ancora deve riprendersi dagli hangover di las vegas. sento in particolare un enorme stacco tra il peso specifico della stream of onsciousness cucitagli addosso e annessi dialoghi e situazione di fondo col suo volto, il suo acting e la sua voce finto-dimessa. per meglio intenderci, mi sta rievocando lo stesso stridore che c'era ne l'odore della notte tra mastandrea e i ridondanti soliloqui interiori a base di lirismo e ossimori un tanto al chilo, che dalla sua bocca e con quella voce non si potevano davvero sentire. e va ahimè aggiunto che sapere a monte che è un deathwish-movie mi ha fatto capire già al minuto 5' in che narrativo vicolo cieco si andrà a incanalare.
    peccato perché tutt'attorno a lui serpeggia un film niente male davvero, anche se un death vengence a mio avviso fin dalle prime battute lo schiaccia sedendocisi di peso sopra.però chissà magari tra 10' impazza il finimondo e mi gaso a mille. per ora siamo 50 e 50, ti dico meglio tra un'oretta.
    Ultima modifica: 3/05/22 18:03 da Schramm
  • Discussione Daniela • 3/05/22 18:50
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Una visione consigliabile 
    L'avevo già messo in lista leggendo il tuo commento con i riferimenti ad altri film :o)

  • Discussione Schramm • 3/05/22 19:58
    Scrivano - 7746 interventi
    .. e niente, a me il brodyno vegetale non è proprio andato giù. e come dici ci mette davvero quel po' troppo a decollare (occorre aspettare il min 50 prima che inizi a scoppiettare ben bene (e quanto a scoppi di violenza, a me non è parsa neanche così over the top. ce n'è molta di più - e di più cruenta - nel pur ridanciano nobody del quale sembra la versione seria seria, la trama è praticamente quasi identica). senza contare che è davvero troppo prevedibile negli sviluppi.

    però notevole davvero il raccordo tra la parabola della moltiplicazione dei pesci e questi ultimi usati come corrieri di droga...  appro, ma solo a me il personaggio del boss ha ricordato un casino il gandolfini de i soprano?!
    Ultima modifica: 3/05/22 21:25 da Schramm
  • Discussione Herrkinski • 3/05/22 20:05
    Consigliere avanzato - 2654 interventi
    Peccato, a me ha convinto abbastanza, le scene di violenza/azione trovo siano girate molto bene (specialmente quelle al buio nella casa) e in generale mi è piaciuta l'atmosfera plumbea del tutto.
    Sì, il boss ricorda un po' un personaggio da Soprano, credo che l'intento fosse un po' quello essendo tutte gang criminose...
  • Discussione Schramm • 4/05/22 15:39
    Scrivano - 7746 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Sì, il boss ricorda un po' un personaggio da Soprano
    ma giusto un po', eh :D orcavacca, è praticamente identico sia nell'acting (mimica facciale, cadenza, movenze, andatura) che nel rapporto conflittuale col figlio, manca solo di vederlo mangiare in continuazione..!

    Ultima modifica: 4/05/22 15:39 da Schramm