Chrysalis - Film (2014)

Chrysalis
Locandina Chrysalis - Film (2014)
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Titolo originale: Chrysalis
Anno: 2014
Genere: horror (colore)
Regia: John Klein

Cast completo di Chrysalis

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Tutti i commenti e le recensioni di Chrysalis

TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/09/15 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 14/09/15 13:03 - 4046 commenti

I gusti di Schramm

Klein non comanda al cuore dell’ultimo terrestre né guarda in bocca a walking dead donato: 28 film dopo, un’originalità latitante la riscatta encomiabilmente con una prosperità visiva capace di straordinarietà (la superba resa paesaggistica e geometrica della desertificazione planetaria post-endemica), un palpito che nulla invidia ai djset del Cocoricò, un’umoralità multitask che giganteggia di qualsiasi allure riluca, supportata da uno score pregiato: che veicoli la sciagura via dramma, azione, inquietudine, melancolia o crudezze in grafica libertà, manifesta una svizzera puntualità tensiva.

Kinodrop 17/11/24 19:17 - 3426 commenti

I gusti di Kinodrop

Sopravvissuti a una pandemia che ha distrutto la civiltà, Josh e Penelope vagano tra macerie fatiscenti e strade divelte, cercando di sfuggire agli infettati diventati nel frattempo dei famelici zombi. L'incontro con un'altra donna non cambia granché le cose se non per aggiungere un elemento nella monotonia di un plot soporifero che si ripete sempre uguale con qualche tenue filosofema sui destini comuni. La parte orrorifica è ridotta a qualche scena finale, surclassata dall'estenuante parlottare e vagare dei tre protagonisti, sul solito sfondo post-apocalittico visto e rivisto.

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  • Discussione Schramm • 14/09/15 13:21
    Scrivano - 7818 interventi
    ritorna dunque il last man standing movie che da ragona a la terra silenziosa, da la città dell'ultima paura a io sono leggenda, passando per occhi bianchi sul pianeta terra ha provato a tracciarci tutti i possibili worst case scenario di un pianeta desertificatosi, vuoi per misteriosa pandemia, vuoi per la radioattività, vuoi per motivi inesplicabili. le coordinate non cambiano di chissà quanti gradi. i meridiani del pianeta spopolatosi e i paralleli già tracciati da un walking dead (ma è qui improprio parlare di veri e propri zombi: siamo più davanti a una genia particolarmente idrofoba, sebbene sempre antropofaga) non variano di chissà quanti gradi. epperò klein ottiene il miracolo del massimo risultato col minimo sforzo dimostrando che quando giganteggiano le idee e queste sono veicolate da una propsettiva forte non c'è budget ristretto che tenga (si veda cosa è capace di combinare con un semplice spazio quasi completamente buio e una torcia che inizia a fare di testa propria) e si può almeno dare l'impressione di aver rinnovato un sottofilone. in particolare l'attenzione per gli spazi, le location, le geometrie, le prospettive molto contribuiscono ad accentuare il senso di abbandono, spettralità e desolazione di un pianeta che ha passato da un venticinquennio il punto di non ritorno e che non lascia speranze di un possibile ripristino. ma anche laddove c'è da toccare altre corde, il nostro dimostra di saperci fare parecchio: sa essere toccante, tensivo, sincopato e disgustoso il giusto, supportato da un abile montaggio, f/x di punta e uno score che ci dice appieno. insomma, una dracma horror che dietro il velo del già visto rivela un talento infervorato, che fa concludere che il signor klein è uno di quei nomi da annotare alla voce "da tenere d'occhio".

    intendiamoci, non un capolavoro da strapparcisi le sopracciglia, ma per quel che intende essere, un prodotto davvero notevole e consigliato ai cultori del filone.

    occhio però alla vs italiana, è decurtata di tutte le graficità più spinte, delle quali bene o mali il film vive.
    Ultima modifica: 14/09/15 13:22 da Schramm
  • Discussione Daniela • 14/09/15 13:43
    Gran Burattinaio - 5940 interventi
    Ha qualche cosa a che fare con il film francese del 2007 con lo stesso titolo?
  • Discussione Schramm • 14/09/15 16:08
    Scrivano - 7818 interventi
    niente di più distante, come puoi appunto dedurre dalla disamina soprastante. quello era una sorta di cyberthriller, questo è un post-endemic movie con città spoglia e gli ultimi tre sopravvissuti che devono barcamenarsi schivando alla meno peggio le orde degli infettati.