Infrattarsi nel parco in primavera è lo sport preferito delle coppiette, ma quando c’è nei paraggi quel perdigiorno di Charlie... Prima regia accreditata a Chaplin. La comica, pur rientrando nei crismi della canonica farsa da parco della Keystone, pare più strutturata e curata della media. La regia lascia poco spago a mossette e faccette del cast, concentrandosi piuttosto sullo sviluppo narrativo (il filo rosso dell’orologio rubato come pegno d’amore). Mancano in compenso particolari invenzioni o esplosioni comiche. Cronometrico e controllato.
MEMORABILE: L’incipit con Charlot che adocchia la coppietta e ne parodizza gli atteggiamenti abbracciando un albero.
Il primo cortometraggio comico diretto da Charlie Chaplin racconta di una giornata al parco, nella quale il protagonista "interagisce" con alcune coppiette intente ad amoreggiare. Al di là delle gag (peraltro non particolarmente divertenti), è interessante cogliere un tentativo di attribuire all'opera un'identità narrativa ben definita che fa il paio con un certo gusto nella scelta della location esterna.
Alla sua prima regia, Chaplin realizza una comica più composta e venata di sfumature rispetto alle altre chiassose della Keystone. L’usuale ambientazione del parco è territorio delle incursioni di un Charlot che rompe le scatole alle coppiette e ruba un orologio. A parte il finale a scazzottate e bagno nel laghetto, il resto è tutto giocato su gag in cui risalta la raffinatezza del personaggio del vagabondo in calibratissimi conflitti pantomimici con gli altri. Non si ride molto, ma è un corto importante per l’evoluzione del suo autore.
Non certo memorabile l'esordio di Chalie Chaplin dietro la macchina da presa (ma alcune fonti danno la sua co-regia come "unconfirmed"), anche se è difficile commentare visto che la versione visionata dura una decina di minuti contro i 20 del prodotto "completo". Anche i 101 anni passati dalla sua realizzazione non facilitano il giusto inquadramento storico di questo corto. Sicuramente la storia, pur abbastanza articolata, non offre momenti di autentico divertimento e solo la bravura del protagonista rende gradevole lo spettacolo.
All'esordio da regista Chaplin realizza una comica composta e asciutta, le cui gag (comunque divertenti) sono notevoli per precisione cronometrica e funzione narrativa. L'espressività di tutto il cast è coinvolgente e così la naturalezza nel far sembrare normali delle vere magie di tempismo comico. Una perla da gustare osservandone i dettagli unici che ne fanno un oggetto da storia del cinema.
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La comica mandata in onda da RAI3 è quella da 10 minuti (che Imdb indica come versione uscita in Francia), mentre la versione "completa" dura 20 minuti (come da titolo originale). Una "sforbiciata" del 50% non è mica poco...
Su molti siti internet (ad esempio wikipedia, filmtv) è riportato come "Charlot pazzo per amore" (come mi pare che fosse intitolato, elettronicamente, anche la versione mandata in onda da RAI 3 e da me visionata). Lo metterei almeno come aka.
DiscussioneZender • 2/11/15 14:29 Capo scrivano - 48855 interventi