Per lo zio Jesus il "periodo elvetico" termina con quest'ultimo carcerario amazzonico, in cui il posto della pettoruta aguzzina Thorne lo prende una sotto-Greta racchietta e dentona sprovvista di ogni sex-appeal. Karine Gambier in teoria dovrebbe essere una fiera rivoluzionaria antigovernativa, ma si presenta agli occhi spalancati del pubblico in una mise attillatissima da battona di periferia, scelta estetica sintomatica delle produzioni Dietrich. Senza eccedere nell'intollerabile, un campionario inerte di torture medievali, petting lesbico, sadismo fumettoso e goccioline di vernice rossa. Risaputo.
MEMORABILE: La tortura a cui viene sottoposta la Gambier: un topo famelico infilatole nella vagina con un tubo di ferro (!!!)
Ancora un WIP per Tio Jess, poco interessato e quindi scolastico nella direzione, anche se concede qualche scampolo (la scena del sorcio, memore del Marchese, e il primissimo piano pre-tarantiniano e fetish del piede della Gambier a inizio film). Dèja vu per il resto, con il buon vecchio Vernon piuttosto male in arnese. Sia lui che Franquito avevano sostanzialmente già dato.
A parte le 4 belle prigioniere (la Hemingway e la Gambier su tutte) che recitano completamente nude per tutto il film, credo ci sia poco altro da salvare. Il ritmo è lento e le torture a cui vengono sottoposte sono ridicole. Jess Franco poteva fare di meglio.
MEMORABILE: L'estrazione della pallottola; L'adescamento della guardia.
Questo contributo al genere WIP di Franco non si distingue certo per originalità o per piglio artistico ma compensa con sadismo, ferocia e sleaze a tutto spiano; disgustosi i due aguzzini, atroci le torture para-medievali (non troppo grafiche, ma concettualmente forti), nudissime le prigioniere; ci sono persino una fuga nella giungla con alligatori e un finale assolutamente cinico, a sigillare un lavoro di genere onesto e senza fronzoli, tuttavia curato nella fotografia. Potrà piacere ai "franchisti" e agli appassionati del filone; per chi non è offeso da violenza e nudi gratuiti.
MEMORABILE: La tortura con la "cavallina" e quella col topo; Gli alligatori; Il proiettile estratto con due ramoscelli (sic).
Jesús Franco HA DIRETTO ANCHE...
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Con il titolo italiano NO Gest, non esiste la vhs italiana del film.
Però attenzione, visto la sterminata filmografia franchiana (e possibili inserti hard e pure rimontaggi e con altri titoli più o meno fantasiosi), magari e circolata in vhs tramite label di film hardcore (come ad esempio Wit Lips, che era poi Cocktail special distribuito dalla AD Distribution)
Però con il titolo Braccio 9-Violentate senza pietà e versione soft, no, non è mai stato editato in vhs in Italia.
Buiomega71 ebbe a dire: Gestarsh99 ebbe a dire: Buio, che tu sappia, esiste da qualche parte un'edizione italiana in vhs del film?
Con il titolo italiano NO Gest, non esiste la vhs italiana del film.
Però attenzione, visto la sterminata filmografia franchiana (e possibili inserti hard e pure rimontaggi e con altri titoli più o meno fantasiosi), magari e circolata in vhs tramite label di film hardcore (come ad esempio Wit Lips, che era poi Cocktail special distribuito dalla AD Distribution)
Però con il titolo Braccio 9-Violentate senza pietà e versione soft, no, non è mai stato editato in vhs in Italia.
Ecco, quello è un rischio da mettere in conto quando si affronta questa tipologia di pellicole: che possano eventualmente essere uscite anni addietro sotto qualche oscura label ben rimaneggiate e con titoli diversi.
Comunque, come hai scritto, con questo titolo italiano non esiste nulla in vhs.
Xtron ebbe a dire: C'è il bluray svizzero VIP con sottotitoli in italiano
Il master mi è sembrato molto buono
Il master l'ho trovato anch'io passabile, vista la rarità del film, ma c'è da dire che presenta di tanto in tanto delle variazioni di esposizione e difetti nella definizione dell'immagine.
Per rendere l'idea, non è ai livelli sfavillanti di quello di Folli piaceri delle porno prigioniere (l'eccellente dvd svizzero della Splendid Film/ABCDVD).
Scusa Mauro, il titolo italiano è praticamente irrintracciabile. Su un dossier allegato alla rivista Nocturno del 2007 (Succubus n.2, pag.31) si mette addirittura in dubbio l'uscita italiana in VHS (Cinevideosud). Infatti il film de quo è reperibile o con il titolo originale o con quello internazionale Tropical inferno.
In realtà il film in Italia usci proprio con il titolo BRACCIO-9 VIOLENTATE SENZA PIETÀ
Presentato in censura il 21 novembre 1980 e bocciato di primo grado il 12 dicembre
La casa distributrice del film ( la Kent) fa ricorso in appello il 30 dicembre 1980 ma il film viene bocciato nonostante la Kent si fosse prodigata per eventuali tagli
Fonte : Visioni proibite, pagina 459
In quanto l uscita in VHS non ne riscontro nelle cosiddette label del circuito " normale", la Cinevideosud aveva nel suo catalogo quasi solo film pornografici, non mi meraviglerei se fosse stato editato sotto falso titolo e insertato con scene hard.
Oltretutto la locandina a lato dimostra che da noi è uscito con il titolo italico presentato in censura
DiscussioneZender • 5/09/18 07:11 Capo scrivano - 48908 interventi
Effettivamente Mco. Non che la locandina sia prova inoppugnabile, però il fatto che sia stato presentato in censura con questo titolo sì.
Perfetto, grazie ragazzi. Era un mio cruccio che durante la "pulizia degli archivi" mi ha assalito. Anch'io, in effetti, avevo letto da altre fonti di questa uscita al cinema.
Bene, allora Braccio 9 sia!
Grazie a Te e al sempre prezioso Buio.
Buiomega71 ebbe a dire: In realtà il film in Italia usci proprio con il titolo BRACCIO-9 VIOLENTATE SENZA PIETÀ
Presentato in censura il 21 novembre 1980 e bocciato di primo grado il 12 dicembre
La casa distributrice del film ( la Kent) fa ricorso in appello il 30 dicembre 1980 ma il film viene bocciato nonostante la Kent si fosse prodigata per eventuali tagli
Fonte : Visioni proibite, pagina 459
Tra l'altro queste due bocciature in serie sono accompagnate da giustificazioni quantomeno esagerate, quasi si stesse parlando di un epigono di Salò o di Cannibal holocaust.
Italiataglia.it infatti riporta causali di questo tenore:
1) primo respingimento censorio
"[...] la Commissione, a maggioranza, ritenuto che l'opera si presenta con un'ingiustificata e ingiustificabile serie di atti di violenza anche visiva a sfondo sadomasochistico, che sotto tale profilo non appare suscettibile di tagli visto che la stessa nel suo complesso costituisce esaltazione della tortura e della violenza, esprime parere contrario alla concessione del nulla osta di proiezione in pubblico. "
2) secondo respingimento censorio
"[...] i tagli richiesti non possono essere eseguiti dato la quantità delle scene di sadismo che occupano interamente il film, come già rilevato nella motivazione della Commissione di 1° grado che viene interamente condivisa. Ritiene pertanto che l'appello debba essere respinto."