Le demone - Film (1972)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Les demons
Anno: 1972
Genere: drammatico (colore)
Regia: Clifford Brown (Jesús Franco)
Cast completo di Le demone
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
La nostra recensione di Le demone
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Mediocre storie di streghe dell’infaticabile Jess Franco (tanto per cambiare celatosi sotto pseudonimo, in questo caso Clifford Brown), ambientata nella Spagna dell'Inquisizione e puntata soprattutto sul versante sesso/sevizie: la malvagia Lady De Winter (Karin Field) sta cercando la discendente di un'antica strega per mandarla al rogo. Crede di averla trovata in un convento di suore, ma sbaglia persona; la strega non è la suora bruna ma quella bionda (un viso splendido). Ciò non impedisce che a entrambe venga riservato il trattamento da Inquisizione, cosicché la bruna Kathleen (Anne Libert) viene torturata ripetutamente dall'uomo di Lady De Winter, che le strizzerà...Leggi tutto i capezzoli con una tenaglia per passarle poi una sfera dagli aculei bollenti sul corpo nudo. Franco ovviamente indugia su queste pratiche barbare, ma non si creda che l'effetto sia poi così forte, così come fanno sorridere le tre prove a cui vengono sottoposte le presunte streghe prima di decidere se mandarle o meno al rogo: controllo delle pustole sotto la lingua, refrattarietà del sangue e repulsione del corpo all'acquasanta; il tutto condotto sul corpo nudo, disteso supino e legato delle povere vittime. Abbondano le scene di nudo integrale in un film girato chiaramente con sveltezza e poca voglia, che però ha perlomeno il pregio di rientrare di diritto tra le opere meno insulse dell’iperprolifico Jess Franco. Dialoghi prevedibili ma non proprio pessimi, interpretazione del cast se non altro corretta. L'argomento è uno dei preferiti del regista, soprattutto perché può mettere in scena nudi e atrocità senza dover dare spiegazioni cervellotiche.
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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Grande esempio di cinema:
Fauno - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Carluccio - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Luchi78, Rufus68 - Gravemente insufficiente!:
Hearty76
Davvero poca cosa anche nella versione integrale, dove tutt'al più possiamo godere di qualche nudo prolungato e di qualche scena erotica aggiuntiva della bellissima protagonista Britt Nichols. La sperimentazione fotografica spesso segnalata in questo film non sortisce alcun effetto benefico, complici la povertà delle location e l'esiguo budget utilizzato. Curioso l'abbinamento delle scene più spinte con musiche rock anni '70.
Tutto pare tranne che un film dell'orrore. L'unico elemento che a malapena si salva è la fotografia, il resto è parecchia noia inframezzata da qualche risata prima che crollino le palpebre. Ambientazone e costumi sono troppo rifiniti per dar l'idea del periodo in cui si svolge la storia. Scialbi e insufficienti i dialoghi, troppo ripetitive alcune sequenze. I nudi e la malizia si sprecano, diluendosi nei soliti tempi morti (meglio le commedie scollacciate allora). In una parola: inqualificabile.
Non è un film gotico, non c'è sangue a fiumi; la trama è scorrevole, senza possibilità d'interpretare liberamente: le streghe bruciano dopo varie torture e dopo le inesorabili prove per la diagnosi definitiva. Ma come nel film tutti si lasciano sedurre dalle streghe (pure i più accerrimi nemici), ancora oggi questo doppio gioco Inquisizione-ammirazione viene subito da chiunque abbia doti non comuni o qualità particolari: quando fa comodo (o di nascosto) lo si adula e lo si sfrutta a dovere, nell'ufficialità lo si mette alla gogna e lo si tiene lontano.
MEMORABILE: Gli sguardi di Kathleen e Margaret quando vengono iniziate.
I ritmi catatonici sono, come sempre, al servizio dell'estetica psichedelica del regista, suo vero marchio di fabbrica. A ciò si aggiunge la consueta miscela bislacca: sesso, anacronistica musica pop-prog, pallida blasfemia (un coito sotto un crocefisso), fedeltà storica a spasso. A tratti sorge il sospetto che Franco non sia che il versante fumettistico e sottoculturale di Buñuel, assieme ridicolo e orgogliosamente libero. Bella la Nichols.
Se diciamo Jesus Franco parliamo subito di cinema ai margini, libero se vogliamo, non commerciale ma nemmeno del tutto trash. Ci sono tutti gli ingredienti tipici del B-movie, tuttavia cast e recitazione stanno sul pezzo; bene i dialoghi, mentre sceneggiatura e ambientazioni lasciano a desiderare, come del resto gli effetti speciali, che non riescono neppure a essere risibili. Il ritmo non è dei più veloci tuttavia trattiene l'interesse, sarà per l'abbondare di procaci bellezze e del loro fare saffico o per le nefande fustigazioni sadomaso? Erotico forse, horror no davvero.
MEMORABILE: Il momento finale cappa e spada; La strega sul rogo all'inizio.
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