Blue Jay - Film (2016)

Fidanzati ai tempi del liceo, Jim e Amanda si incontrano di nuovo dopo anni nella loro cittadina. Film indipendente prodotto da Netflix e realizzato in un bel bianco e nero, è un'opera malinconica sul trascorrere del tempo. Nulla di nuovo, in una rievocazione tra il nostalgico e il drammatico, con dialoghi non particolarmente significativi. I due protagonisti, gli attori Mark Duplass (anche autore della sceneggiatura) e Sarah Paulson quasi sempre soli in scena offrono una prova molto intensa e ricca di sfumature. Mediocre con un suo perché.

Parte bene, tra suoni e pause in stile indie e due attori abbastanza empatici che impersonano due ex corrosi dalla nostalgia. Peccato che ci siano solo loro due in scena, sovraesposti e compiaciuti, specie Duplass. Si evitano il melodrammatico e le banalità ma la costruzione dei dialoghi e dell'atmosfera appare sempre più artificiale e perniciosa, facendo sembrare un film di 75 minuti un'opera sokuroviana.

Un sentimental dramma che funziona, ancorato dal principio alla fine ai volti di Duplass e Paulson, che trascinano l'incontro fortuito al supermercato per tutta la durata del film (con grande scorno per la povera confezione di gelato in attesa in auto). I dialoghi non sono filosofia alla Bergman, diciamo che stanno più dalle parti di un Linklater ma scorrono, nella loro semplicità, giocando bene su tensione e nostalgia e portando a casa il risultato.

Una coppia di quarantenni si ritrova nel paese di origine dopo più di vent'anni. I due trascorrono insieme la notte tra affettuose nostalgie e recriminazioni. Bianco e nero da cinema indipendente, solo i due protagonisti in scena, grande intimità con alcuni momenti deboli e qualche accelerazione interessante, fino all'intenso finale. Molto espressiva e convincente la Paulson.