Note: Soggetto basato sul dramma teatrale omonimo di Martin Sherman, rappresentato per la prima volta nel 1979, la prima opera ad affrontare direttamente il tema della persecuzione e della deportazione nei lager nazisti degli omosessuali. Lo stesso autore ha curato la sceneggiatura dell'adattamento cinematografico.
Film straordinario che parla dell'amore di due ragazzi internati in un campo di concentramento. Le immagini toccanti commuovono lo spettatore; i due reclusi possono amarsi solo sfiorandosi e sussurrandosi parole d'amore. Grande e divertente l'interpretazione di Mick Jagger, ma anche quella dei protagonisti. Un film che commuove e fa pensare a quanto sia importante la libertà.
Storia di un gay nella Germania nazista, finito rinchiuso nei lager. Basato sulla famosa opera teatrale di Sherman che ha svelato lo sterminio nazista dei gay, il film evita la ricostruzione storica fedele e punta a un'ambientazione allusiva (Berlino e il lager sono una fabbrica abbandonata), trasportando così la vicenda dalla pura memoria del passato su un piano atemporale, rivolto all'omofobia moderna. Eccellente il cast che affronta una prova intensa (notevole la scena di sesso virtuale dei deportati), tra cui un grande Jagger en travesti.
Dalla notte dei lunghi coltelli a Dachau: arrestato in quanto omosessuale, Max preferisce passare per ebreo piuttosto che essere marchiato con il triangolo rosa, ma non ha fatto i conti con l'amore per un suo compagno... Nell'adattare il celebre dramma omonimo è stato scelto di mantenerne l'impianto teatrale dei dialoghi e dell'ambientazione (tutta la vicenda si svolge dentro e fuori un complesso industriale in abbandono). Il rischio era quello insito in ogni operazione del genere, ossia una certa schematicità, ma è stato evitato grazie alla buona prova del cast. Duro e commovente l'epilogo.
MEMORABILE: Le due scene in cui i due amanti, in piedi immobili l'uno accanto all'altro senza potersi toccare, fanno sesso con le sole parole
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Il film contiene una delle prime apparizioni di Jude Law.
CuriositàDaniela • 31/01/17 01:18 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Soggetto basato sul dramma teatrale omonimo di Martin Sherman, rappresentato per la prima volta nel 1979, la prima opera ad affrontare direttamente il tema della persecuzione e della deportazione nei lager nazisti degli omosessuali.
Lo stesso autore ha curato la sceneggiatura dell'adattamento cinematografico.
Notizie sull'opera qui (lingua inglese).
Il protagonista della prima rappresentazione in Inghilterra è stato Ian KcKellen, che compare nel film diretto da Sean Mathias nel ruolo secondario dello zio di Max (Clive Owen).