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La nostra recensione di Alley Cat

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Karateka in gamba dalle prosperose forme spesso in mostra, Billie (Mani) sorprende due ladri a fregargli le ruote dell'auto e li fa neri. E' solo l'inizio, perché quando i cattivoni assalgono per strada sua nonna accoltellandola, la rabbia le sale agli occhi e medita vendetta servendosi anche di un amico poliziotto (Torti). Ciò che però porterà all'inevitabile escalation di violenza è un tentato stupro notturno al parco ai danni di una passeggiatrice: Billie lo sventa, ma per farlo usa come minaccia la pistola del nonno per la quale non ha il porto d'armi. Sorpresa da due agenti (uno è il suo boyfriend, costretto però a seguire ciò che fa il suo collega più alto in grado), finisce in tribunale...Leggi tutto per aver usato l'arma senza poterlo fare, per schiamazzi, spari e ingresso al parco in orari non permessi. Dopo essersi vista comminare 500 dollari di sanzione più un anno di libertà vigilata a fronte di un'assoluzione quasi con formula piena (la testimone chiave non si presenta in aula) per gli stupratori, perde le staffe davanti al giudice e si ritrova in carcere. Un'avventura piuttosto articolata insomma, che continuerà anche dopo il periodo in prigione (dove non manca qualche accenno lesbico con docce e varie avances). Pura exploitation made in Usa che porta ancora i segni dei Settanta, benché il film sia del 1984. La bella e sensuale Karin Mani, al suo unico ruolo da protagonista, non si fa problemi ad esibire il generoso seno fin dai titoli di testa (non sarà Pam Grier, che nel campo e nel genere non ha rivali, ma insomma...) ripetendosi a più riprese sotto la doccia e in altre occasioni. E' chiaramente il valore aggiunto di un film che per il resto non fa che riprendere schemi e stilemi tipici condendoli con corpo a corpo di scarsa credibilità e un'ironia che rischia di cadere più volte nel ridicolo involontario (si vedano in particolare le scene in tribunale, con il PM incapace rimproverato dal giudice). Come karateka la Mani lascia a desiderare, come attrice cerca di cavarsela con qualche sguardo felino ma l'aria minacciosa proprio non ce l'ha; non resta che godersi le tipiche riprese da poliziesco notturno d'epoca rendendosi conto che di serie B si tratta e di quella per la quale è bene non aspettarsi nulla più di quel che un budget assai limitato può offrire. Regia canonica (e dire che ci si son messi ben in tre), attori qualsiasi che solo dalla parte dei cattivi possono dare qualcosa in più, nudi gratuiti anche da parte delle non protagoniste, un po' di violenza a buon mercato (ma nemmeno troppa, c'è da lasciar spazio al karate), dialoghi di nessuna consistenza, battutine patetiche di Billie dopo aver messo fuori combattimento gli avversari (“La tua mammina non te l'ha detto che certe cose non si fanno?”) e una breve parentesi wip tanto per gradire. Terribile (almeno quanto il doppiaggio italiano) la love story tra lei e lui: lei è bella, lui (il poliziotto) sogna di sposarla e figliare a ripetizione; glielo ripete ogni volta che si vedono, ma non sarà facile convincere una donna così...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/10/17 DAL DAVINOTTI
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124c 27/03/19 21:18 - 2994 commenti

I gusti di 124c

Storia di violenza, vendetta, amore e arti marziali, con bella interprete, agile e felina come da titolo, ma con il difetto di risultare un prodotto assai confuso. Si va avanti a teppisti che uccidono la nonna della protagonista, a prostitute strafatte d'eroina e a poliziotti che se non s'innamorano della protagonista, la ostacolano sbattendola in carcere con l'aiuto di giudici corrotti. Certo è che pure lei se le va a cercare, visto che, anche dopo il suo lutto, si mette a fare jogging di notte diventando facile preda di malintenzionati.

Herrkinski 29/07/21 16:05 - 8713 commenti

I gusti di Herrkinski

Uscito in un periodo in cui le imitazioni de Il giustiziere della notte spopolavano, ne rappresenta una versione al femminile, insieme ai coevi Angel killer e Savage streets; in questo caso però il low-budget è evidente e risulta uno degli esempi più poveri del filone, nonostante rimanga nel complesso abbastanza godibile. Tutte modeste le prove attoriali, in primis la Mani, che punta più sui topless generosi; riuscita comunque l'atmosfera suburbana e sleazy, tipica del periodo e buono il ritmo, tenuto vivo anche da un segmento WIP. Raffazzonato ma perlomeno scorrevole, senza pretese.

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