Aladdin e il re dei ladri - Film d'animazione (1996)

Laddove Il ritorno di Jafar nasceva sull'onda del successo del 31esimo classico Disney, Il Re dei ladri si pone invece come il suggello del trionfo della serie tv da esso ispirata. Sicché non è riduttivo dire che il film non è che un episodio di Aladdin da un'ora. Col risultato che l'insieme è complessivamente molto televisivo e telefonato e nessun aspetto brilla in particolare. Va comunque lodato l'impegno degli sceneggiatori, che confezionano una storia movimentata e non priva di qualche sorpresa. Ottime le animazioni. Da noleggio.

Di qualità nettamente inferiore rispetto ai primi due cartoni, se preso singolarmente potrebbe anche funzionare, ma è un prodotto del quale non si sentiva la necessità. E anche il risvolto affettivo, che va ad aggiungersi a quello sentimentale del protagonista, non credo lo renda eccessivamente potabile. Due pallini di stima, più che altro per il piacere di risentire gli straordinari doppiatori italiani.

A chiusura dell'ideale trilogia col classico del 1992 e il primo sequel per l'home video, questo terzo prodotto incentrato sulle avventure di Aladdin appare un po' forzato, sebbene la trama in sé abbia un buon potenziale. Probabilmente la storia paga l'assenza di un vero antagonista com'era stato lo splendido Jafar dei primi due capitoli, mentre il Re dei ladri è un personaggio che non convince e ancor meno carismatico appare Sa'luk. Sempre divertenti il Genio di Proietti e lo Iago di Bresciani.