Ad vitam - Film (2024)

Ex agente della gendarmeria francese rimosso dal suo incarico, si trova al centro di un complotto politico legato alla sua precedente attività. Film di pura azione, ha una storia che costituisce un mero pretesto per i "gesti atletici" e le scene più concitate interpretato da un Guillame Canet assai "tonico" e alla prese con un ruolo abbastanza lontano dai suoi film precedenti. Gli altri personaggi (con l'eccezione della sua compagna) sono un mero riempitivo per un film destinato ai cultori del genere, che ha come pregio la giusta durata.

Un agente delle forze speciali perde il lavoro dopo un intervento finito male. Non credendo nella versione ufficiale di quanto accaduto, indaga per conto proprio mettendosi nei guai... Attore valido sia nel registro drammatico che in quello brillante, Canet prova a riciclarsi come action-man con scarsi risultati: l'intrigo spionistico è debole, il tentativo di insabbiare tutto presenta risvolti ridicoli perché chi dovrebbe seppellire la faccenda sotto una coltre di silenzio sembra far di tutto per non passare inosservato, la sospensione dell'incredulità è messa a dura prova.

Modesto action di Lauga sicuramente da non annoverare tra le vette del poliziesco francese. L'intrigo alla base del tutto appare infatti abbastanza raffazzonato, giusto un mero pretesto per far correre e saltare qua e là un Canet comunque abbastanza onorevole. Per il resto si veleggia tra già visto e stravisto, momenti strappalacrime telefonatissimi, action che a tratti pare di defunèsiana memoria, una banda di cattivissimi fiamminghi (!?) e attori leggermente inadeguati (Heldenbergh su tutti). Se l'aspetto più positivo è la breve durata, qualche problema c'è. Ad noiam.

Decente action che cerca di darsi uno spessore ricorrendo a una migliore definizione del personaggio principale (il flashback iniziale) e della comunità che lo attornia. Intento lodevole, anche se i risultati sono abbastanza grami e scontati. La trama internazionale-spionistica è stata già vista e stravista mille volte, così come l'eroe con l'acqua alla gola alla salvezza dei suoi cari. Per energizzare la storia il regista si affida, quindi, alla concitazione (riuscito l'inseguimento con sparatoria) senza staccarsi troppo dall'ordinario. Cast anonimo, discreto Canet.

Ok, la storia di due righe è vecchia come il cucco (ex agente è costretto a tornare in azione quando gli rapiscono la moglie) e il finale scontato: tuttavia, ciò che nel caso preso in esame fa la differenza è la scelta (azzeccata) di un protagonista che ha volto e fisico dell'uomo comune (non particolarmente affascinante, né palestrato, insomma) che però, all'occorrenza, sa bene come difendersi. Altro elemento degno di nota è l'azione costante (favorita, va precisato, da una durata standard), mentre il rimanente cast offre una performance convincente. A suo modo accattivante.