Alla ricerca dell'Ultima casa a sinistra

15 Novembre 2015

Ospitiamo qui molto volentieri, su richiesta dell'autore Sacha Mariani, il suo straordinario e semplicemente unico studio sulle mille diverse versioni dell'Ultima casa a sinistra, l'indimenticato, feroce esordio di Wes Craven nel lungometraggio.

«Se ci fossero 400 copie di L’ultima casa a sinistra, ci sarebbero 400 copie diverse» (Wes Craven)
«Se mostrassero la versione non tagliata di questo film, farebbe saltare la testa della gente» (David Hess)

Quanto avevano ragione! L’ultima casa a sinistra è una giungla inestricabile dalla quale è pressoché impossibile uscire, tante e tali sono le versioni uscite al cinema e in home video, ciascuna con le proprie caratteristiche e pecurialità. Un puzzle da mille pezzi con tante tessere mancanti, alcune ritrovate e da rimettere al posto
giusto, che negli anni ha appassionato i fan. Fondamentale, a tale proposito, è il libro di David A. Szulkin Wes Craven’s Last House on the Left – The Making of a Cult Classic, edito dalla Fab Press nel 1997 (con una riedizione del 2000), che raccoglie dichiarazioni di prima mano dei protagonisti, ma sono molti anche i siti web che hanno approfondito il discorso, raccogliendo e integrando materiale sul film.
Girato alla fine del 1971 (dal 2 ottobre al 4 novembre) col titolo di lavorazione Night of Vengeance tra Wesport e NY, il film ebbe un lungo periodo di post produzione [1]. La fase di montaggio fu difficile, perché Craven e soci erano poco più che principianti, e con un budget di 90.000 dollari non conoscevano ancora il mestiere perfettamente [2]. Il concetto di “continuità”, in particolare, era ignoto: nessuno ci aveva pensato durante le riprese, per cui montare il girato fu un’impresa.

L’ultima casa a sinistra uscì nelle sale statunitensi nel giugno 1972, con titoli diversi da quello che conosciamo oggi: Krug and Company, Sex Crime Of The Century, The Men’s Room. L’afflusso di pubblico fu scarso, e solo con il titolo Last House on the Left ci fu la svolta. Le sale si riempirono e il successo fu clamoroso: il titolo piu evocativo agiva psicologicamente meglio sulla gente.
La leggenda del film risale all’epoca delle prime proiezioni. Quelle soft, massacrate, passate piu volte sotto le forche caudine dell’Mpaa, organo autocensorio cinematografico Usa [3] per ottenere il visto censura da un lato; e le mitiche proiezioni integrali da 91’ senza tagli, non autorizzate dalla Mpaa nel circuito delle sale della Hallmark, casa di produzione del film, dall’altro. Quindi due proiezioni parallele, nettamente diverse tra di loro. Le persone che all’epoca si imbatterono in queste ultime, si trovarono davanti uno spettacolo mai visto prima e che purtroppo, come vedremo, mai più avrebbero rivisto. Cosa era successo?
La violenza delle scene (girate con uno stile freddo e documentaristico, e a tratti pornografico nella sua esplicita violenza) provocò proteste, malumori e malori tra il pubblico e i distributori (Aip) e anche tra i gestori delle sale, tanto che i proprietari e gli stessi proiezionisti tagliarono arbitrariamente interi spezzoni di film nelle parti incriminate. In molti casi i pezzi di pellicola furono buttati via, in altri rimandati indietro. Questi spezzoni venivano reintegrati da Craven e soci e rimandati in sala, ma alla fine rimasero poche pellicole integrali. La rarità dei pezzi mancanti nasce da questo motivo.

Nel dicembre del ‘72 L’ultima casa a sinistra era già stato oggetto di molteplici tagli, arrivava a 85’ ed era privo della scena dello sventramento. Nel tempo la versione originale sparì completamente: se ne hanno le ultime tracce nel 1975, poi l’oblio [4]. Il film subì tagli e censure in tutto il mondo, in Gran Bretagna, Australia, e in altri paesi fu bandito del tutto fino a pochi anni fa. Chi legge conoscerà la trama: due ragazze (Mari e Phyllis) in cerca di droga si recano a New York per consumarla a un concerto rock. Si imbatteranno nei malviventi evasi e sadici capitanati da Krug Stillo, suo figlio Junior (nella versione italiana è un subalterno: modifca che altera la storia), Fred “Faina” Podolsky, pervertito e laidissimo, e Sadie, una prostituta bisessuale. Rapite e portate in un bosco fuori città, l’indomani subiscono umiliazioni, stupri e violenze varie. Poi la banda in fuga, causa l’auto in panne, finisce nella vicina casa di Mari. I genitori, preoccupati del mancato ritorno della figlia, vedendo il regalo di compleanno fattole (una collanina) indossato da Junior, capiscono cosa può esserle accaduto. Ritrovatala morente, si vendicano in maniera brutale, uccidendo tutti i componenti della banda. Tutto girato con uno stile in alternanza tra dramma e ironia, con l’inserimento di scene con protagonisti due inefficienti poliziotti.

Ispirato a La fontana della vergine di Ingmar Bergman, L’ultima casa a sinistra era, nella versione originale della sceneggiatura, zeppo di materiale scioccante. Erano addirittura previste scene di cannibalismo (un capezzolo tagliato a Phyllis e mangiato da Sady) [5], necrofilia sul corpo di Phyllis da parte di Krug e Faina, scene di autoerotismo e altro ancora. Ma non se ne fece nulla: la sceneggiatura era irrealizzabile, il copione fu rivisto ma non per questo alleggerito. Craven e il produttore Sean Cunningham, insieme a David Hess e Fred Lincoln, i due attori più esperti del cast, risistemarono lo script, eliminando il materiale più estremo.
Ma anche il materiale filmato venne "ammorbidito" in fase di montaggio. È lo stesso Sean Cunningham a confermarlo nel libro di Szulkin: «Ricordo di aver tagliato la scena particolarmente raccapricciante in cui Hess incide il proprio nome sul torace della ragazza senza apparente motivo tranne quello di torturarla... era davvero realistico e finimmo con il tagliarne la maggior parte. Mi ricordo anche di quando sforbiciai gran parte della scena dove veniva sventrato il personaggio di Lucy Grantham. Stavano tirando fuori le interiora e le lanciavano tutto intorno, era davvero orribile, era quasi inguardabile».

Ma quali sono le scene mancanti oggi rispetto al montato originario? E quelle che mancavano e che le vhs e i dvd hanno per fortuna fatto riemergere dopo tanti anni?
Subito dopo i titoli di testa era prevista una scena di Mari nuda che legge le cartoline di compleanno, scena girata ma non montata di circa un paio di minuti e di cui si sono perse le tracce. Questa scena non faceva quindi parte del montaggio da 91’. Ne esiste una foto dal set nella photogallery del dvd italiano Raro. Si arriva nel bosco e le ragazze sono costrette alle prime umiliazioni.
In varie vhs estere vi sono tagli, più errori di continuità in tutte le altre, già al momento in cui Krug ordina a Phyllis di urinarsi nei pantaloni o di quando Junior intima alle due ragazze di fare l’amore tra di loro [6].
Tutte queste sequenze sono presenti (tranne gli errori di continuità) nella versione italiana. Ci sono anche riprese e tagli alternativi nella versione Krug and Company, che invece è assai più morigerata nelle parti più efferate ed è contenuta come extra nel triplo dvd (“ultimate edition”) pubblicato nel Regno Unito dalla Metrodome nel 2009 [7]. Poi cominciano i tagli veri e propri.
Dopo la sequenza dei poliziotti che bisticciano e parlano di stupidaggini, è la volta della prima scena mancante, senza audio, come tutte quelle che seguiranno, presenti negli extra dei vari dvd. Le ragazze sono a terra e la scena mostra Phyllis che pratica sesso orale a Mari e gli altri della banda accovacciati a terra stanno a guardarle. Poi Sadie accarezza Mari, e Faina stuzzica col coltello Phyllis. Improvvisamente Krug toglie la testa di Phyllis dal pube di Mari e Sadie, e la prima torna al suo posto. Questo scorcio è uguale alla versione “alternativa” presente in Krug and Company, che però ha l’audio (viene il dubbio su quale sia quella giusta). Dopo, Krug e Faina si alzano [8].

Poi è la volta della scena in cui Krug parla a Faina di legna da ardere, che termina con Krug che se ne va. La seconda scena mancante ritrovata insiste su Sadie che pratica ancora sesso orale all’inerme Mari: benché priva di audio, fa intuire la sofferenza della ragazza. Poi arriva la scena in cui Phyllis chiede di rivestirsi, che si conclude con lei che si stende a terra, ma qui c’è un altro taglio. La terza parte mancante mostra Phyllis baciare in bocca Mari, mentre Sadie prosegue imperterrita nella sua opera.
Quindi è la volta della sequenza in cui Phyllis bisbiglia a Mari il suo piano di fuga.
La quarta sequenza mancante inizia con Sadie che percepisce qualcosa del dialogo tra le due e alza per un po’ la testa, sembra perplessa ma poi dice qualcosa sorridendo e riabbassa la testa. L’inquadratura si allarga e mostra Mari e Phyllis che parlano tra di loro e Sadie sempre chinata sul pube con Faina sullo sfondo, e si conclude con Phyllis che si alza di scatto e fugge via.
L’ultimo spezzone della sequenza però è presente da sempre, con l’audio dal punto in cui Phyllis si alza e scappa (inquadratura ripresa da angoli diversi). Evidentemente c’è stato un montaggio tra le due parti. Tra scene assenti e presenti la scena dura 2’ e 50” circa.

La sequenza però è sempre esistita fin dal 1972 perché presente da sempre nel mitico montaggio da 91’, come tutte le altre che vedremo: e contraddice chi sosteneva soprattutto sul web, che certe scene, anche se girate, non potevano essere state montate e proiettate in sale pubbliche all’epoca dell’uscita. Del resto, ve ne è riscontro nel libro di Zsulkin con le testimonianze dei protagonisti; e lo sostiene anche, come vedremo ancora, un testimone oculare presente alla prima cinematografica italiana in sala nel 1973. L’Italia fu una delle prime nazioni a proiettare il film di Craven.

La fuga nel bosco di Phyllis negli extra del dvd Metrodome include inquadrature aggiuntive di lei, Faina e Sadie che corrono nei boschi. Ma non è dato sapere se queste ultime siano state poi effettivamente montate. Craven sostiene di aver girato più versioni di questa sequenza. La scena di Faina che attraversa il fiume era comunque presente nel montaggio originale, ma oggi è difficile collocarla con esattezza.
Arriviamo alla parte piu dura del film, la fatidica scena della morte di Phyllis. E qui siamo nel caos più completo, perché vi sono tagli molteplici e cut alternativi. Alla fine della fuga, nel piccolo cimitero, dopo che Phyllis viene accoltellata alla schiena e fugge carponi, e la scena conseguente dei poliziotti stupidi che rimangono senza benzina, c’è la piccola scena mancante di Krug che si rigira le dita nel naso come se niente fosse. La scena è priva di audio, ma stando al libro della Fab Press comprendeva un dialogo in origine. Viene quindi un’altra scena di raccordo nel bosco, mai vista: c’è un dialogo collocabile correttamente probabilmente appena dopo la scena in cui Faina dice: “Ve l’avevo detto che non avrebbe fatto troppa strada”, riferendosi a Phyllis, appoggiata a un albero e stremata.
La scena si sposta al momento in cui Phyllis è appoggiata all’albero: la ragazza sputa sangue in faccia a Faina, per poi venire da lui sollevata e ripetutamente pugnalata.
Qui c’è il pezzo mancante ritrovato senza audio di Faina che prosegue ad accoltellarla, più frammenti vari. In uno vediamo Krug che regge Phyllis, ma esiste un altro frammento della scena, con qualche istante in più, da collocare piu avanti, nella scena dei pantaloni. Poi un ulteriore frammento mancante perché nella scena successiva viene mostrata Sadie, già con le mani insanguinate, accoltellare Phyllis.
Ci sono anche delle brevissime inquadrature di Sadie che si mette le mani alla bocca, il torace di Phyllis pugnalato e le gambe di lei. Queste piccole peculiarità sono estrapolate da scene più lunghe, presenti negli extra e mai viste prima: non si capisce se siano state rimontate in questo modo per dare velocità alla scena (anche se penso sia così) o se nell’originale erano montate per intero. Manca la parte fondamentale dove Faina tira giù i pantaloni a Phyllis (visibile negli extra del dvd Mgm) e porge il coltello a Sadie (senza audio). La scena mancante e ritrovata mostra Sadie che guarda e rigira il coltello (no audio).
Sadie si avventa col coltello sul corpo inerme di Phyllis (con audio), poi è la volta di un frammento mancante ritrovato (no audio) del film dove Sadie è sempre alle prese con lo stomaco di Phyllis. Poi una scena presente nelle versioni canoniche: Sadie finisce di aprirle lo stomaco finché Phyllis non viene buttata a terra con Faina che guarda. Dopo c’è la parte mancante ritrovata (no audio) dell’accoltellamento sempre da parte di Sadie sul corpo esanime di Phyllis a terra.
Poi… il taglio dell’avambraccio, mai più riemerso da nessuna parte. Nelle versioni circolanti manca poi la scena piu chiacchierata: lo sventramento di Phyllis a mani nude da parte di Sadie. Grazie al dvd Mgm (e solo in quello, priva di audio) la scena è ritornata alla luce ma non per intero. Dopo che Sadie ha finito di estrarre e giocare con le interiora, c’era un ulteriore frammento che non è mai più riaffiorato, il lancio degli intestini della poveretta. È con questa parte che la scena finiva. Questa scena e il taglio dell’avambraccio col machete da parte di Krug sono le parti mancanti più rare del film.
Tra scene presenti, scene mancanti, pezzetti forse rimontati in seguito ai tagli, qui L’ultima casa a sinistra raggiunge il massimo della difficoltà per chi voglia ipotizzare una versione corretta. L’unica traccia possibile, oltre alla logica consequenziale, è quella dei racconti e delle testimonianze. L’intera sequenza rimontata, dallo sputo di sangue in faccia a Faina all’ultima immagine dello sventramento, dura 3’ e 40”.

Arriviamo alla scena dell’incisione sul torace di Mari da parte di Krug. Dopo che Mari chiede se Phyllis è andata via con conseguente avambraccio gettato a terra per risposta, c’è la parte mancante iniziale dell’incisione. Questa è presente, almeno in parte, nella vhs Vestron “uncut” [9] del 1986 e seguente riedizione dove viene mostrata una scena simile. Segue poi la scena dei poliziotti: in tutte le altre edizioni conosciute abbiamo visto solamente la seconda parte dell’incisione.
La parte dello stupro di Mari pare completa così com’è. Quando i genitori di Mari la trovano morente vicino al laghetto, la vulgata è priva di una parte in cui la ragazza in fin di vita riesce a parlare prima di morire, che ritroviamo invece nella versione Krug and Company, con audio, per un totale di 59” [10].
Nella scena della morte di Krug c’è una breve inquadratura del collo sezionato con la motosega. Anche questo è un frammento mai piu riemerso da nessuna parte [11]. La scena della morte di Junior era piu lunga: dopo che il ragazzo si è sparato, il corpo scivola sul muro e si accascia in terra, e la testa si reclina in avanti mostrando il cranio spappolato dal colpo di pistola. Di questa scena esiste una foto negli extra del dvd Metrodome, nello speciale Celluloid Crime of the Century.

Negli extra dei vari dvd sono presenti parecchie di queste varie scene “forti”, tutte senza audio. Sono presenti però anche scene piu leggere che però è difficile stabilire se fossero state girate ma non montate nella versione da 91’: primi piani, la suddetta fuga nei boschi nonché varie versioni alternative di scene gia viste nel film. Comunque la massima durata delle edizioni vhs o dvd ondeggia tra 83’ e 85’: rimontando il tutto con l’inclusione dei frammenti tagliati si arriva, titoli compresi ma senza le scene inedite del bosco con la fuga, a una durata di 1h 27’26” che grossomodo corrisponderebbe ai 91’ della versione cinematografica, tenendo conto del diverso passo (25 fotogrammi/sec contro 24). Sarebbe stato interessante confrontare questa copia con la versione completamente integrale che David Hess sosteneva di possedere. Ma purtroppo, dopo la scomparsa dell’attore, si possono solo fare delle ipotesi.

Per il lavoro di ricostruzione, è stata fondamentale, oltre al libro di Szulkis e agli svariati siti internet dedicati al film, la testimonianza di due appassionati che ebbero modo di vedere il film al cinema in Italia.
A detta di Mauro Doddoli, che nel giugno del 1973 vide L’ultima casa a sinistra al cinema Gambrinus di Firenze, il primo giorno di programmazione, la versione proiettata era quella “estrema” (“categoricamente vietata ai minori di 18 anni” secondo i flani dell’epoca). Secondo Doddoli, però, questa versione fu subito tolta dalla circolazione dalla distributrice Fida: il film venne rimesso in cartellone soltanto la settimana seguente, con i pesanti tagli che conosciamo. Infatti, il compianto saggista e sceneggiatore Antonio Bruschini, che lo andò a vedere una settimana dopo, si trovò davanti la copia tagliata. Dando per buone le due testimonianze, è forse possibile che la versione integrale esista ancora in qualche magazzino: al suo fallimento, il listino Fida fu rilevato da Mediaset.

Il mistero rimane. Ma ricordatevi sempre… to avoid fainting keep repeating it’s only a movie, only a movie, only a movie…

Sacha Mariani


Un ringraziamento particolare a Davide Cavaciocchi.
In memoria di Antonio Bruschini. Antonio ci manchi


NOTE
[1] Wes Craven sostiene sei mesi, Sean S. Cunningham ricorda 12 settimane
[2] Insieme, i due avevano già realizzato Together, con Marilyn Chambers
[3] Il film passò in censura più di una volta ed ebbe diversi problemi. L’MPAA pretese che subisse quasi 4 minuti di tagli per ottenere il visto. In seguito circolò addirittura una versione di appena 64’. George Mansor, boss della Hallmark, disse che il film fu tagliato diverse volte.
[4] «Sfortunatamente le pellicole che vengono proiettate adesso nella zona non contengono alcune delle scene di sangue piu raccapriccianti. Il taglio della mano di Phyllis Stones e del suo realistico sventramento non si vedono da nessuna parte. Inoltre l’approccio lesbico di Sadie a Mari è stato tagliato e vi si allude soltanto. Apparentemente queste scene mancano da anni adesso… so che erano intatte fino al 1975». Rick Sullivan, editore di “Gore Gazette”, dichiarazione del 1981.
[5]
Scena realizzata nel film Chaos di David De Falco, remake apocrifo di L’ultima casa a sinistra.
[6] (Vhs Vestron, 1° edizione 1985). Dopo il punto in cui Krug ride gettando la testa all’indietro gli errori di continuità sono evidenti. Faina compare in luoghi differenti rispetto al contesto filmico della scena. Potrebbe anche esserci un rimontaggio della pista audio presa pari pari da una parte contigua del film e riappiccicata ad arte (pratica comune, come vedremo piu avanti: vedi nota 11). Infatti una parte inedita e forse mancante dell’audio è presente negli extra del dvd Metrodome, e vede Faina protagonista di un lungo primo piano con dialogo. Da notare che tutte le scene riaffiorate sono senza audio, frutto della ricerca di Roy Frumkes, archivista e regista amico di Craven. Viene da pensare che provengano da una o piu copie lavoro sopravvissute, prive di audio sincronizzato.
[7] Quando le ragazza sono denudate e abbracciate, in tutte le versioni c’è un evidente salto: le ritroviamo improvvisamente adagiate a terra. Nella versione Krug and Company è presente un frammento che vede protagonista Junior preoccupato: sicuramente questo pezzetto poteva far parte del montaggio originale. Per tutte le differenze tra questa versione del film e le altre rimando al sito dove sono presenti comparazioni e differenze.
[8] Nella versione Krug and Company è presente questo dialogo aggiuntivo: «Va bene Sadie, è tutta tua… ma non ci dovresti mettere troppo perché Weisel (Faina) ed io abbiamo molta fame.»
[9] www.moviecensorship.com mostra con foto la sequenza in maniera dettagliata. Il tutto è della durata di 19”.
[10] Questa scena per forza di cose doveva essere presente nel montaggio originale. Dopo i tagli e rimontaggi subiti dal film anche scene “normali” sono state soppresse o rimontate in modo anomalo. Molto probabilmente questa è la testimonianza piu evidente. Nella versione vulgata la prima parte brevissima della sequenza è presente, dopo c’è un taglio. Nella seconda parte si sente un dialogo tra il padre e la madre di Mari ma nella scena gli attori hanno le bocche chiuse, in particolare il padre. Questa seconda parte è semplicemente una porzione ripresa (uguale) della fine della sequenza (intera) della versione Krug and Company ma con le battute riadattate.
[11] Da notare che questo punto è controverso, e non è riemerso neanche nel libro di Szulkin, dove invece si accenna al fatto che la produzione voleva realizzare in maniera realistica il taglio della testa di Krug ma non aveva denaro a disposizione per farla bene, e che quindi l’omicidio rimase fuori campo. Evidentemente qualcosa fu comunque girato: secondo la testimonianza di Doddoli, all’epoca della proiezione al Gambrinus questo frammento era presente. Nella traccia audio italiana, quando lo sceriffo dice al padre che sta per uccidere Krug con la motosega “Fermo dottore no, fermo!” è udibile una parola non identificata, forse “Sadie”, in un’ultima disperata richiesta d’aiuto, cui segue un urlo di dolore lancinante di Krug. Il tutto è sovrapposto all’immagine successiva che vede la madre di Mari correre con il coltello in mano.

ARTICOLO INSERITO DA SACHA MARIANI GRAZIE ALL'INTERESSAMENTO DEL BENEMERITO MIRRRKO

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commenti (6)

RISULTATI: DI 6
    Buiomega71

    15 Novembre 2015 19:41

    Interessante, molto interessante. Già , nel 2000, Andrea Carpentieri cercava di dipanare la matassa tra le varie versioni circolanti del film di Craven. Comunque ottimo lavoro e prezioso documento su uno dei film di rottura più importanti degli anni '70. L'ho letto d'un fiato...
    Caesars

    16 Novembre 2015 11:13

    Un grazie a Sacha Mariani e a Mirrrko nonché, ovviamente, a Zender per questo approfondimento.
    Buiomega71

    16 Novembre 2015 13:34

    Ah, dimenticavo, complimenti anche a Zendy per la mirabile impostazione grafica delle immagini...
    Zender

    17 Novembre 2015 08:54

    Grazie Buio, ovviamente il merito mio è minimo, il lavoro è tutto di Sacha. Io ho solo cercato le foto da aggiungere.
    Didda23

    17 Novembre 2015 09:44

    Un sentito ringraziamento per l'interessantissimo approfondimento
    Trivex

    24 Novembre 2015 15:52

    Bellissimo, complimenti davvero.