The gay Parisian - Corto (1941)

Essendo lo spunto narrativo – un classico triangolo amoroso – minimo, il giudizio di questo cortometraggio musicale si riferisce precipuamente all’operato di Léonide Massine, artefice di una lussuosa, policroma coreografia della Parigi Belle époque sulla quale si muovono gli energici passi di danza del Balletto russo di Monte Carlo, in sintonia con il Can-can di Offenbach; la mano di Negulesco si avverte nell’impatto visivo generale, poi ritrovato in suoi film successivi. Cosigliato solo agli appassionati: gli altri potranno ritenerlo ridondante e noioso.

La "gaiezza parigina" a cui fa riferimento il titolo è quella della grande borghesia francese di fine 800 ed è anche il titolo originale dello show dei Balletti Russi di Montecarlo, con Massine e Franklin. Il corto non è che la ripresa di quella spettacolare coreografia, ricca di costumi, colori e pezzi da antologia, tra valzer, barcarole e can can sulla musica suggestiva di Offenbach. La regia accompagna estasiata i movimenti dei danzatori, avvolgendo a sua volta il rutilare dei corpi in una danza della visione. Radioso.