El rey de la montaña - Film (2008)

El rey de la montaña
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Titolo originale: El rey de la montana
Anno: 2008
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "King of the Hill" (titolo inglese)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/07/09 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 18/07/09 21:12 - 12662 commenti

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Un automobilista che sta attraversando una zona montana viene fatto segno di colpi di fucile e costretto ad abbandonare il mezzo: è l'inizio di una fuga angosciosa in mezzo ad una natura ostile, nel corso della quale incontrerà altre potenziali vittime. Survival movie non molto originale, ma ben fatto e ben recitato, senza facili concessioni (il protagonista non è un eroe ma pensa solo alla pelle), in cui il disvelamento dell'identità dei misteriosi persecutori e dei loro intenti disorienta lo spettatore, impedendo ogni catarsi finale.
MEMORABILE: La foto ricordo col telefonino

Undying 24/12/09 15:26 - 3807 commenti

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Due anime in pena (Leonardo Sbaraglia e María Valverde, rispettivamente Quim e Bea) - uno alla disperata ricerca della ex, l'altra una cleptomane - si ritrovano nel mirino d'un fucile: aggrediti su un'isolata strada di montagna. Delirante, insinuante, spaventoso apologo sulla violenza apprestata a fine ludico. Regia dinamica, interpretazioni sofferte, scenografie naturali e una chiusa dolorosa. Le nuove generazioni sono quelle educate dagli adulti. Se insegnamo ai piccoli l'arte dell'omicidio non dobbiamo poi stupirci delle conseguenze. Trasmette lucidamente l'orrore dei colpi d'arma da fuoco.
MEMORABILE: Il primo colpo di fucile alla macchina di Quim (Leonardo Sbaraglia); l'arrivo e uscita di scena delle due guardie civili.

Brainiac 1/01/10 22:49 - 1083 commenti

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El Elefante de la montaña: ovvero mezz'etto di critica sociale a la Van Sant, un quarto di libbra di fegato di Boorman, un pizzico di soggettive doom-izzanti e due ciuffi di (killer in)erba del Lago di Eden. Deja vu come se piovessero ma tutto sommato un film che si lascia guardare. Vuoi per la sensualità di María Valverde (stereo-tipetto niente male), vuoi per l'estrema asciuttezza del resoconto del laser game boschivo. La battuta di caccia all'uomo open air è filmata senza cadere nelle trappole dell'inverosimile, ma il finale non graffia: nè di denuncia, nè di fioretto.

Schramm 9/02/10 11:32 - 3495 commenti

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Hanno tutti un bel dire che l'aria di montagna è salutare: da Deliverance alle odierne diramazioni e derive, il survival è qui a dimostrarci prepotentemente il contrario, con l'equazione -ormai fattasi insapore rimasticatura- "zona incontaminata? scocomerati assicurati!". Gli è che per censire film di questa famiglia ormai basterebbe tracciare il relativo albero genealogico con 7-8 righe di titoli, e sarebbe fatta. Di più va dato atto che è un deja-vu saputo riproporre a modo, benché guastato da irritanti pennellate moraliste à la Tavernier, che al novantesimo minuto segnano l'autogoal.

Greymouser 20/03/10 21:36 - 1458 commenti

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Fra le vagonate di recenti survival horror di tutto il mondo, mi ha stupito positivamente questa produzione spagnola, in cui finalmente il realismo delle situazioni e delle psicologie dei personaggi non ci costringe a spegnere il cervello prima della fine. Niente di trascendentale, ma l'idea c'è, il ritmo è serrato e la tensione pure. Inoltre, nonostante le numerose ed evidenti citazioni ed altri elementi derivativi, la rivelazione finale è originale e inquietante quanto basta.

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  • Discussione Undying • 24/12/09 16:36
    Risorse umane - 7574 interventi
    Qualche buon distributore di pellicole passasse mai da queste parti: tenga in seria considerazione l'ipotesi di offrire alle sale italiane un gioiello del brivido quale questo El rey de la montaña .
    Altro che i soliti derivati da Blair Witch e/o Paranormal Activity.

    Girato con due soldi, El rey de la montaña paga pegno a illustri predecessori (Un tranquillo week-end di paura su tutti) ma ha un fascino particolare, reso pregnante grazie al sapiente utilizzo della M.d.P. alle spettacolari scenografie naturali e all'interpretazione di due grandissimi attori (Leonardo Sbaraglia e María Valverde).

    Titolo di culto, ovunque tranne che da noi.
    Ultima modifica: 24/12/09 16:36 da Undying