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Discussioni su Vendetta dal futuro - Film (1986)

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
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  • Losciamano • 28/02/10 19:37
    Galoppino - 69 interventi
    Mi sembra che questo è il primo film dove compare una cyborg femmina-cattiva.
  • Mcfly87 • 28/02/10 19:57
    Galoppino - 8 interventi
    non credo in Metropolis (1927) compare la prima cyborg femmina della storia, in Blade Runner (1982) la prima cyborg-femmina-cattiva.
  • Gestarsh99 • 3/12/10 01:57
    Scrivano - 21545 interventi
    Il TRAILER INTERNAZIONALE
  • Buiomega71 • 10/08/24 10:05
    Consigliere - 27174 interventi
    Rassegna estiva:
    Postatomica-L'estate italiana del dopobomba
     

    Martino si prende una pausa dalle commedie (dopo l'exploit di 2019) e torna al cinema action a lui congeniale.

    Incipit quasi documentaristico  dove Martino pare ritornare agli esordi, una robusta regia all'americana che maschera bene  i limiti di budget (auto della polizia in fila spielberghiana,  i deserti dell'Arizona, sfaciacarrozze, Canyon, truzzi camionisti alla Convoy), non rinuncia a tiri mancini (le esecuzioni a tradimento, il crudele scherzo giocato a Paco con il falso salvataggio dei bambini intrappolati nell'automobile, per poi essere trascinato nel deserto in puro stile Thunder) e realizza almeno un momento cultissimo con la lotta cyborg-femminile della sexy androide di Pat Monti, sorta di Caterina vestita per uccidere, che mazzula per bene il Paco terminatoresco e finisce con la testa decollata in modalità Android che ripete "Vi uccideranno, vi uccideranno...".

    Un futuro prossimo venturo fatto di piogge acide e tubi sparsi ovunque, sfide a braccio di ferro (con aggiunta di serpenti a sonagli) che anticipano le muscolature stalloniane, un trucidissimo e bastardissimo Luigi Montefiori, un glaciale John Saxon, una Janet Agren ancora bellissima ma un po' ingessata, il freddo killer prezzolato di Claudio Cassinelli e il grande Donald O'Brien nel ruolo di uno scienziato filantropo.

    L'azione non manca ed è ben gestita (sparatorie simil western che odorano di Colline hanno gli occhi, elicotteri implacabili, camionisti in fuga come nei migliori b-movie cormaniani) e simpatici gli SXF naif di Sergio Stivaletti, che ripropone la riparazione al braccio biomeccanico collaudata da Stan Winston.

    Qua e là scampoli del cinema martiniano avventuroso (Paco nel fiume del grande Kaimano che ritrova la riva nell'isola degli uomini pesce), almeno un momento exploitativo cattivissimo (la pugnalata alla gamba della Agren braccata, e costretta a urlare, dai due sicari travestiti da biker), riverberi "selvaggi western" che arrivano da Mannaja e una resa dei conti che assume i tratti del più tradizionale post-atomico, con centrali abbandonate, visiere dei caschi frantumate a mani nude in pieno stile castellariano, ingenui raggi laser e cuori strappati dal petto.

    Bruttarelle le musiche di Claudio Simonetti (nelle sequenze iniziali riutilizza il refrain di Dèmoni) e un po' convenzionale e paratelevisiva la storiella tra la Agren e Green, una sottospecie di Accerchiato ante litteram (ma più probabilmente, Martino e soci, avevano in mente Il cavaliere della valle solitaria).

    Tutto sommato l'action fantasy martiniano risulta sollazzevole, dal discreto ritmo e ben diretto, puro spettacolo da b-movie senza pretese che mantiene quello che promette. Ultimi scampoli di un cinema di genere irrimediabilmente sul viale del tramonto.
    Ultima modifica: 10/08/24 13:35 da Buiomega71