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Discussioni su Un modo di essere donna - Film (1973)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/11/10 DAL BENEMERITO DAIDAE
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
    Fauno
  • Davvero notevole!:
    Homesick
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Lucius, B. Legnani, Cotola
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Daidae

DISCUSSIONE GENERALE

12 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Lucius • 27/07/14 19:45
    Scrivano - 9053 interventi
    Da aggiungere al commento:
    che in taluni passaggi risulta oltretutto omofobo, mettendo in evidenza la forma mentis e l'ignoranza degli sceneggiatori.Grazie.
    Ultima modifica: 27/07/14 22:13 da Lucius
  • Zender • 28/07/14 09:25
    Capo scrivano - 49231 interventi
    Dove esattamente?
  • Lucius • 28/07/14 09:32
    Scrivano - 9053 interventi
    poteva almeno essere indiretto nel linguaggio, che in taluni passaggi risulta...
  • Zender • 28/07/14 10:16
    Capo scrivano - 49231 interventi
    Ad ogni modo Lucius sai anche te che non si attacca mai la persona. Oltretutto dovresti spiegare in che senso sono ignoranti. E' una cosa da discussione generale insomma.
  • Fauno • 30/07/14 00:30
    Formatore stagisti - 2766 interventi
    Per Buono: il finale non è Vorrei, ma non posso, ma è il ragazzino che è cafone e villano da far vomitare,e vista la madre che ha nel film non c'è neanche da meravigliarsi. Non aggiungo altro visto che certe verità inconfutabili danno noia. Scusa e...al nostro prossimo incontro. FAUNO.
    Ultima modifica: 30/07/14 00:31 da Fauno
  • B. Legnani • 30/07/14 00:53
    Pianificazione e progetti - 15255 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Per Buono: il finale non è Vorrei, ma non posso, ma è il ragazzino che è cafone e villano da far vomitare,e vista la madre che ha nel film non c'è neanche da meravigliarsi. Non aggiungo altro visto che certe verità inconfutabili danno noia. Scusa e...al nostro prossimo incontro. FAUNO.

    Ciao, Fauno. Purtroppo non ricordo perché scrissi che finisce alla "vorrei, ma non posso". Il film, infatti, lo ho visto almeno un paio di anni fa e per distrazione non scrissi nulla qui sul Davinotti: mi è toccato copiare dal mio file qunato ne scrissi all'epoca.
    Se il film ripassa, ci dò un'occhiata per capire quello che io stesso ho scritto...
    Un abbraccio.
  • Lucius • 30/07/14 10:56
    Scrivano - 9053 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ad ogni modo Lucius sai anche te che non si attacca mai la persona. Oltretutto dovresti spiegare in che senso sono ignoranti. E' una cosa da discussione generale insomma.
    E' pieno di luoghi comuni e sbeffeggia, per usare un linguaggio forbito, gli omosessuali.
    La sceneggiatura sembra scritta da Lana Turner (vedere sua biografia).Oggi certi vocaboli e talune allusioni sarebbero considerati inaccettabili e di pessimo gusto.L'ignoranza sta nel descrivere situazioni e condizioni, come quella sessuale, utilizzando luoghi comuni e fermandosi all'aspetto meramente sessuale del termine.E sorvolo sulle parolacce che già mi danno fastidio nei film di De Sica Jr, figurarsi in bocca ad una donna.
  • Fauno • 31/07/14 10:14
    Formatore stagisti - 2766 interventi
    Mi incuriosisci Lucius, perchè non ricordo l'omofobia che dici, e nemmeno i luoghi comuni. Comunque, visto che di te mi fido e che il film l'ho ancora a portata di mano, stasera o domani lo rivedo...se gli ho dato il massimo non mi peserà sicuramente un'altra visione. Poi ne discuteremo, ok? FAUNO
  • Fauno • 2/08/14 12:21
    Formatore stagisti - 2766 interventi
    CONTIENE PARECCHI SPOILERS



    Ok, Lucius, come promesso l'ho rivisto, confermo il 110 e lode con abbraccio della Commissione, anche se ti dico che sono giuste le tue puntualizzazioni.
    Mi permetto però di dire che forse con la tua onestà non hai afferrato al meglio lo spirito del film, e soprattutto non hai notato che il discorso omofobico non lo fa la Berenson, bensì la Casini, che nel film assieme a Moroni, Lovelock e ancor più Venantini costituisce una quaterna di personaggi che dire ripugnanti è dir poco...Si salva, scusami il gioco di parole, solo Salvino, che, per quanto permaloso, suscettibile e soprattutto con orecchie da mercante, visto che Sibilla era stata chiara nei suoi intenti, va capito, visto che il suo amore per lei, per quanto tradizionale, era davvero sincero.


    Ma le frasi omofobiche davvero odiose, la Berenson non le accenna neanche...é solo portata a chiedere nel bel mezzo del dialogo, viste le infami provocazioni della Casini "prova a immaginarti due f.... che facciano le loro cose per eccitarti", ma solo perchè prima quell'altra schifezza di Lovelock aveva proposto il triangolo con l'orgia saffica annessa.
    Sai meglio di me che nella vita di tutti i giorni si fa questo e altro, ma un conto è farlo segretamente e custodire il segreto come un Sacro Graal, come un bellissimo ricordo dal quale attingere energie nei momenti peggiori, un conto è servirlo in tavola e commmercializzarlo sboccatamente come si fa nel film e come purtroppo si fa oggi per la maggiore...
    Quindi per me la genialità del regista sta proprio nell'aver identificato i semi di quello che 40 anni dopo avrebbe costituito delle piante rampicanti su una cultura di base ormai ridotta a un rudere.

    Il colmo è poi quando la stessa Casini afferma che le les....e sono meno contronatura dei f...., e anche lì la Berenson controbatte subito, e giustamente, che niente di ciò che è spontaneo è contronatura, ma ancora non contenta la Casini serve il poker alla fine tirando fuori quella nobile avente un figlio solo, f....., e pertanto anche lei ha paura che il suo lo diventi.

    Mentre quella di Venantini è molto meno omofoba, perchè tira in ballo persone anche celebri che si sono sposate per mascherare il loro status, e i rotocalchi ne sono pieni di questi esempi, ma la sua è una frase molto meno grave di tutti i suoi monologhi tesi a considerare le donne come fattrici.

    In sintesi, abbiamo a che fare con una mosca bianca, Sibilla ovvero Berenson, che anticipa i tempi di quello che a breve sarà raggiunto, ma, si badi bene,che sarà MOLTO POCO APPLICATO, anche ai giorni nostri, contro una quaterna di personaggi volgari, villani, beceri, pressappochisti, opportunisti e con tante altre doti negative che al giorno d'oggi sono tutt'altro che estinti, e di questo bisogna prenderne atto se si vuole apprezzare il film.

    Certo, ci sarà anche chi avrà tesi opposte alle mie, che magari gli darà sottozero, ma questo non conta.

    Volevo rispondere anche a Legnani. Lei non si vorrebbe assolutamente fare il ragazzino, ma dal momento che è una donna emancipata, quando si fa la doccia lascia la porta aperta, specificando bene che in tal modo gli è possibile continuare il dialogo con lui, che verte sì sul sesso, ma è stato lui ad averlo introdotto dicendo peste e corna sulla madre...Allora lei arriva a chiedere se lui ha un'attività sessuale, e, dopo una sua prima risposta gli spiega l'inutilità di andare con le prostitute, ed è il ragazzino che fa il gesto di volerci provare asciugandola. Il vero vomito è quando lei gentilmente e teneramente gli chiede "Non vorrai mica iniziare con me?" e lui risponde proprio da idiota "Ma non sei tu la migliore amica della mamma?" La Berenson a questo punto sbaglia a limitarsi a dire "Ho sbagliato a considerarti uomo" ma avrebbe dovuto dargli due manrovesci e dire "Ma sì, come no, un bel lavoretto fatto intra nos in casa...visto che consideri tua madre una tarda, una porca, una ridicola, vedrai che a me considererai come l'ottava meraviglia del mondo, visto che sono la sua migliore amica..."
    E non di meno, lui, da megaidiota, cosa risponde? "Sei tu che non sei una donna". Come si può ben vedere i segni dell'ignoranza e del pressappochismo hanno già attecchito come un tumore maligno, e lei può solo sperare, come tutti gli eroi, di non andar fuori di testa e di restare in equilibrio con sè stessa...E qui lo posso proprio dire, perchè da anni lo sostengo: quella volta che si vince o che si hanno delle conferme c'è da toccare il cielo con un dito, ma la regola è stare in mezzo ai mulini a vento con il rischio di sentirsi emarginati, e la frustrazione è tanta ed è di quella più scottante...Ma alla fine si è sempre se stessi, ed è questa l'unica cosa che veramente conta per non buttare una vita intera. Quindi la Berenson stravince, e il film merita il massimo. FAUNO.
    Ultima modifica: 2/08/14 13:10 da Fauno
  • Lucius • 3/08/14 22:01
    Scrivano - 9053 interventi
    Carissimo Fauno, non mi va proprio di pubblicizzare un film come questo, in cui all'apparente aspetto formale, con due primedonne fascinose, corrisponde un linguaggio tipico di certa mentalità bigotta ed ignorante.E non importa se a pronunciare taluni odiose frasi sia stato un personaggio o un altro, ne tanto meno se l'intento era quello di descrivere la psicologia di taluni personaggi (tua interpretazione, plausibile forse), quel che conta è la grettezza di taluni dialoghi.Capisco anche (e apprezzo) una certa schiettezza, che riconosco al film.Quando si parla di sesso, orgasmi o altro, le cose van dette pane al pane e vino al vino; non per nulla dopo aver letto la biografia di Lana Turner, la apprezzo ancor più come donna che come attrice (fermo restando il suo gioiellino inossidabile
    "Ritratto in nero").Poche donne avrebbero infatti avuto l'ardire di ammettere quello che lei ha ammesso nella sua biografia (sembrava di leggere uno scritto di Madonna).Ci vuole coraggio e autenticità, la stessa che si respirava a inizio film.
    Rispondevo a Zender, che mi chiedeva di motivare le mie asserzioni, ma che vedo non ha mutato di una virgola il mio commento.Riconosco che in quei decenni centinaia di uomini pur di non apparire per quello che erano si inventavano diversi, ma alcune battute, ripeto, sono avulse dal contesto a cui tu fai riferimento, pertanto estremamente gratuite.
    Non hanno l'insolenza di offendere, quanto quella di esporre un pregiudizio, figlio dell'ignoranza.Ognuno è libero di amare i film o le produzioni di un periodo o di un autore.
    Non mi troverai mai d'accordo sul massimo pallinaggio ed è giusto così.Lieto che ti sia piaciuto.Agli sceneggiatori dico:
    "Cambiate mestiere!"
    Con affetto.Lucius.
  • Zender • 4/08/14 08:35
    Capo scrivano - 49231 interventi
    Luciusa, cosa dovevo cambiare? Ti ho ben spiegato che erano cose da discussione generale troppo cpomplesse da spiegare in un commento e ti sei spiegato (non in due parole, come infatti non si sarebbe potuto).
    Ultima modifica: 4/08/14 08:36 da Zender
  • Fauno • 4/08/14 20:16
    Formatore stagisti - 2766 interventi
    Sì, sì, quelle tre battute di Stefania Casini sono volgari, odiose e avulse dal contesto, sono d'accordissimo, e anche al sesso è giusto, se necessario, dare pane al pane e vino al vino, a meno che non diventi una sboccatezza gratuita, quantitativa e senza alcun pudore, che allora dire che diventi vomitevole è come fare un regalo agli umori interni più ributtanti. Questo è quello che ormai accade di routine, il film ne aveva inquadrato bene la tendenza. Io non lo pubblicizzo, ma 5 pallini glieli do tutti, aspettandomi poi le solite peste e corna di tantissimi altri utenti. Ma, come ripeterò fino alla nausea, l'importante è dire quel che si pensa e non essere pecoroni, nè per via di altri utenti, nè, e sarebbe la cosa peggiore, per paura di andar contro alla critica ufficiale. Grazie per essere intervenuto. FAUNO.