La scomparsa di Alice Creed - Film (2009)

La scomparsa di Alice Creed
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The disappearence of Alice Creed
Anno: 2009
Genere: thriller (colore)
Regia: J Blakeson
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

I primi dieci minuti, in cui se si sentono due parole è tanto, non predispongono al meglio: l'allestimento del piccolo appartamento che diventerà teatro del sequestro non è granché interessante, le facce dei due rapitori sembrano dire proprio poco e insomma, il meglio si capisce che arriverà quando entrerà in scena la ragazza che dovrà occupare, legata, il lettone della camera. Ma anche qui non da subito: tocca aspettare lungo tempo per vederla zittita, immobilizzata, coperta in faccia... Quando finalmente l'ovvio che un montaggio frenetico non basta a rendere meno ovvio si conclude, possiamo capire come il film sia interessato principalmente...Leggi tutto a lavorare sulle dinamiche tipiche delle pellicole che si occupano di questo particolare sottogenere per elaborare frequenti colpi di scena che alzino il ritmo e ci permettano di conoscere meglio i tre unici attori impiegati per realizzarlo. Vic (Marsan) è quello rude, il decisionista, quello che non si lascia impietosire e ha le idee ben chiare sul come condurre l'operazione, Danny (Compston) il bravo ragazzo che partecipa all'avventura perché ha in testa un piano preciso, Alice Creed (Arterton) la vittima, costretta a subire almeno fino a quando, è facile capirlo, qualcosa succederà. Sbagliato svelare di più perché le sorprese cominciano presto e sono fin da subito di quelle che lasciano talora stupiti. La sceneggiatura è infatti ben congegnata perché riuscire a mantenere l'attenzione di chi guarda senza mai uscire o quasi da quattro pareti non è facile per nessuno. In questo THE DISAPPEARENCE OF ALICE CREED, produzione inglese girata sull'isola di Man (per quel poco che l'ultima parte ci lascia intravedere), mostra di avere buone frecce al suo arco, azzeccando svolte impreviste che si alternano a momenti di autentica tensione generata in situazioni diverse. Sostenuto da interpretazioni valide (colpisce soprattutto Compston, che tra i tre è quello che ha il ruolo più sfumato e difficile da interpretare), da dialoghi che senza esibire grande brillantezza fanno il loro dovere, da una notevole capacità di non mostrare cenni di cedimento (superati i venti minuti iniziali, che sicuramente si potevano sintetizzare), il film cerca di affrontare il tema del sequestro da un punto di vista leggermente diverso dalla norma: la polizia e i genitori della ragazza restano fuori dal gioco, presenze impalpabili che esistono ma entrano in scena solo indirettamente. Un noir svolto coi tempi e i modi di un'opera teatrale, accompagnato da una colonna sonora delicata che aiuta a creare l'atmosfera e penalizzato invece da una fotografia scadente, poco all'altezza delle ambizioni; che non saranno altissime ma offrono una qualità nella scrittura superiore alla media. I cedimenti si avvertono nel finale, dovuti soprattutto alla scarsa verosimiglianza di quanto accade, con evidenti forzature e concessioni inutili a uno spettacolo che fin lì si era raggiunto in altro modo. Una chiusura banale e anonima lascia trasparire la sensazione che comunque non si sia curato tutto al meglio, nella stesura della storia e in alcune scelte registiche.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/11/10 DAL BENEMERITO BURATTINO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/08/21
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Burattino 2/11/10 10:21 - 101 commenti

I gusti di Burattino

Film sicuramente coraggioso che rinchiude in pochissimi ambienti un cast composto di solo 3 attori per più di 90 minuti. Peccato perché la fotografia degli esterni secondo me è spledida, mentre la trama la scorderò nel giro di poco. Il film ruota tutto attorno al rapporto fluttuante tra ideu rapitori e la rapita e si regge tutto sull'interpretazione molto buona degli attori e su un'apertura da alta scuola di cinema. Blakson è stato sceneggiatore di The descent: Part 2.

Brainiac 6/11/10 11:18 - 1083 commenti

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Captivity-thriller alla lo so che tu lo sai/ lo sai che io lo so/ lo so che tu lo sai che io lo so, con all'interno un timer per uovo-sodo per cui ogni tot minuti trilla il "disvelamentometro" (lei conosce il rapitore! Il bandito voleva sposarla! L'affaire non è quell che sembra!! E' pronto l'ovetto!!!) tipico delle serie tv disorientate. Di intrigante c'è l'approccio interazionista freudiano, la battaglia dei sessi e dei (sesti)sensi. Attori in parte (Marsan) oppure in disparte (la Artenton), per un film che intrattiene con mezzucci già inflitti.

Daniela 28/11/10 14:39 - 12660 commenti

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Kammerspiel a tre personaggi, che si svolge quasi tutto all'interno di appartamento blindato e insonorizzato, aperto da un incipit fulminante (la preparazione del sequestro) e chiuso da un epilogo en plein air non imprevedibile, nonostante (o forse in conseguenza?) i numerosi colpi di scena che si sono succeduti nel corso della narrazione. A rendere la visione interessante, nonostante alcune falle logiche, sono alcuni particolari sgradevoli nel loro realismo e la superba prova di Marsan, altrove modesto, faccia risentita e sguardo perso.

Greymouser 29/11/10 20:25 - 1458 commenti

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Non male questo rhriller a tratti sgradevole e disturbante, altre volte più convenzionale in un intreccio fondato su colpi di scena più o meno telefonati, ma sempre solido stilisticamente, teso fino alla fine, sceneggiato in maniera efficace. Niente fa gridare al miracolo, ma è uno di quei film che non fa rimpiangere neppure un minuto di visione. Qualche forzatura nella sceneggiatura, detto questo, si può anche perdonare.

Nando 13/03/13 23:23 - 3814 commenti

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Un rapimento con molti colpi di scena e un finale probabilmente poco originale. Thriller claustrofobico e poco convenzionale in cui appaiono tre soli interpreti e scene maggiormente d'interni. Alcune scene appaiono lievemente forti ma è la furbizia della donna che alla fine emerge, nel conflitto tra i due protagonisti maschili.

Magnetti 19/03/13 10:15 - 1103 commenti

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Abituato ai pim-pum-pam del grande schermo con effetti speciali etc etc, qui si può prendere una boccata di ossigeno. E' infatti simile a un'opera teatrale dove succede poco e niente (nel senso della pura azione) e prendono piede le dinamiche umane e psicologiche. Ci sono anche momenti piuttosto ridicoli e poco credibili (il rapporto tra i due rapitori è il più improbabile mai portato sullo schermo) ma nel complesso il film è vedibile, facendosi ricordare per la sua originalità e per i personaggi. Insomma "strano" nel senso buono.
MEMORABILE: L'ottimo inizio con la preparazione del covo.

Piero68 17/07/13 09:47 - 2957 commenti

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British ma non troppo questo noir che ha forse, nel soggetto, la parte più debole. Di rapimenti e riscatti è piena la cinematografia, ergo Blakeson - anche sceneggiatore - cerca di dare qualcosa di diverso. Così punta tutto sulle interazioni dei tre personaggi tralasciando tutti gli alti aspetti. Peccato che alla fine tralasci anche parte della costruzione delle caratterizzazioni preferendo lasciare affidata la tensione agli sguardi e ai gesti. Qualche scempiaggine di troppo nella sceneggiatura non inficia comunque il discreto risultato finale.

Pumpkh75 24/08/13 12:55 - 1749 commenti

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Menage a trois criminale, ingannato da amorevoli rapporti che forse tali non sono, teso come una corda di violino e poggiato sull’ottima regia e sulla bravura livida dei tre interpreti. A forza di finte e controfinte, però, lo spettatore intuisce il passo successivo e l’entusiasmo iniziale finisce progressivamente con il trasformarsi in una visione più rilassata. Scenografie limitate ma inversamente proporzionali all’abilità del loro sfruttamento. Qualche minima riserva, ma comunque da vedere.

Galbo 30/07/14 08:10 - 12392 commenti

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J Blakeson dirige un thriller che è quasi un dramma da camera, con tre protagonisti impegnati in una "partita" che prevede un ribaltamento dei ruoli, e in cui l'autore mantiene alta la tensione fino al finale. Buona la caratterizzazione dei personaggi ed efficace l'ambientazione che, giustamente claustrofobica, assume quasi il ruolo di personaggio a se'. Bravi gli attori, con una speciale menzione per Eddie Marsan e buono il doppiaggio.

Maxx g 10/11/14 02:44 - 635 commenti

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Certo, la storia non è propriamente originale, vista la quantità di film sui rapimenti. Però, stante la difficoltà a trovare materiale insolito, è un thriller godibile che mantiene alta la tensione, particolare non trascurabile. Validi gli attori, sui quali spicca la bella Gemma Arterton: godibile in lingua originale e tagliente.
MEMORABILE: Il rapimento iniziale.

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Homesick 21/03/15 16:45 - 5737 commenti

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Tre personaggi in un luogo chiuso: elementi tipici di un Kammerspiel la cui naturale tensione dialettica - evidenziata dalle parole e dagli sguardi - si potenzia con i frequenti colpi di scena di marca thriller e soprattutto con la figura del pederasta minaccioso e nevrotico di Eddie Marsan, sempre sul punto di esplodere in feroci raptus. A Gemma Arterton tocca un ruolo scomodo e non di rado imbarazzante impostole da situazioni di realismo parossistico, che sa tuttavia affrontare con encomiabile fermezza professionale.
MEMORABILE: Il dirompente incipit con la preparazione del rapimento.

Saintgifts 15/08/15 00:19 - 4098 commenti

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Il meccanismo preparato con cura in ogni suo dettaglio non dura a lungo. Presto comincia a scricchiolare fino a incepparsi prendendo pieghe non previste, ma forse prevedibili. Tre protagonisti e spazi ristretti: è normale aspettarsi colpi di scena e ribaltamenti vari, specie in una situazione di tensione e pericolo quale quella di un rapimento a scopo di riscatto. Soggetto non nuovo, ma qui reso originale dal gioco che si svolge solo tra i due rapitori e la vittima, che è donna. Calibrato bene, interpretato con convinzione, non cede alla noia.

Beffardo57 24/03/18 23:03 - 262 commenti

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Tra i due rapitori e la vittima i rapporti non sono così semplici come parrebbe all'inizio; anzi, si tratta di un triangolo a geometria imprevedibilmente variabile. Funziona bene come una pièce teatrale: tre soli personaggi sulla ribalta, un paio di interni e altrettante (ma brevi) scene in esterni. E' un gioco combinatorio, ovviamente, fiction pura; nulla di più lontano dalla formula "basato su una storia vera". Però intriga, complici le interpretazioni di buon livello, il minutaggio contenuto, il rigore narrativo (senza sottofinali inutili).

Josephtura 10/07/17 12:25 - 188 commenti

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Se fosse musica sarebbe un pezzo "hard rock", con grande attacco iniziale e pochi accordi picchiati duro, con ottimi cambi di tempo. Per non ripetersi troppo si sceglie la strada del cambio di prospettiva, in alcuni momenti esagerando e - rimanendo in musica - finendo in momenti di assordante e disturbante punk. Film comunque che si guarda volentieri: per l'esiguità numerica degli interprenti le ipotesi finali si contano sulla dita di una mano, ma la fine rimane comunque abbastanza ben fatta.
MEMORABILE: Il bossolo che non si riesce a eliminare.

Pigro 24/10/17 10:17 - 9666 commenti

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Magnetica partita a tre, dove i due carnefici rapitori e la vittima rapita giocano un match fatale scandito da rivelazioni sempre più spiazzanti che mettono a nudo in particolare la personalità enigmatica del giovane banditello improvvisato. Un emozionante gioco al massacro che dagli inizi glacialmente scientifici della preparazione attraversa una segregazione rivelatrice (in una claustrofila casa-confessionale piena di trabocchetti psicologici e di faglie irrimediabili) per approdare a un esodo che tiene incollati. Notevole.

Herrkinski 31/08/18 15:28 - 8109 commenti

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Intrigante lavoro britannico che parte come un thriller-con-rapimento per poi diventare una sorta di noir/kammerspiel ambientato quasi interamente nel luogo del sequestro. Solo tre attori a tenere in piedi il film; il regista li sceglie bene e gli fa evidentemente dare il meglio, su tutti il teso Marsan e la bella Arterton (che si prodiga anche in un'inaspettata scena "hot" efficace). Film non del tutto imprevedibile e che sconta la lezione di altri film di genere ma che nel complesso riesce nel difficile compito di restare teso e mai noioso.

Gestarsh99 28/07/19 16:38 - 1395 commenti

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Tre validi interpreti - bravini nel bluff quanto nell'incartarsi - monopolizzano l'hostage-movie sviluppando una furbetta variazione "da camera" contrappuntata di ribaltoni, inciuci e scoop che rimescolano le carte in tavola a scadenza sin troppo regolare. Quel giro di sfondoni evitabilissimi in cui intoppa l'architettamento dell'intreccio non frena tuttavia la montante curiosità o la lievitazione delle ipotesi sugli sbocchi decisivi della tricùspide faccendaccia. Molto meglio di come possa apparire sulla carta ma anche meno scrupoloso e combaciante di quanto avrebbe potuto realmente essere.
MEMORABILE: L'allestimento a regola d'arte del covo del sequestro; I ripetuti tentativi a vuoto di far defluire il bossolo "galeotto" nello scarico del WC...

Buiomega71 23/01/21 00:53 - 2910 commenti

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Blakeson "rivede" le 20.000 sterline per Amanda in un thriller serratissimo e ben congegnato in cui la tensione, i dialoghi e i colpi di scena (due importanti, ben resi e inaspettati) la fanno da padroni. Alice denudata, legata al letto, con una ball gag in bocca, costretta a urinare in un pappagallo davanti ai suoi carcerieri (vengono in mente i rimasugli della Orca), fino alle svolte impreviste e a un finale tanto beffardo quanto cinico. Gran costruzione della suspense in 98 minuti di adrenalina. Straordinario l'incipit, senza parole, della preparazione al rapimento.
MEMORABILE: Il secchiello per defecare (Alice non ci riesce) disarmando il suo rapitore; Il pezzo di bossolo incastonato nella parete; La fossa nel bosco.

Anthonyvm 7/07/21 16:00 - 5686 commenti

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L'esordio nel lungometraggio del regista di I care a lot è un buon kidnapping-movie giocato fra pochissimi ambienti e con soli tre personaggi, in un pregevole minimalismo teatrale che riesce a non sembrare il tipico escamotage salva-budget coperto di pretese autoriali. Schietto nell'esposizione di nudi e violenza (ma senza eccessi exploitativi), ricco di colpi di scena (non tutti anticipabili, specie nell'atto centrale) e non da meno per quanto concerne le sequenze di suspense (dal bossolo che bisogna far sparire alle chiavi difficili da raggiungere). Arterton perfetta per il ruolo.
MEMORABILE: La preparazione della casa in vista del sequestro e la meticolosa "sistemazione" della ragazza; Lo strangolamento col piede; Il confronto nel bosco.

Cotola 24/07/23 09:29 - 9043 commenti

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La prima metà del film è davvero buona per gestione degli spazi, senso del ritmo e montaggio. Inoltre non ci sono fronzoli e i colpi di scena sono ben assestati e riusciti. Poi i personaggi iniziano ad agire da stupidi (e la cosa si potrebbe anche accettare) o addirittura a fare cose del tutto illogiche, specie nella parte finale. Il plot quindi esagera e si "inabissa" parzialmente nelle secche del solito film di genere, attestandosi però alla fine sul non male. Discreto l'epilogo. Bella prova di Marsan; più modesta quella del resto del risicatissimo cast.

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  • Discussione Harrys • 3/11/10 23:45
    Fotocopista - 649 interventi
    Nelle nostre sale prossimamente col titolo La scomparsa di Alice Creed.

    http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=48119&film=La-scomparsa-di-Alice-Creed
    Ultima modifica: 3/11/10 23:46 da Harrys
  • Discussione Brainiac • 7/11/10 17:44
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Ciao Zender con un piccolo refuso il simpatico Burattino inventa il primo negozio per sceneggiatori: lo sceneggistore ;)
    Vuoi correggere oppure vogliamo continuare ad illudere i poveri scrittori a corto d'idee? ;))))
  • Discussione Burattino • 7/11/10 21:00
    Galoppino - 3 interventi
    ecco perchè il mio pacchetto tarda tanto ad arrivare :-D
  • Homevideo Mco • 24/06/13 16:10
    Risorse umane - 9970 interventi
    In DVD per Cecchi Gori dal 25 Giugno 2013.
  • Discussione Buiomega71 • 23/01/21 09:52
    Consigliere - 25998 interventi
    Grandissima costruzione della suspence (il film non ha un attimo di cedimento), congegno a orologeria che non fa una grinza, suspence e defibrillazione sparse a piene a mani con tre attori in palla , un unica location (un appartamento  "bunker" insonorizzato), se non nell'incipit della meticolosa preparazione al rapimento di Alice (senza dialoghi che ma che già monta e prende subito) e nel finale tra la caccia all'uomo nei boschi (la fossa) e la resa dei conti al capannone con chiusa cinica e beffarda sulle note di Holy Moly

    Colpi di scena e svolte imprevedibili a raffica (due , importanti e inaspettate, soprattutto) che inchiodano allo schermo, con Blakeson che c'ha in testa 20.000 sterline per Amanda, dando rilievo alle psicologie dei personaggi, all'avidità, ai voltafaccia, ai doppi giochi, ai poco nobili tornaconti personali e alla farina del diavolo che và in crusca per il degenerare degli eventi.

    Notevoli rimasugli della Orca nelle umiliazioni che deve subire Alice, denudata brutalmente, ammanettata al letto con una ball gag infilata in bocca, costretta a urinare in un pappagallo davanti ai suoi carcerieri, fotografata in stile porno BDSM per mandare via e mail il riscatto al ricco genitore, la straordinaria sequenza del secchio e della defecazione (Alice, però, non ci riesce) e conseguente disarmo del suo rapitore, il bossollo che proprio non ne vuole sapere di scendere per lo scarico del WC (per ben due volte), tocca ingoiarlo per non destare i sospetti del paranoico socio in malaffare, la pipì di Alice rovesciata nella tazza, l'inganno e il piano di fuga tramite il sesso, il telefonino, la chiamata alla polizia, il pezzo di proiettile incastonato nella parete, il ragno sul pollice dei piedini smaltati di Alice, gli schiaffi, la vittima che non è poi così tanto sprovveduta, le derive gaye e bisessuali.

    E fuori dalla prigione le battute face to face nello scantinato del garage, che assumono i tratti di un simil-torture porn (Alice incatenata mani e collo alla ringhiera) e anche quì il destino che gioca tiri mancini.

    Ottimo pezzo di cinema teatraleggiante della paranoia e della crudeltà che sarà sicuramente piaciuto al Roman Polanski della Morte e la fanciulla (per la tagliente dimensione da spietato kammerspiel) e che riconferma la solidità e il talento delle nuove leve del cinema inglese di (de)genere (Blakeson i numeri ce li ha tutti).

    Trascinante e furbescamente carnosa la Arterton, preso da mille paranoie e sospetti (non poi così infondati) Marsan e subdolamente vigliacchetto Compston che manda tutto a remengo.

    98 minuti di ansia e sterline sporche, liquidi corporali e improvvisi (quanto destabilizzanti) cambi di programma in uno dei migliori kidnapping movie degli ultimi dieci anni.

    Il vero significato del titolo verrà rivelato solo pochissimo prima dei titoli di coda.


    Ultima modifica: 23/01/21 11:33 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 23/01/21 10:02
    Consigliere - 25998 interventi
    Ottimo il dvd edito dalla Mikado/Cecchi Gori

    Formato: 2.35:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano per non udenti
    Come extra solo il trailer
    Durata effettiva: 1h, 38m e 21s

    Immagine al minuto 00.52.05. Alice (Gemma Arterton) trova una pistola.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/PDVD-181.jpg[/img]
    Ultima modifica: 23/01/21 10:12 da Zender
  • Discussione Raremirko • 23/01/21 23:38
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Passa spesso su rai movie
  • Homevideo Xtron • 24/01/21 11:22
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ottimo il dvd edito dalla Mikado/Cecchi Gori

    Formato: 2.35:1

    Dall'immagine che hai postato sembra in formato letterbox
  • Discussione Xtron • 24/01/21 11:30
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Ne hanno girato un "remake" olandese nel 2014, "Bloedlink" e uno tedesco nel 2019 "Kidnapping Stella".
    Ultima modifica: 24/01/21 11:37 da Zender