Discussioni su Shuttle – L'ultima corsa verso l'oscurità - Film (2008)

DISCUSSIONE GENERALE

27 post
  • Schramm • 23/03/10 11:22
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Un'altra osservazione: nei commenti che ho letto mi pare che la principale critica al film è quella di essere una stanca variazione sui temi del torture-porn. Però il fetente non tortura mica per il gusto di farlo, anzi, essendo mosso unicamente da moventi economici (...)ed infatti ammazza la ragazza "difettosa" a distanza, palesemente di malavoglia e senza provare piacere dall'atto).

    beh le coordinate del torture non contemplano necessariamente efferatezze veicolate dal mero sadismo (tanto per spararne uno a caso, vedi anche autopsy), e per restare nello specifico vedi il collega dell'autista, che proprio tutto in casa e attento all'aspetto economico dell'insieme non è...senza dimenticare che assieme alle ragazze ci sono due giovani di poche speranze che non vengono proprio trattati coi guanti

    una cosa è certa, questa è una variante assai moscetta di quel filone, di cui non si sentiva granché la necessità
    Ultima modifica: 23/03/10 11:24 da Schramm
  • Daniela • 23/03/10 12:34
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    ricorro in appello ...ergo: amnistia! amnistia!

    Non entro in merito alla pena proposta dal sadico Brainiac, perchè - lo confesso mortificata - non ho la minima idea di chi sia quel tizio di cui dovresti sorbirti la lettura delle opere complete... :o(
    Comunque è vero che la tue critiche non erano incentrate sul presunto maschilismo, ma su altri aspetti come la debolezza di scrittura... quindi appoggio la richiesta di amnistia ;o)
  • Buiomega71 • 29/04/16 00:29
    Consigliere - 25998 interventi
    Capisco che la diatriba dei generi è ardimentosa, ma Shuttle NON E assolutamente un horror (in nessun caso, perchè lo sarebbero anche New York 0re 3-la claustrofobica "detenzione" dei passeggeri costantemente minacciati e brutalizzati, oppure Eden , per la tratta delle bianche-), magari "thriller", più certamente "drammatico", ma di horror non ha nulla

    Visto che l'ha inserito Brain chiedo a lui se può cambiare genere (se non drammatico almeno thriller, ma horror proprio no)

    A me ha messo una tensione della malora e il finale e di una crudeltà rara che mette il groppo in gola.

    E le due ragazze che posano goffamente (e terrorizzate) indossando solo l'intimo e un paio di scarpine bianche col tacco, abbagliate dalle luci dei riflettori, davanti ad un losco figuro, mettono più angoscia (e sono un pugno nello stomaco) dei soliti arti e occhi strappati

    Davvero notevole

    Domani ci torno sù per approfondire...
    Ultima modifica: 29/04/16 01:04 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 29/04/16 10:32
    Consigliere - 25998 interventi
    Tesissimo (non ho avuto nemmeno il tempo di tirare un respiro che sia stato uno) e oscuro dramma (con venature thriller, ma ATTENZIONE non e affatto un horror) che non solo ha uno dei finali più crudeli e disperati visti negli ultimi anni (quei container diretti nell'asia dell'est mi lasceranno il segno per un bel pò), ma mozza il fiato e ti attanaglia con un groppo in gola

    Per metà film pare di assistere ad una versione incubotica e allucinata di New York Ore 3 (passeggeri brutalizzati e intrappolati da quello che sembra, apparentemente, un sadico-con compagno di merende-), immerso in stradine di periferia di uno squallore disarmante, che sembrano portino al nulla, lande desolate e dimenticate da Dio, immerse in una notte plumbea e senza fine (angosciosi, poi, i panorami di una città industriale gelida e impersonale, abbagliata da luci mortifere)

    Poi l'arrivo in un degradante garage, dove si scopre, con orrore, la vera intenzione del guidatore (che non muore mai stile Michael Myers), e vengono alla luce i sapori acri dei fatti (agghiaccianti) narrati in Eden (e perchè no, con le dovute distanze, mi e venuto in mente anche Emanuelle in America).

    Durante l'infernale tragitto succede di tutto e Anderson non lesina su momenti splatter e scoppi di improvvisa violenza (dita tranciate di netto, terribili mazzate a colpi di crick, umiliazioni-legati come cani a frugare nelle valigie-, soffocamenti a base di fumo-al bancomat-, gole bucate lentamente, disastrosi incidenti-il soccorritore investito è una bella botta da salto sulla poltrona-)

    La palpitante spesa al market di Mel (ma quanto e bella e brava Peyton List), che non capisci perchè acquisti tutta quella roba inutile-all'apparenza- (pile, riviste, lettiere per gatti, batterie, taniche d'acqua, sacchetti di spizzichini), poi, alla fine il conto torna e ghiaccia il sangue.

    La cancellazione del tatuaggio sulla natica di Jules, la sua "imperfezione" che le costerà cara (d'altronde la scelta delle vittime di Salò, tristemente, insegna), il posare per un losco figuro in intimo e scarpine bianche col tacco, goffamente e col terrore che sale , abbagliate da una luce fredda di due riflettori (scena che e un vero e proprio pugno nello stomaco, altro che le torturette di Saw) . la minaccia di "rovinarsi" con una scheggia di vetro , quella terribile foto rivelatrice messa sulla letteria del gatto (e se si pensa che tutto questo non e poi così lontano dalla realtà ti sconquassa i visceri) quel finale senza speranza che colpisce come una mazzata, quella valigia rossa sul tapirulan che mai nessuno ritirerà, in una chiusa che mette un'angoscia della malora, e , come uomo, ti fà sentire una merda (mai andato a prostitute per motivi personali, ma dopo questo film, ne ho il ribrezzo, e lo dice uno che adora il genere femminile in tutto e per tutto)

    Lo schifo maschile sbattuto in faccia da Anderson (ma che regista coi controcosi che è, a quando un opera seconda?) ha il culmine nella figura del socio del guidatore. Un essere viscido e repellente, con tatuati due ideogrammi sul petto glabro (PADRONE e SERVO). Se per il guidatore e solo uno sporco lavoro e qualcuno lo deve pur fare (non si compiace di quello che fà, se lo fà e solo per soldi, e pare che ceda da un momento all'altro-quando guarda le foto delle due ragazze in vacanza, sulla macchina fotografica digitale, o quando rimprovera il laido socio di non esagerare con le ragazze-), l'altro e uno psicotico maniaco sessuale, pronto a violare la "merce" (e ha la fine che si merita).

    Cinema di pancia, che dispensa emozioni e raccapriccio, più sulla falsariga del bellissimo And Soon the Darkness, che nemmeno il filo rosso dell'abusato "torture porn" (se di torture si può parlare, queste sono psicologiche più che fisiche)

    Bellissima la scena della bimba sordomuta che dialoga, coi segni , con Mel , all'inizio all'aeroporto, mentre aspettano le valigie sul tapirulan (un attimo di tenerezza prima dell'ondata di brutalità che durerà tutto in una notte), segni di cui Mel si servirà per chiedere aiuto al Market, davanti alla telecamera di sorveglianza

    Ottima regia di Anderson che non lascia tregua, incubotica la fotografia di Michael Fimognari e lo score di Henning Lhoner dona temi carpenteriani sui titoli di coda.

    Di misogino e maschilista (rifacendomi ai discorsi precedenti dei colleghi davinottici) non ha proprio nulla, anzi, al contrario. Un efficace (e scioccante) monito sulla violenza alle donne (che vale più di 1000 dibattiti da talk show)

    La costrizione, l'umiliazione, la prigionia, la violenza e il disperato destino che ti aspetta, miscelati sapientemente in un film che mi resterà dentro per un bel pò.

    Beffa del destino, ritorni incolume da una vacanza in Messico (la battuta cinica di Jules sui mercanti di organi), per poi trovarti in un inferno a casa tua.

    Consigliatissimo
    Ultima modifica: 29/04/16 14:45 da Buiomega71
  • Raremirko • 1/05/16 12:02
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Piacque molto anche a me e sono d'accordo con tutto ciò che hai detto.
  • Brainiac • 13/05/16 22:32
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Capisco che la diatriba dei generi è ardimentosa, ma Shuttle NON E assolutamente un horror (in nessun caso, perchè lo sarebbero anche New York 0re 3-la claustrofobica "detenzione" dei passeggeri costantemente minacciati e brutalizzati, oppure Eden , per la tratta delle bianche-), magari "thriller", più certamente "drammatico", ma di horror non ha nulla

    Visto che l'ha inserito Brain chiedo a lui se può cambiare genere (se non drammatico almeno thriller, ma horror proprio no)


    Scusate il ritardo... avevo già letto la gustosissima recensione-estesa di Buio ma mi ero perso questa richiesta specifica. Corro ai ripari: certo, si può certamente dire che Shuttle sia più thriller che horror. La componente horror però per me esiste e si giustifica ampiamente nell'alchimia della narrazione, soprattutto se ci si cala nel contesto del 2009, quando si stava facendo strada a morsi questo celeberrimo torture-porn che non mi ha mai convinto del tutto e che in certi aspetti lambisce anche il film in questione (rapimento-angherie-mercificazione dei corpi). Devo dire che ne ricordo l'atmosfera come un filo più torva di quello che considero il thriller o il drammatico standard, ma per il resto mi fido di Buio che ne ha una memoria sicuramente più aggiornata della mia.
    Ultima modifica: 13/05/16 22:38 da Brainiac
  • Buiomega71 • 14/05/16 10:48
    Consigliere - 25998 interventi
    Sì, Brain, capisco il tuo discorso, ma il film e puramente thriller

    Zendy, toglierei anche drammatico e ci metteri thriller (molto più consono)