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Discussioni su La verità secondo Satana - Film (1972) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

24 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Ciavazzaro • 24/02/10 09:49
    Scrivano - 5583 interventi
    Se avete il coraggio verrà trasmesso oggi tutto il giorno su:
    http://www.livestream.com/fantastika
  • Trivex • 3/03/10 20:12
    Portaborse - 1332 interventi
    Ma..come funziona?si può solo vedere?
  • Ciavazzaro • 3/03/10 20:43
    Scrivano - 5583 interventi
    Ufficialmente si,se poi qualcuno conosce metodi per scaricarli non so..
  • Fauno • 9/10/10 12:23
    Formatore stagisti - 2772 interventi
    Spero che il mio intervento sia chiaro, come da sempre cerco di essere.Questa settimana si è avuto l'epilogo più tragico di una storia privata dalla quale, chi più chi meno, siamo stati tutti toccati,ed è,purtroppo,quella di Sarah. Ovvio che chi mi legge si starà già domandando cosa diamine ha a che fare con la discussione generale di questo film,domanda più che pertinente.L'argomento da affrontare sono le ossessioni...in effetti come si è stabilito da più parti questo individuo era una persona stimata,un gran lavoratore,tutti avrebbero messo la mano sul fuoco che lui non c'entrava nulla;al contrario quasi tutti sostengono che il suo non sia stato un raptus,bensì qualcosa di lungamente premeditato,basti pensare al modo di occultare il cadavere.Ebbene,nel film viene abbondantemente trattata l'ossessione di un uomo,che vede il fallimento della sua vita(e pertanto altri problemi finanziari o di altro genere non li aveva),a causa di un'attrazione morbosa,secolare e senza limiti,per una donna che al contrario non solo non gliene frega,ma si prende gioco di lui,gli fa delle concessioni infinitesimali,lo tiene in bilico perchè è narcisista e del suo stato d'animo ci gode alla grande...Esito e storie sono ben diverse,confermo,ma gli stati d'animo sono analoghi,sono vere e proprie OSSESSIONI.Il punto al quale voglio arrivare,senza per questo fare o l'avvocato del diavolo o il giudice inquisitore(non ci sono vie intermedie),è che dal mio punto di vista,anche se so di chiedere quasi la Luna,cioè l'impossibile,queste ossessioni andrebbero riconosciute per quello che veramente sono,vale a dire STATI PATOLOGICI,MALATTIE.E fin qui niente di nuovo.Quello che per me è sbagliato è il modo di affrontarlo,perchè da che mondo è mondo in Italia a dire a qualsiasi persona TI PORTO DA UNO PSICHIATRA si ottiene un irrigidimento di questa persona,un rifiuto totale,in quanto anche solo la psicologia è da molti ancora vista come un qualcosa per individui menomati,candidati alla segregazione,figuriamoci la psichiatria.Dal mio punto di vista si otterrebbero in breve tempo risultati migliori ad affrontare dapprima l'argomento in sede famigliare,ma non per il fatto che i panni sporchi si lavino in famiglia,ma perchè una persona che soffre,e soffre dannatamente,ci sono rischi che si chiuda sempre più in sè stesso e rifiuti qualsiasi aiuto,ma sono più le volte che, se sente una certa solidarietà nei suoi confronti,gli viene detto con la dovuta calma che il suo è un PROBLEMA che va affrontato e che soprattutto LUI NON HA COLPA DI QUESTO PROBLEMA, si mette in moto un meccanismo che può sortire effetti molto più favorevoli,e i misfatti si potrebbero ridurre di gran lunga.Mentre quello che mi fa rabbia sono i paroloni indecifrabili tirati fuori dai grandi luminari convocati all'uopo,che anzichè assopire le ire delle persone coinvolte direttamente e anche quelle degli ascoltatori,rischiano di decuplicarle.Quando uno subisce un'ingiustizia o un misfatto di un grado così elevato avrebbe voglia di strozzare sia chi gliel'ha fatto,sia chi cerca di dare una spiegazione scientifica al tutto...la voglia è quella di farsi giustizia,anzi,dagli psichiatri ci si sente ancora più beffati,in quanto viene da dire MA PENSA TE SE CI DEVI MANGIARE SULLE MIE DISGRAZIE SOLO PER DARE UNA SPIEGAZIONE AL CERVELLO DI QUEL FARABUTTO CHE HA SEVIZIATO MIA FIGLIA,tanto per fare un esempio.Per non parlare degli avvocati...quante volte verrebbe voglia di rompere il collo a certe persone piuttosto che denunciarle.
    Concludo nella speranza di non doverne mai più sentire o per lo meno di sentirne il meno possibile di fatti così raccapriccianti,ma confermo che davanti alle OSSESSIONI,che sono vere e proprie patologie,se il terreno famigliare e ambientale è un buon sostegno per affrontare il problema alla base,il SILENZIO SUL MEDESIMO AL CONTRARIO UCCIDE.Il mio intervento non è stato facile,ma dal momento che lo sentivo particolarmente ce l'ho messa davvero tutta.Ringrazio tutto il Davinotti.FAUNO.
    Ultima modifica: 9/10/10 12:26 da Fauno
  • Capannelle • 9/10/10 12:46
    Scrivano - 4010 interventi
    Sarah è vittima - anche - di un ambiente familiare dove lei non riesce a parlare con i genitori delle attenzioni ricevute dallo zio.
    Poi lo fa con la cugina ma non succede niente.

    Adesso questi sono tutti a dire che lo zio deve morire per pulirsi la coscienza.. e arrivano i giornalisti avvoltoi.. i carcerati e il loro ridicolo codice d'onore (pure filmicamente codificato)..

    Cose purtroppo ricorrenti, dove non possiamo scaricare la colpa sul rumeno di turno e dove temo che la psicologia non abbia nessuna possibilità di entrare.
    Ultima modifica: 9/10/10 12:52 da Capannelle
  • Gestarsh99 • 9/10/10 17:23
    Scrivano - 21542 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Sarah è vittima - anche - di un ambiente familiare dove lei non riesce a parlare con i genitori delle attenzioni ricevute dallo zio.
    Poi lo fa con la cugina ma non succede niente.

    Adesso questi sono tutti a dire che lo zio deve morire per pulirsi la coscienza.. e arrivano i giornalisti avvoltoi.. i carcerati e il loro ridicolo codice d'onore (pure filmicamente codificato)..

    Cose purtroppo ricorrenti, dove non possiamo scaricare la colpa sul rumeno di turno e dove temo che la psicologia non abbia nessuna possibilità di entrare.



    Già che si è presentata l'occasione (decisamente OT ma comprensibilissima), prendo la palla la balzo per esprimere un mio giudizio sull'argomento.

    Personalmente sono sempre stato contrario alla pena capitale (in qualsiasi caso, anche il più grave) e le mie motivazioni non hanno nulla a che vedere con la misericordia cristiana o con l'umanitaresimo più spicciolo e progressista.
    Condivido altresì la questione per cui l'appellarsi alla pena capitale sia solo un metodo per sfogare i propri istinti di vendetta e la carica di rabbia inespressa che ognuno di noi si porta appresso ed accumula durante la propria vita. E sinceramente non trovo un senso nel delegare tale rappresaglia ad un manipolo di estranei in divisa istituzionale (nello specifico i magistrati) o addiritura agli stessi "ospiti" degli istituti carcerari (secondo questa logica persino l'anziano zietto di Sarah potrebbe rivendicare il suo diritto di prelazione a poter disporre del proprio "detenuto da ammazzare").
    In teoria (ma solo in teoria) sarebbe più condivisibile e coerente la posizione di chi auspica una "giustizia sommaria del singolo", piuttosto che una "richiesta di vendetta su commissione (statale/legale o malavitosamente codificata)".

    Sottolineando che i termini "buonismo", "perdono" e "riabilitazione" sono totalmente al di fuori della mia ottica, continuo a pensare che, condannando un individuo che si è macchiato di certe colpe alla morte, gli si fa solo un favore, liberandolo dal peso terribile di un'intera esistenza da vivere in reclusione.Una scappatoia catartica tra le più rosee che un assassino vorrebbe per se.
    E non comprendo le motivazioni di chi è a favore di una soluzione del genere :

    - la vittima non ritorna in vita, chiaramente

    - gli istinti repressi personali non vengono minimamente appagati, dacchè la morte avviene "tramite terzi" e non "manu propria"

    - tale metodica non costituisce un deterrente contro il verificarsi di episodi simili in futuro (come dimostrato dai livelli di criminalità riscontrati negli stati mondiali in cui vige la pena capitale).


    Il carcere a vita è il massimo che si può pretendere in una società cosiddetta civile (ed il mio pensiero è esclusivamente relativo al tipo di status quo nel quale attualmente viviamo).
  • Capannelle • 9/10/10 19:43
    Scrivano - 4010 interventi
    Gestarsch88 ebbe a dire:
    ..secondo questa logica persino l'anziano zietto di Sarah potrebbe rivendicare il suo diritto di prelazione a poter disporre del proprio "detenuto da ammazzare"

    Ottimo paradosso.
    Il bello è quando sento dei giornalisti/e da 4 soldi che con le loro parole esaltano queste logiche dei detenuti vendicatori (come accadde con Alessi): gente pluriomicida che ha sparato alle spalle, contro inermi o sciolto nell'acido, che tutto a un tratto viene giustificata perchè c'è da giustiziare il "mostro".
    E in certi film di genere è un classico..
    Ultima modifica: 9/10/10 19:48 da Capannelle
  • Fauno • 11/10/10 09:48
    Formatore stagisti - 2772 interventi
    In effetti per me lo sbaglio fondamentale lo fanno i mass media,spinti dai livelli di audience mai abbastanza alti che pretendono di raggiungere.Non si può caricare la rabbia e la frustrazione dell'opinione pubblica all'inverosimile e poi a tempo zero tirare fuori gli avvocati e gli psicologi per cercare di calmare gli animi con la scusa di dare una spiegazione plausibile a tutto.Come se io mi volessi buttare a capofitto a bloccare un cane rabbioso con sintomatologia in atto...A quel punto è più logico lasciare esplicitare lo sdegno alle persone e tirar fuori gli addetti ai lavori ad acque più calme.
    Quanto al resto la povera Sarah non poteva fare nulla,era lo zio che se sentiva di avere questa distorsione molto pericolosa della personalità,una vera e propria malattia che gli procurava grosse sofferenze,doveva cercare qualsiasi persona dell'ambiente famigliare,un amico o chicchessia e senza vergogna comunicare il suo stato d'animo,ed è solo qui che ci può stare il parallelismo col film.
    Quello che volevo far notare è che d'accordo,la sofferenza fisica è oggettiva,ma quella mentale,anche se soggettiva,non è sempre di grado inferiore,e anche lì è vero più che mai che è molto meglio prevenire che curare.Grazie a tutti e due.FAUNO.
  • Fauno • 11/10/10 09:57
    Formatore stagisti - 2772 interventi
    Per Gestarsch:dal mio punto di vista pochissimi ci nascono con l'ideologia della pena di morte,almeno in Italia.Quasi tutti la acquisiscono a causa della non applicazione della pena,della scadenza dei termini,della buona condotta e quant'altro.Quindi oltre al danno la beffa.Se uno si beccasse 25 anni e se li facesse proprio tutti,non penso che una volta uscito,trovasse facilmente ancora la carica per commetterne altri.FAUNO.
  • Ciavazzaro • 12/10/10 20:57
    Scrivano - 5583 interventi
    Senza addentrarmi nella vicenda giudiziaria (sempre OT) questo caso si può paragonare quasi pari pari con un bellissimo episodio dell'ispettore derrick:Mi ha sempre chiamato zio Hoffman.
  • Matalo! • 17/12/14 11:32
    Call center Davinotti - 613 interventi
    Ciao. A breve dovrebbe uscire il mio commento sul film. Vedo che nel cast sulla scheda non è citata Marie-Paule Bastin, l'amante nera della principessa. La segnalo anche per motivi sensuali in quanto a mio parere è di una bellezza stupefacente
  • Zender • 17/12/14 18:23
    Capo scrivano - 49305 interventi
    Aggiungo. Le bellezze stupefacenti non posso non metterle in cast.
  • Matalo! • 17/12/14 22:19
    Call center Davinotti - 613 interventi
    certamente! http://www.dbcult.com/wp-content/uploads/2014/02/62.jpg
    Ultima modifica: 18/12/14 14:47 da Matalo!
  • Matalo! • 18/12/14 14:50
    Call center Davinotti - 613 interventi
    http://img94.imageshack.us/img94/3098/p1011082.jpg curiosità vintage; il classico fotoromanzo dal film
  • Zender • 19/12/14 08:31
    Capo scrivano - 49305 interventi
    Bella pare bella, certo il capello è ampio 4 volte la faccia secondo una tradizione tipicamente seventies. Delizioso il fotoromanzo!
    Ultima modifica: 19/12/14 08:32 da Zender
  • Schramm • 5/02/16 19:15
    Scrivano - 7844 interventi
    due sole parole: vedere categoricamente!! si direbbe un altro gran bazar del delirio assieme a rivelazioni e riti!!
  • Schramm • 1/03/16 20:53
    Scrivano - 7844 interventi
    signori ma come si fa a monopallinare questo che non è un film, ma la trasposizione su pellicola di 85' di febbre a 42? è una carica dinamitarda applicata a qualsiasi presupposto grammaticale; cose come sceneggiatura e drammaturgia si manifestano per pura volontà del caso, il montaggio è stato concepito a colpi di decespugliatore, l'imprevedibilità dei raccordi sconsiderati e della fotografia a rampazzo hanno dell'inaudito, e i dialoghi sono quanto di più vicino al tasso alcolemico letale abbia mai udito. questo non è un film, è la preparazione di una nuova droga, è la degenerazione al potere che diventa suo malgrado e senza rendersene conto neo-espressionismo. come si fa a non goderne?!
    Ultima modifica: 1/03/16 20:53 da Schramm
  • Deepred89 • 2/03/16 08:29
    Comunicazione esterna - 1616 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    signori ma come si fa a monopallinare questo che non è un film, ma la trasposizione su pellicola di 85' di febbre a 42? è una carica dinamitarda applicata a qualsiasi presupposto grammaticale; cose come sceneggiatura e drammaturgia si manifestano per pura volontà del caso, il montaggio è stato concepito a colpi di decespugliatore, l'imprevedibilità dei raccordi sconsiderati e della fotografia a rampazzo hanno dell'inaudito, e i dialoghi sono quanto di più vicino al tasso alcolemico letale abbia mai udito. questo non è un film, è la preparazione di una nuova droga, è la degenerazione al potere che diventa suo malgrado e senza rendersene conto neo-espressionismo. come si fa a non goderne?!

    Da questo punto di vista trovai molto più anarchico (anche se forse meno febbricitante) Torino centrale del vizio, che ovviamente ti consiglio. Premettendo che dei Polselli settantiani ancora mia manca Mania, che pure sembra promettere bene.
  • Schramm • 2/03/16 12:07
    Scrivano - 7844 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    trovai molto più anarchico (anche se forse meno febbricitante) Torino centrale del vizio, che ovviamente ti consiglio. Premettendo che dei Polselli settantiani ancora mia manca Mania, che pure sembra promettere bene.

    torino ce l'ho in schedule (purtroppo in una copia qualitativamente sconcia) assieme a casa dell'amore (idem). devo dire che a questo punto non so davvero più cosa aspettarmi. certo è che questo mi ha davvero mandato nell'aldilà del cinema. dovrebbero riconoscere, alla voce polselli, un indefinibile genere cinematografico a sé.

    piuttosto: ricordo un vecchio topic di nocturno in cui si vociferava di una non ufficializzata (nel senso che allora nessuno l'aveva mai vista ma tutti spergiuravano sull'esistenza) vs hard di questo: è poi saltata fuori? già così pare di stare su un tagadà rotto, con il sovrappiù di inserti hard non oso davvero immaginarmelo!

    quanto a mania, abbi fede, prima o poi salterà fuori anch'esso...
    Ultima modifica: 2/03/16 12:08 da Schramm