Discussioni su Inside - Film (2016)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/04/22 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
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  • Buiomega71 • 25/04/22 10:24
    Consigliere - 26074 interventi
    Premetto sin da subito che ancora non ho visto l'originale (mea culpa, mea maxima culpa), quindi confronti vari, e se sia una sbiadita fotocopia o meno, non posso farne. Mi è successa la stessa identica cosa col remake americano di Old Boy, qundi dovrei essere recidivo.

    Presumo che sì, comunque, che sia un'altro remake inutile di un film fin troppo recente per essere rifatto, con l'unica variante che non è un restyling americano ma spagnolo (e quì sta la cosa curiosa), dove c'è lo zampino dell'autore di REC in sceneggiatura, anche se parlato in inglese e ambientato in quel di Chicago (potrebbe essere qualsiasi altra città anonima nordamericana, se non fosse per le auto della polizia, con stampato sulle portiere il nome della città).

    Se la fonte originaria non può venirmi in aiuto, piglio questo remake come un semplice film a sè stante, consapevole del fatto che sia, a tutti gli effetti, l'ennesima operazione inane di rifare un "piccolo classico" nonsisàperqualemotivo, con la clausola, che, stavolta, gli americani (che non amano vedersi i film europei sottotitolati) poco c'entrano.

    Al di là dell'utilità o meno, questo Inside non funziona nemmeno malaccio, sia per la tensione ben gestita e per come Vivas sfrutta abilmente gli interni claustrofobici e angusti della casetta dove vive Sarah (e dove è ambientato gran parte del film, incipit e finale esclusi), immergendo tutto in una notte di tregenda dove piove ininterrottamente (come in qualsiasi finale della saga di Venerdi 13) e la figura della Harring (quintessenza della follia femminea, nonchè Michael Myers in gonnella/signorina Rottermeier versione sanguinaria) mette davvero i brividi nella sua totale spietatezza e determinazione (non fermandosi davanti a nulla) per strappare il bambino dal grembo di Sarah (la Nichols, bravissima, che passa dai livelli del terrore dei parcheggi sotterranei a madre gestante coraggiosa e in estremo pericolo).

    Vivas gira bene (e almeno questo glielo si deve), aiutato dalla suggestiva e argentiana fotografia di Josu Inchaustegui, non si perde in fronzoli e và subito al sodo.

    In primis si autocita (la disperata fuga di Sarah, che si chiude nel bagno, inseguita dalla psicopatica "ruba feti", è praticamente uguale a quella di Secuestrados, dove Isa fa la stessa cosa per sfuggire al sequestratore/stupratore, anche cercando le forbici-per uso differente però-), poi, tra fughe, botte, coltellate, zuffe e furiose lotte uterine craveniane , Vivas omaggia pure Black Christmas e rende tributo a sua maestà Dario Argento nelle battute finali in giardino, con piscina coperta, così Tenebrose e Phenomenali.

    Incipit mozzafiato (terribile e improvviso lo scontro frontale tra auto, dove tutto ha inizio), poi arriva la sconosciuta alla porta e la mattanza comincia...

    Vivas non esagera troppo col gore e con lo splatter, ma i lampi di violenza grafica e fulminea non mancano (mammà sgozzata per sbaglio, poliziotta freddata da uno sparo in piena faccia, poliziotto imprudente preso a coltellate, olio bollente servito addosso-a scuola dallo zio Sam-, unghia strappata, macchine fotografiche usate come corpi contundenti, padellate sulla capoccia), in continue botte (soprattutto) e risposte tra le due donne e chi ci si mette di mezzo (poliziotti, appunto e premurosi vicini di casa).

    L'uso (con conseguente malfunzionamento) dell'apparecchio acustico di Sarah, il baby call ingannatore e l'orsacchiotto, la "preparazione" fai da te per ostetriche "occasionali" abase di ossitocina , tutti tasselli che ne incrementano il disagio homeinvasesco.

    La macchina della polizia che và a sbattere, la dimora con lavori di restauro che nasconde il covo della pazza assassina (non manca il canocchiale hitchcockiano/depalmiano) e la resa dei conti sott'acqua (sorta di liquido amniotico) che, oltre a far sapere che "Isabella è un nome di merda", arriva stò colpo di scena che destabilizza l'opera (e vanifica tutta la belluina crudeltà fin lì vista) e rischia di mandare tutto in vacca. Una presa di coscienza buonista che, francamente, fa venir voglia di bestemmiare (oltretutto, se si pensa al nichilismo che il regista ci aveva messo nel trucido e disperato finale di Secuestrados, vien da piangere)

    Al netto delle considerazioni, e preso per puro thriller "usa e forse getta" il suo dovere di intrattenere lo svolge discretamente, riuscendo a dispensare angoscia, tensione e coinvolgimento (e non è poco), con picchi di efferatezza ben assestati e una psicopatologia femminile malata di fondo ben sottolineata (con un twist, non così sorprendente ma comumque funzionale, si saprà perche la Harring si accanisca così per avere il bimbo che Sarah porta in grembo).

    Quando vedrò l'originale ci tornerò su per eventuali (se ce ne sono) differenze. Per il momento resta un thriller muliebre discretamente emozionale, violento e disturbante quanto basta e che risalta le doti registiche dell'autore del ben più feroce Secuestrados

    Da noi rimasto inedito (per dire), come lo fu, a suo tempo l'originale, poi benemeritato, in largo ritardo, in home video per la Midnight factory.
    Io ho il dvd spagnolo della e.One (con dialoghi-pochi e comprensibilissimi-in inglese e sub spagnoli. Volendo c'è pure l'audio spagnolo, ma tant'è).


    Ultima modifica: 25/04/22 16:09 da Buiomega71
  • Schramm • 26/04/22 13:16
    Scrivano - 7689 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Premetto sin da subito che ancora non ho visto l'originale (...) Quando vedrò l'originale ci tornerò su per eventuali (se ce ne sono) differenze. 
    ci sono, ci sono. a partire da questa:
     
    (con un twist, non così sorprendente ma comumque funzionale, si saprà perche la Harring si accanisca così per avere il bimbo che Sarah porta in grembo).
    nell'originale si sa da subito ed è diretta conseguenza dell'incipit.
    In primis si autocita (la disperata fuga di Sarah, che si chiude nel bagno, inseguita dalla psicopatica "ruba feti", è praticamente uguale a quella di Secuestrados,
    non ricordo più la scena di secuestrados, che non mi lasciò granché, ma credo citi narrativamente la matrice, ove peraltro la scena del bagno cova in grembo un paio dei momenti più brutali e scioccanti del film (non so come venga qui gestita).
    non ho visto (né vedrò) questo remake, ma quanto a sostanziali differenze ne ravviso almeno altre due belle spesse:
     rende tributo a sua maestà Dario Argento nelle battute finali in giardino, con piscina coperta, così Tenebrose e Phenomenali.
    questa è una delle principali. eccettuando l'incipit,  è tutto in interni.
    Vivas non esagera troppo col gore e con lo splatter, 
    questa è la seconda. da che arriva la dalle (sottocartella: bellissima, tutt'altro che rottermeyer) la matrice è un unico strobo ininterrotto di eccessi, talvolta così sovraccaricati da accostarsi pericolosamente al ridicolo. è molto probabile che vivas abbia puntato maggiormente su ritmo e tensione (non che baustillo/maury li abbiano trascurati, anzi i livelli di tirella frammisti alla violenza senza freni si tengono sempre oltre i limiti di guardia), per quanto l'elenco dei "lampi" che enumeri non è certo poco nutrito.
    quanto allo sfiorare il ridicolo, la domanda è se mai se vivas evita la percezione della lotta dall'interno del grembo, tramite un tremolante feto in CGI che in molti allora equipararono non a torto a sta roba qua
    queste le differenze generali. al dettaglio invece
    e chi ci si mette di mezzo (poliziotti, appunto e premurosi vicini di casa).
    L'uso (con conseguente malfunzionamento) dell'apparecchio acustico di Sarah, il baby call ingannatore e l'orsacchiotto, la "preparazione" fai da te per ostetriche "occasionali" abase di ossitocina (...) la dimora con lavori di restauro che nasconde il covo della pazza assassina (non manca il canocchiale hitchcockiano/depalmiano) e la resa dei conti sott'acqua (sorta di liquido amniotico) 
    non vi sono vicini di casa che intervengono, è come se la protagonista vivesse sola in mezzo al nulla, il che contribuisce ad accrescere la tensione. l'ultima mia revisione di à l'intérieur  risale al 2012 e lo zero virgola qualcosa di possibilità di errore c'è, ma sono abbastanza certo che tutti gli altri elementi a seguire siano licenze di vivas per impalcare una versione il più 2.0 possibile del film. vedo che invece non accenni minimamente ad alcun incubo premonitore, che è peraltro la cosa più disturbante del film a monte.
    Ultima modifica: 26/04/22 13:17 da Schramm
  • Buiomega71 • 26/04/22 13:58
    Consigliere - 26074 interventi
    Non ci sono nè incubi premonitori nè tantomeno tremolanti feti in CG (il pancione di Sarah e la perdita delle acque sono le uniche "pratiche" di gestazione). Il remake, almeno per quanto mi concerne, non sfiora mai il ridicolo, semmai l'improponibile e scellerata svolta buonista all'ultimo minuto che fa venir voglia di bestemmiare.

    Questo però non saprei (correggetemi se sbaglio), ma vado a intuito, che nell'originale, la Dalle, non si adoperi ad estrarre il futuro nascituro (dalla pancia di Sarah) con la più "rassicurante" ossitocina, come si appresta a fare la Harring.

    Il resto che c'è nell'originale nin so, non l'ho visto, quando ciò avverrà saprò dire.

    Ultima modifica: 26/04/22 14:07 da Buiomega71
  • Schramm • 26/04/22 15:49
    Scrivano - 7689 interventi
    svolta buonista è proprio l'ultima attribuzione applicabile al finale dell'originale, che anzi sferra il colpo più insostenibile di tutti (come se quanto visto fin là non fosse bastato). quando vedrai ti si drizzerà il pelo. diciamo che l'ossitocina non c'entra (non la ricordo presente in alcuna scena del film, così come la protagonista non è mezza sorda). spero tu non sappia già tutto o te lo bruci. è sicuramente uno dei pochi film che superò la prova degli anni. anche alla seconda visione, ho sudato stalattiti non meno che alla prima.