Reeves • 16/10/20 14:20
Contratto a progetto - 814 interventi« [Nel 1951]Cerchio gira alla Fert //
bivio, uno dei suoi film più significativi, un noir neorealista che è senza dubbio uno dei lavori più personali e apprezzati di tutta la carriera del regista, e segna forse un cambiamento di direzione nella propria attività professionale. II protagonista del film, ex combattente partigiano, diventa capo di una banda di ladri, poi s'infiltra nella polizia e organizza dall'interno del commissariato i suoi colpi. La critica alla corruzione latente che, nel dopoguerra, fa irruzione in tutte le istituzioni, tra le quali la Polizia, non viene ammessa, per cui sono "tagliate" le scene più scomode: il film perde 24 minuti di pellicola (112' era la durata iniziale, 88' quella proposta al pubblico) e questo intervento censorio segna sensibilmente le prospettive di lavoro di Cerchio. Forse intenzionato a riscattarsi da un passato troppo legato al fascismo, in questo film Cerchio tenta di affrontare un tema di impegno civile, ma le sue velleità sono stroncate sul nascere e così abbandona, almeno nel campo dei film a soggetto, qualsiasi forma di cinema di denuncio, scegliendo la strada dei generi popolari, "di serie B"» (N. Heys Cerchio, “Mondo Niovo 18-24 ft/s” n. 2, 2006).
Pinhead80, Reeves, Nicola81