Discussioni su Antebellum - Film (2020)

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
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  • Gestarsh99 • 7/02/21 20:42
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Auto-tirata d'orecchie per non aver inquadrato sin dalle prime fasi la natura reale della storia rappresentata.

    SPOILER SPOILER SPOILER 

    Sarà che durante la visione le mie sinapsi carburavano a fatica (forse è una mia condizione abituale, eheh), ma a ripensarci bene, il giochino di prestigio messo in atto da regia e sceneggiatura era indovinabile ben prima del ribaltone chiarificatore a metà film.
    I pesanti riferimenti alla Germania nazionalsocialista (la milizia marciante all'inno di "sangue e terra"; la presenza del forno per le cremazioni dei prigionieri; il comportamento violento del soldato con la schiava sessuale) non erano vezzi autoriali inseriti anacronisticamente solo per creare un ficcante parallelismo fra la politica di sterminio del Terzo Reich e la politica schiavista degli Stati Confederati (interpretazione istintiva data da me per scontata), ma erano input striscianti lanciati allo spettatore proprio per l'individuazione delle giuste coordinate temporali in cui inscrivere gli eventi visualizzati.

    Probabilmente il non aver afferrato o decriptato sin dall'inizio questi suggerimenti ha però reso il successivo svelamento delle carte assai più intrigante.

    SPOILER SPOILER SPOILER 
    Ultima modifica: 7/02/21 21:39 da Gestarsh99
  • Buiomega71 • 9/03/24 10:01
    Consigliere - 26011 interventi
    Difficile parlare del film e non incorrere in rischio spoiler maledetto (attenzione, anche solo una foto di scena, che potrebbe svelare particolari "anacronistici", rischia enormemente di mandare tutto in vacca e far crollare l'inaspettato colpo di scena).

    Anche solo citando apertamente qualche titolo di altri film (come nei commenti) guasterebbe il gusto della terribile sorpresa che si vela nella terza trance della pellicola.

    I primi 25 minuti prendono di petto mezzo secolo di cinema schiavista (che va da Mandingo fino a Sankofa), realizzato in maniera magistrale (il piano sequenza iniziale mozza il fiato, supportato dal potentissimo score di Nate Wonder), con sottofondo di cannonate come nell'Inganno, in piena guerra di secessione nella Louisiana al tempo degli schiavi e delle piantagioni di cotone.

    Barlumi di gran cinema, in acri sapori alla Radici 2.0, dove il talentuoso duo registico dissemina segnali che, si sveleranno, solo quando il meccanismo si rileva in tutto il suo orrore.

    Poi qualcosa di strano e destabilizzante succede a metà film e non si sa più dove Bush e il suo compare vogliano andare a parare (aumentando l'interesse e la curiosità), ma attenzione alla maleducazione della receptionist dell'hotel.

    Così come la parte centrale alla Waiting to Exhale pare confondere le acque, diventando un'altro film, stentando a capire cosa c'entri lo schiavismo con la festa dell'8 marzo.

    Fai un paio di congetture ma si rivelano un buco nell'acqua, e te ne stai li a rimurginare su cosa stai vedendo.

    Da quì in poi sarebbe saggio non scrivere più nulla, perchè Antebellum è il classico film da vedere al buio, senza leggere in giro nulla e , soprattutto, evitando di sbirciare foto o immagini.

    Per non rovinare nulla citerò alcuni titoli, ma solamente linkandoli, per lasciare la scelta se svelarli oppure no.

    Perchè Antebellum è opera intensa, emozionante, stordente e a suo modo geniale, come quel finale evocativo e epico, che si dipana al ralenti, in mezzo agli spari di cannone e alle battaglie, dove, finalmente e con amarissima sorpresa, verrà svelato il significato della parola Antebellum.

    Jena Malone che si aggira depalmianamente (tacchi alti, rossetto, occhiali e guanti neri) per la stanza di un lussuoso motel, un'inquietante bambina baviana incontrata in ascensore (occhio alle scarpette da ginnastica che indossa, sono un indizio fondamentale, come il tatuaggio della farfalla e la copertina del libro, nonchè il mazzo di fiori di cotone recapitato in omaggio), cosa può significare tutto ciò?

    Stupri, marchiature a fuoco, forni crematori (una sequenza emotivamente potentissima riguarderà proprio il forno crematorio in fiamme), pestaggi di donne incinte, la cieca e furiosa supremazia bianca ai tempi di Addio zio Tom, poi arrivano gli echi crichtoniani e, col senno di poi, pasoliniani, e finendo in territori di caccia/femminea 

    Di più è meglio non svelare, e la netta presa di parte del duo registico (democraticamente politicamente corretta, contro patriarcato e razzismo, ruolo della donna nera nella società americana dell'era Trump) lascia il posto a barlumi di grandissimo cinema.

    Menzione per la straordinaria Janelle Monae e per una luciferina e diabolica Jena Malone (perchè, in fondo, è visceralmente un cinema di donne).

    Un vero peccato che non sia approdato in sala (causa post pandemia), anche per il grandioso e arioso formato panoramico scelto dai due registi.

    Per il sottoscritto (che paradossalmente non condivide certe idee politiche) uno dei film più poderosi, coinvolgenti, spiazzanti e geniali degli ultimi anni.
    Ultima modifica: 9/03/24 13:24 da Buiomega71