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Curiosità su Ultimo tango a Parigi - Film (1972)

CURIOSITÀ

8 post
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  • Zender • 26/02/09 08:44
    Capo scrivano - 49334 interventi
    Dalla prestigiosa mostra itinerante "I flani di Legnani" curata per l'appunto dal caro Buono con il contributo al restauro di Zender, ecco il flano di ULTIMO TANGO A PARIGI (edizione senza tagli):

  • Undying • 25/03/09 02:05
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Pellicola "maledetta" (non per il suo autore che è divenuto celebre a livello internazionale) perché benché oggi possa apparire strano, all'epoca fù molto osteggiata dalla censura, tanto da essere stata sequestrata e "condannata al rogo".

    Reminescenze inquisitorio-medievali che fanno più paura dei contenuti (scabrosi forse per l'epoca, di certo scandalosi per chi non ha voluto capire l'essenza del film).

    Fatto sta che Ultimo tango a Parigi è stato, nel nostro Paese, interdetto alla pubblica proiezione dal 1976 sino al 1987.
  • Undying • 15/04/10 00:02
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Hanno scritto ...

    "(...) il forte realismo erotico è potente ma non originale. Gli aspetti più graditi sono un'estesa oscenità verbale (pienamente anticipate in Tropic of Cancer, Tropico del Cancro di Joseph Strick, 1970)."

    Fonte: Il cinema come arte sovversiva, a cura di Amos Vogel, 1982
  • Matalo! • 13/06/10 12:16
    Call center Davinotti - 613 interventi
    Il film fu proiettato integralmente, in anteprima mondiale, il 14 ottobre 1972 a New York, e fu subito chiaro che l'opera avrebbe scatenato infinite discussioni. In Italia uscì nelle sale il 15 dicembre 1972, un giorno dopo l'anteprima europea; la settimana seguente il film fu sequestrato per "esasperato pansessualismo fine a se stesso". In seguito a questa e ad altre denunce, cominciò un iter giudiziario che portò il 2 febbraio 1973 ad una sentenza di assoluzione in primo grado, ad una di condanna nel secondo processo d' appello (il primo, sempre con sentenza di condanna nel giugno del 1973, era stato annullato per un vizio di forma) il 20 novembre 1974, ed il 29 gennaio 1976 alla sentenza della Cassazione che condannò la pellicola al rogo. Furono salvate fortunatamente alcune copie che oggi sono conservate presso la Cineteca Nazionale, da conservare come corpo del reato.
    Per il regista ci fu una sentenza definitiva per offesa al comune senso del pudore, reato per il quale fu privato dei diritti civili (fra cui quello di voto) per cinque anni e fu condannato a quattro mesi di detenzione (pena poi sospesa).
    Nell'ottobre del 1982 la pellicola venne proiettata a Roma durante una rassegna cinematografica dal titolo "Ladri di cinema". Il fatto costò agli organizzatori una denuncia. Questi però vennero assolti e l'opera non fu più considerata proibita. A distanza di quindici anni, nel 1987, la censura riabilitò il film, permettendone la distribuzione nelle sale (Bertolucci stesso ne aveva conservato clandestinamente una copia). L'opera ottenne un vasto consenso di pubblico, che giudicò il film godibile nonostante la drammaticità e non datato.
    In un'intervista al Daily Mail,[2] la Schneider rivelò che la famosa scena del burro non era in copione, ma fu un'idea estemporanea di Brando.
    (Wikipedia)

    Comunque la si pensi su questo film le sue traversie sono una delle pagine più vergognose della storia della censura
  • Lucius • 19/06/10 21:04
    Scrivano - 9052 interventi
    Nel film Catherine Breillat, la regista delle tematiche relative alla sessualità, interpreta Mouchette.
  • Travis • 19/09/10 10:48
    Pulizia ai piani - 596 interventi
    Segnalo un libro che ripercorre le tappe di un film sequestrato, censurato, sforbiciato, processato, condannato e proiettato clandestinamente. Per saperne di più:

    Ornella Magrini, Una scomoda ossessione. Ultimo tango a Parigi, memorie da un film proibito. Zona, 978889702567, €15.00
  • Buiomega71 • 23/06/14 10:09
    Consigliere - 27521 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (21 settembre 1988, come da ricerche di Zender) di Ultimo Tango a Parigi:

  • Apoffaldin • 17/11/24 09:40
    Magazziniere - 351 interventi
    ULTIMO TANGO A...NIZZA O DAI RADICALI

    La proiezione del film fu vietata su tutto il territorio nazionale. I gestori di due cinema di Nizza, che dovevano controllare le carte d'identità degli spettatori (il film era vietato ai minori di 18 anni in Francia), fecero sapere che da due settimane lo stavano programmando con molto successo e buona parte del pubblico era formata, specie negli spettacoli serali, da "spettatori abitanti o attualmente in vacanza a Sanremo, Bordighera, Ventimiglia e altre località della riviera ligure".

    FONTE: Passano il confine per vedere il Tango, in Corriere della Sera, 9 febbraio 1973, pag.13.

    A seguito della condanna al rogo della pellicola il Partito Radicale annunciò una proiezione privata del film il 6 febbraio 1976 nella sede di via di Torre Argentina a Roma. Del fatto furono messi al corrente anche il Questore e il Procuratore della Repubblica. Al funzionario di pubblica sicurezza accorso assieme ai carabinieri e alla polizia fu riservata una "clamorosa beffa". Infatti gli venne consegnata soltanto una delle cinque bobine, mentre le altre quattro contenevano "la ripresa dell'arresto della leader abortista Adele Faccio sul palco del cinema Adriano".
    Un quarto d'ora dopo l'irruzione delle forze dell'ordine la proiezione del film riprese regolarmente.
    Significativo il commento finale del segretario del partito Gianfranco Spadaccia: "Non siamo riusciti ad avere tanta gente in una riunione di partito".

    FONTE: Proiezione privata dei radicali del film "Ultimo tango a Parigi", in Corriere della Sera, 7 febbraio 1976, pag.9.