Lucius • 17/03/10 02:37
Scrivano - 9053 interventiAltro articolo antecedente l'uscita del film:
NELLE SALE DAL 2 LUGLIO
Il 'pornocrate' Rocco Siffredi
Non è ancora uscito 'Pornocrazia', il film di Catherine Breillat con il celebre pornostar, e già fa scandalo. La Eagle Pictures, che avrebbe dovuto curarne la distribuzione home video e dvd, parla di scene al limite della «pornografia infantile». La regista ribatte citando Pasolini ed altri autori del cinema d'autore. E Rocco? Per ora tace
22/6/2004
URL:
http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001025312
Sangue mestruale, tampax, manici di rastrello, primi piani, filosofia e pornografia e un protagonista che fa sempre discutere, il porno divo Rocco Siffredi. E' 'Pornocrazia', l'ultimo film di Catherine Breillat che arriva nelle sale il 2 luglio distribuito da Sharada con un inevitabile divieto ai 18 anni e in cui la regista si spinge oltre (forse troppo) sulla strada della provocazione.
L'ACCUSA: PORNOGRAFIA
Non solo. La Eagle Pictures, che avrebbe dovuto curarne la distribuzione home video e dvd, si rifiuta di farlo perché, in una lettera inviata ad Andrea De Liberato della Sharada, spiega che in questo film ci vede anche pornografia.
LA TRAMA DEL FILM
Protagonisti del film Siffredi (di recente ha annunciato che smetterà fra due anni) e l'attrice Mira Casar, che ha prestato generosamente il suo corpo nudo anche se nelle scene più calde si è avvalsa di una controfigura. Tutto inizia in un locale gay con una prestazione omosessuale, in un luogo dove gli uomini non amano le donne, ma, come spiega la regista, in realtà «nessun uomo ama le donne perché ne ha paura». Qui Siffredi incontra la Casar e con lei stringe un patto: in cambio di soldi dovrà passare quattro notti con lei per guardarla «dove sono inguardabile».
PRIMA NOTTE
Lei si stende sul letto nuda e inizia a conversare con lui. Tema della conversazione: l'oscenità del sesso femminile e la paura che suscita nell'uomo. Siffredi dice: «Il sesso femminile ha una pelle infetta come quella della rana che però almeno ha il buon gusto di essere verde». La donna replica: «E' solo la collera degli uomini contro l'invisibile». Si passa all'azione. Siffredi mette del rossetto sul sesso della donna e poi la prende. Subito dopo piange e la Casar dice premurosa: «E' solo la prima notte».
SECONDA NOTTE
La donna ha le mestruazioni e lui pensa bene di utilizzare un manico di rastrello per fare sesso con lei. Alla catenina del pornodivo compare un crocefisso d'oro («Nessun simbolo, è solo la catenina di Siffredi» spiega la regista), ma a seguire la regia propone un primo piano di un Crocefisso sulla parete della stanza («L'ho scelto perché è insanguinato e ha il volto che assomiglia a quello della protagonista»).
TERZA NOTTE
E' di scena il tampax. Lei se lo leva e lo mette in un bicchiere pieno d'acqua: ne bevono entrambi.
QUARTA NOTTE
Siffredi fa l'amore con la donna che poi torna, didascalica, sul tema del ciclo mensile: «Questa emorragia viene dal sangue fertile della donna». Siffredi ascolta attento. Segue un dialogo maschilista tra il porno divo e un suo amico.
AUTODIFESA: UN LAVORO FILOSOFICO
La Breillat oggi in conferenza stampa ha ovviamente difeso il suo film che è stato tratto da un suo romanzo 'Anatomie de L'Enfer': «E' un lavoro iniziatico e filosofico contro un mondo oscurantista che mi porta proprio per questo a fare cinema». Per la regista, che confessa di essersi ispirata a Petrolio di Pasolini e a Georges Bataille e vorrebbe fare un nuovo film dal romanzo 'La vecchia amante' dell'Abate Barthelemy, «il sesso resta una questione di potere e non c'è moralità in tutto questo: dovunque c'à la moralita', viene meno la donna. Io sono per l'oscenità».
CENSURA E RISPOSTA
Infine la scena citata dal distributore Eagle: si tratta di una sequenza con tre adolescenti che giocano al dottore con una bambina. Lei si toglie le mutandine dietro un cespuglio e loro ridono per l'imbarazzo guardandola.
«Sapevo di distribuire un film che rappresenta un erotismo oltre ogni limite, estremo, molto più forte di tutto quello che c'è in giro... - ha cercato di difendersi il distributore per le sale, Andrea Deliberato, di Sharada - ma non mi sarei mai aspettato di trovarmi di fronte a una censura così forte da parte della Eagle Pictures che, alla vigilia dell'inizio delle vendite del Dvd, si è rifiutata di distribuire il film in home video ritenendolo 'scandaloso e contrario alla morale pubblica».
Stampa
Buiomega71
Lucius
Ryo
Deepred89
Redeyes, Cotola