Vai alla scheda Sei nel forum Curiosità di

Curiosità su Pornocrazia - Film (2003)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/01/08 DAL BENEMERITO REDEYES
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Quello che si dice un buon film:
    Buiomega71
  • Non male, dopotutto:
    Lucius
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Ryo
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Deepred89
  • Gravemente insufficiente!:
    Redeyes, Cotola

CURIOSITÀ

8 post
  • Se vuoi aggiungere una curiosità a questo film, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (se necessario) e se gli eventuali titoli in essa citati hanno il link alla relativa scheda sul Davinotti, verrà spostata in Curiosità.
  • Lucius • 11/03/10 20:31
    Scrivano - 9053 interventi
    Un articolo sul film:

    Pornocrazia
    di Catherine Breillat
    Approfondire l’intimità e l’essenza di una donna può condurre duramente un uomo a materializzare e idealizzare i segni fisici della sessualità. Il film della Breillat, tratto da un romanzo da lei scritto. è spesso fastidioso, forte nelle immagini e nella lenta ed essenziale sceneggiatura e descrive le sensazioni di un omosessuale che ama gli uomini, dai quali è attratto, e rifugge le donne che lo ripugnano fino al piacere di essere pagato per guardare. Di fronte a lui una donna dalle mille domande su se stessa, insoddisfatta dagli uomini fino all’incomprensione, che vorrebbe prendere
    atto del suo essere, della sua sostanza, oggettivata agli occhi di chi presumibilmente non la desidera.
    L’uomo, interpretato dal “performer” Rocco Siffredi che continua ad avere velleità d’attore, trascorre quattro notti a osservare la donna, che si spoglia, lo guarda, dorme e lo provoca. Lui, impassibile seduto su una poltrona vicino al letto, in giacca, sorseggia un Whisky (per superare lo stress a cui è sottoposto?) e distilla poche parole in risposta alle domande di lei. Il tempo passa e il legame si stringe, sebbene il tatto, uno dei sensi dell’amore, è ancora lontano. La vista, l’olfatto, il gusto, sono stimolati dalle scoperte del corpo e dai suoi lati nascosti. Solo se si prova un’esperienza se ne possono cogliere i lati più nascosti e profondi.
    Le interpretazioni, distaccate e volutamente monocorde, hanno lo scopo di lasciare lo spazio ai dettagli fisici dei personaggi (senza stare a descrivere quali…), che acquisiscono il loro ruolo, funzionale allo scorrere della trama.
    Lento, cerebrale, e in alcune sequenze un pugno allo stomaco, il film della Breillat è un continuo scambio di liquidi corporei, mezzi che veicolano i messaggi e le sensazioni per comprendere le diversità. Come se la semplicità nascosta dai “tabù” della nostra cultura fossero le chiavi di lettura uniche dell’unione fra un uomo e una donna.
    Il titolo originale francese, “Anatomie de l’enfer”, vi avverte.
    Mattia Nicoletti
  • Lucius • 17/03/10 02:37
    Scrivano - 9053 interventi
    Altro articolo antecedente l'uscita del film:

    NELLE SALE DAL 2 LUGLIO

    Il 'pornocrate' Rocco Siffredi

    Non è ancora uscito 'Pornocrazia', il film di Catherine Breillat con il celebre pornostar, e già fa scandalo. La Eagle Pictures, che avrebbe dovuto curarne la distribuzione home video e dvd, parla di scene al limite della «pornografia infantile». La regista ribatte citando Pasolini ed altri autori del cinema d'autore. E Rocco? Per ora tace



    22/6/2004

    URL: http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001025312

    Sangue mestruale, tampax, manici di rastrello, primi piani, filosofia e pornografia e un protagonista che fa sempre discutere, il porno divo Rocco Siffredi. E' 'Pornocrazia', l'ultimo film di Catherine Breillat che arriva nelle sale il 2 luglio distribuito da Sharada con un inevitabile divieto ai 18 anni e in cui la regista si spinge oltre (forse troppo) sulla strada della provocazione.

    L'ACCUSA: PORNOGRAFIA
    Non solo. La Eagle Pictures, che avrebbe dovuto curarne la distribuzione home video e dvd, si rifiuta di farlo perché, in una lettera inviata ad Andrea De Liberato della Sharada, spiega che in questo film ci vede anche pornografia.

    LA TRAMA DEL FILM
    Protagonisti del film Siffredi (di recente ha annunciato che smetterà fra due anni) e l'attrice Mira Casar, che ha prestato generosamente il suo corpo nudo anche se nelle scene più calde si è avvalsa di una controfigura. Tutto inizia in un locale gay con una prestazione omosessuale, in un luogo dove gli uomini non amano le donne, ma, come spiega la regista, in realtà «nessun uomo ama le donne perché ne ha paura». Qui Siffredi incontra la Casar e con lei stringe un patto: in cambio di soldi dovrà passare quattro notti con lei per guardarla «dove sono inguardabile».

    PRIMA NOTTE
    Lei si stende sul letto nuda e inizia a conversare con lui. Tema della conversazione: l'oscenità del sesso femminile e la paura che suscita nell'uomo. Siffredi dice: «Il sesso femminile ha una pelle infetta come quella della rana che però almeno ha il buon gusto di essere verde». La donna replica: «E' solo la collera degli uomini contro l'invisibile». Si passa all'azione. Siffredi mette del rossetto sul sesso della donna e poi la prende. Subito dopo piange e la Casar dice premurosa: «E' solo la prima notte».

    SECONDA NOTTE
    La donna ha le mestruazioni e lui pensa bene di utilizzare un manico di rastrello per fare sesso con lei. Alla catenina del pornodivo compare un crocefisso d'oro («Nessun simbolo, è solo la catenina di Siffredi» spiega la regista), ma a seguire la regia propone un primo piano di un Crocefisso sulla parete della stanza («L'ho scelto perché è insanguinato e ha il volto che assomiglia a quello della protagonista»).

    TERZA NOTTE
    E' di scena il tampax. Lei se lo leva e lo mette in un bicchiere pieno d'acqua: ne bevono entrambi.

    QUARTA NOTTE
    Siffredi fa l'amore con la donna che poi torna, didascalica, sul tema del ciclo mensile: «Questa emorragia viene dal sangue fertile della donna». Siffredi ascolta attento. Segue un dialogo maschilista tra il porno divo e un suo amico.

    AUTODIFESA: UN LAVORO FILOSOFICO
    La Breillat oggi in conferenza stampa ha ovviamente difeso il suo film che è stato tratto da un suo romanzo 'Anatomie de L'Enfer': «E' un lavoro iniziatico e filosofico contro un mondo oscurantista che mi porta proprio per questo a fare cinema». Per la regista, che confessa di essersi ispirata a Petrolio di Pasolini e a Georges Bataille e vorrebbe fare un nuovo film dal romanzo 'La vecchia amante' dell'Abate Barthelemy, «il sesso resta una questione di potere e non c'è moralità in tutto questo: dovunque c'à la moralita', viene meno la donna. Io sono per l'oscenità».

    CENSURA E RISPOSTA
    Infine la scena citata dal distributore Eagle: si tratta di una sequenza con tre adolescenti che giocano al dottore con una bambina. Lei si toglie le mutandine dietro un cespuglio e loro ridono per l'imbarazzo guardandola.

    «Sapevo di distribuire un film che rappresenta un erotismo oltre ogni limite, estremo, molto più forte di tutto quello che c'è in giro... - ha cercato di difendersi il distributore per le sale, Andrea Deliberato, di Sharada - ma non mi sarei mai aspettato di trovarmi di fronte a una censura così forte da parte della Eagle Pictures che, alla vigilia dell'inizio delle vendite del Dvd, si è rifiutata di distribuire il film in home video ritenendolo 'scandaloso e contrario alla morale pubblica».

    Stampa
  • Lucius • 30/09/10 23:03
    Scrivano - 9053 interventi
    La regista ha definito il suo film, durante la conferenza stampa, come "una fiaba iniziatica sull’oscenità".
  • Lucius • 18/06/11 22:04
    Scrivano - 9053 interventi
    Breve intervista dell'epoca, a Siffredi, (che pretese di scegliere l'attore da baciare.)

    Rocco Siffredi: angosciante «Pornocrazia» della Breillat, ho esitato prima di girarlo

    Quando ha saputo come avevano tradotto in italiano il titolo del film francese di cui è protagonista, gli è venuto un colpo. Pornocrazia è il terzo lavoro cinematografico «impegnato» di Rocco Siffredi, regia di di Catherine Breillat. È sconsolato il principe dei pornodivi: «Il titolo originale è Anatomia dell'inferno : un misto di filosofia, religione, sangue, sesso». SPOILER In una discoteca per omosessuali, lui (Rocco) è un gigolo gay, lei (Amira Casar) una ragazza bella e disperata. Lui non ama le donne. Lei lo paga per fare sesso estremo. Seguono quattro notti di oscenità. Un rapporto tanto esasperato da finire con il suicidio di lei. Il film sarà nelle sale il 2 luglio, distribuito da Sharada, vietatissimo ai 18 anni.
    Un film angosciante.
    «Il sesso è angosciante».
    Lo dice proprio lei che ne ha fatto la sua carriera?
    «Io mi sono sempre divertito, ma per la maggior parte della gente fare l’amore è un problema. Tuttavia, quando ho letto la sceneggiatura ero perplesso».
    Perché?
    «Era scritta in un francese letterario. Poi era prevista una scena in cui avevo un rapporto orale con un uomo».
    Ha rifiutato?
    «Sì: l'ho fatta cambiare in un bacio, non meno imbarazzante».
    Lei è un'icona del porno eterosessuale. Non le è seccato impersonare un gay?
    «Sì, ma costretto a calarmi in una psicologia gay, mi sono sentito un vero attore».
    Cerca il riscatto artistico?
    «Dopo 1300 film porno, ho voluto provare il cinema tradizionale: è più professionale.
  • Zender • 19/06/11 09:59
    Capo scrivano - 49212 interventi
    La fonte, Lucius, la fonte.
  • Lucius • 19/06/11 10:49
    Scrivano - 9053 interventi
    Fonte 23/06/2004 - Corriere della sera - Emilia Costantini.Del fatto che pretese di scegliere personalmente l'attore da baciare (un effeminato) lo lessi su Ciak.
  • Lucius • 19/06/11 10:51
    Scrivano - 9053 interventi
    Bollino rosso con divieto ai minori di diciotto anni. Non è ancora uscito, ma Pornocrazia, il film di Catherine Breillat con Rocco Siffredi, stella del cinema porno, fa già scandalo. Per il suo contenuto. Il film, presentato con successo al festival di Berlino, uscirà il 2 luglio ma non sarà distribuito in dvd e in videocassetta dalla Eagle. Le scene di sesso forte con penetrazioni multiple non mancano.
    "Sapevo di distribuire un film che rappresenta un erotismo oltre ogni limite, estremo, molto più forte di tutto quello che c'è in giro" ha detto il distributore per le sale, Andrea Deliberato, di Sharada. "Ma non mi sarei mai aspettato di trovarmi di fronte a una censura così forte da parte della Eagle Pictures che, alla vigilia dell'inizio delle vendite del dvd, si è rifiutata di distribuire il film in home video ritenendolo scandaloso e contrario alla morale pubblica". "Persino un laboratorio di authoring di Milano" aggiunge Deliberato "si è rifiutato di eseguire le lavorazioni sul film giudicandolo pornografico".
    Per Deliberato si tratta invece "di un film straordinario, che contiene scene insolite e fortissime, a volte scioccanti. Sono da sempre un sostenitore della libertà, soprattutto di quella artistica ed espressiva. Compiango chi, per evidenti limiti culturali, non comprende la differenza fra arte e pornografia".
    E' stata proprio la Breillat a proporre a Siffredi - re incontrastato del cinema porno - il suo primo ruolo drammatico. L'attore abruzzese infatti è protagonista di "Romance", uno degli ultimi lavori della regista francese. Il film nelle sale uscirà col divieto ai minori di 18 anni.
    In Pornocrazia - uscito sugli schermi francesi lo scorso gennaio con il titolo "Anatomie de l'enfer" - Rocco abbandona il filone porno-commerciale per tornare al cinema d'autore. Questa volta Siffredi è sulla scena dall'inizio alla fine: nella parte di un omosessuale pagato da una donna (l'attrice Amira Casar) per osservarla nella sua più estrema intimità, "là dove non è osservabile...". Il film è tratto dal romanzo che la Breillat stessa ha pubblicato due anni fa.
    Per la prima volta nei panni di un gay, Siffredi ha dichiarato in un'intervista: "Il copione richiedeva che baciassi un uomo. Non è stato facile, ma l'ho fatto. Sono un attore". E non a caso, proprio in occasione della presentazione del film in Francia, la star dell'hardcore, sulla soglia dei 40 anni, ha annunciato: "Credo che lavorerò ancora un anno, e poi chiuderò con il porno. Voglio voltare pagina".

    Fonte TGCOM.IT 21.06.2004
  • Buiomega71 • 29/06/12 10:11
    Consigliere - 27336 interventi
    *Definito dalla stessa regista "il teorema di Pitagora sull'oscenità", scritto per la pornostar Rocco Siffredi e tratto da un libro della stessa Breillat, è un film sulla conoscenza tra tabù iniziatici e tabù religiosi, tra sacro e profano. E chiude un ciclo di pellicole dell'autrice che affrontano questa tematica. Girato in Portogallo.

    Fonte: Scheda di Ciak del film