Homesick • 30/05/09 18:19
Scrivano - 1363 interventiStralcio di un'intervista a
Nicoletta Rangoni Machiavelli raccolta dal fratellastro Niccolò:
«Tutto girato in l'allora Yugoslavia, in boschi di betulle, una storia d'amore di una partigiana col soldato nemico; due soli personaggi e lui era un americano di nome David McCallum. Io ebbi una storia d'amore col Cavara (prima o dopo le sue dichiarazioni? N. d. r.), dopo il film, che mi aiutò a levarmi di torno il malefico boyfriend dei tempi di Giarrettiera. Ma ci vollero gli avvocati e le guardie del corpo. Girando un film così intimo, all’aperto, in terra straniera, per un attimo vissi la meravigliosa favola dell’unione regista-attore, che è stata il successo di tanti film. Ero curata, stimolata; era come avere un maestro, nel regista, ed essere un’attrice considerata ed affermata, per come ero trattata dalla troupe. Un piccolo assaggio che mi rese più sicura. Per un attimo mi balenò in testa che avrei anche potuto farcela, come attrice. Una cosa buffa furono gli scarponcini d’epoca (1935) autentici, di pelle e non foderati, che portai giorno dopo giorno nella neve alta due metri, anche se non erano sempre una necessità di scena, i quali nonostante tutti gli sforzi non si asciugavano mai, per cui dopo il film mi presi una bella broncopolmonite».
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