Curiosità su I soliti ignoti - Film (1958)

Tiberio Murgia: il caratterista siciliano

"Nei miei conti ho fatto 140 film, ho sempre fatto il siciliano caratterista.
Monicelli stava con la sua segretaria a Piazza di Spagna...
"Si fermi si fermi" fa lei, "che le vuole parlare il dottor Monicelli..."
Dopo 15, 20 giorni, sono venuti nel cantiere, io facevo l'operaio, sono venuti a trovarmi e m'hanno portato a fare il provino: Monicelli ha scelto me.

Mi ha doppiato Cominiti, era un siciliano vero.
Gassman era un signore. Sordi era una bomba come amico.
Mastroianni che non comprava mai sigarette... io c'avevo il pacchetto delle trinciate corte, le cartine... gli facevo la sigaretta e gliela davo pronta, lui mettava la saliva e chiudeva.
Con la Cardinale siamo nati insieme, con I soliti ignori, lei era una timida, perché se la volevano tutti fare, quindi si rifugiava da me.
Gli facevano una corte, e non gli chiedevano altro che farsi... una pelle (?!).
Dopo I soliti ignoti i film sono scesi come un rosario..."

Soldi
"C'ho questa casa, la casa al mare, la casa in Sardegna, una moglie romana di Trastevere, che c'ha due coglioni così."

Comunismo
"Parlavo con Gassman o Monicelli... con Monicelli si parlava spesso...
Io ero uscito da una scuola di partito a Frattocchie."

Fonte: Stracult / 7 settembre 2009

Una frase memorabile:
"Rubare è un mestiere impegnativo, ci vuole gente seria mica come voi... voi al massimo potete andare a lavorare..." Marcello Mastroianni

Nella scena in cui Capannelle (Pisacane) si reca al cinema dove lavora Mario (Salvatori) per raccomandarsi di avere cura della sorella nel caso succedesse qualcosa durante il colpo, vediamo alle sue spalle la locandina del film Kean, genio e sregolatezza (1957), in cui recita Vittorio Gassman, ovvero Peppe il pantera!

Poste Italiane ha emesso una maxicard (cartolina filatelica con relativo francobollo) in onore del film. Data di emissione: 6.09.2018.

L'ideazione de I soliti ignoti nasce in chiave caricaturale. Come lo stesso Monicelli ammette, si voleva in principio parodiare un certo genere di film noir francese o di gangster statunitense, particolarmente in voga in quegli anni, ed apprezzato da un vasto pubblico italiano. Il soggetto si ispira al film drammatico francese Rififi di Jules Dassin del 1955, dove una banda di quattro criminali professionisti intraprende un colpo perfetto che si rivelerà fallimentare e come narra il regista, uno dei titoli provvisori era il parodistico Rifufu.
Sarebbe tuttavia erroneo ritenere I soliti ignoti limitarsi a mera parodia di altri titoli illustri in quanto lo stesso film si arricchisce di novità importanti e di contesti originali nel corso della sua produzione, in quanto era concezione del regista darvi una connotazione tragicomica.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/I_soliti_ignoti