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Alla fine del cortometraggio si può leggere chiaramente: Copyrighted by Rrose Sélavy
Rrose Sélavy altri non è che lo pseudonimo femminile di Marcel Duchamp medesimo ed è un gioco di parole, sta per "Eros, c'est la vie" (Eros, così è la vita)
I rotorilievi di Duchamp (si dice che ne fece più di 500) si possono trovare anche in altri film:
• Il sangue d'un poeta, di Jean Cocteau
• The Dreams That Money Can Buy, di Hans Richter (nell'episodio che riguarda Duchamp, ovviamente)
• Vertigo (La donna che visse due volte), di Hitchcock
Riguardo a quest'ultimo cito:
"Secondo Ernesto G. Laura, Saul Bass [Saul Bass si occupò dei titoli di testa di Vertigo] non poteva verosimilmente ignorare i dischi rotanti con disegni a spirale messi a punto da Duchamp negli anni Venti e battezzati Rotoreliefs. Antonio Costa è altrettanto convinto del fatto che i titoli di testa di Bass rimandino in modo inequivocabile alle
opere create da Duchamp utilizzando tali dischi, tra cui spicca il cortometraggio Anémic cinéma (Francia, 1926). A suo avviso è infatti possibile ravvisare in essi intenti analoghi a quelli perseguiti da Hitchcock ne La donna che visse due volte"
Faggi
Ford
Homesick
Pigro, Deepred89, Gaussiana, B. Legnani