6 serate con i thriller da discount.
Thrillerino sponsorizzato dalla leggendaria Concorde cormaniana (specializzata in straight to video da discount, ma realizzati con un certo criterio da sano b-movie), dallo script talmente banale da fare quasi tenerezza (il solito poliziotto duro e dai metodi poco ortodossi deve incastrare un serial killer che fà a pezzi giovani ragazze avvenenti in quel di Los Angeles).
Se la trama è scritta su di un cleenex (flebili i rimandi al
Looker crichtoniano), la serrata regia di Fred Gallo, al contrario, tenta di elevarsi dalla media, con un gusto post moderno alla
Blade Runner nella fotografia di Mark Parry, ricercando estetismi quasi scottiani (con le dovute differenze).
A dare man forte il serial killer di Arnold Vooslo, aristocratico e sofisticato artista astratto di video hardcore all'avanguardia e di bizzarre architetture (nonchè del delitto per mano di un coltellaccio da cucina), con riverberi da
American Psycho, che snocciola snobismo e la fredezza di un cyborg, glaciale e seducente killer dall'epressione di ghiaccio, dove il fascino mellifluo pare irresistibile agli occhi delle donne (nonchè vittime).
Accenni snuff nei "video della morte", con procaci modelle assassinate davanti alla telecamera, in un circuito clandestino snuffistico che arriva fino al mercato del Sol Levante (curiosamente, nel film, non viene usata la parola snuff, ma "video di morte in diretta") occultati dietro a videocassette per bambini (Willy il tricheco!).
Quindi snuff, filmetti pornografici (il viscido Nick Sorvino, con la modella di colore, nella squallida camera da letto e la telecamera), false piste e improbabili prove schiaccianti (la marca dei preservativi), la seduzione del male di Vooslo che fa cadere nella sua rete ammaliante (e pericolosa) la poliziotta sotto copertura della Hack, gelosie represse (da antologia la "confessione" della Hack su come si sofferma sui particolari della notte d'amore con Vooslo, facendo esplodere la rabbia amorosa dell'ex compagno, e collega, Michael Nader, che distrugge mezzo appartamento con lo sfollagente), fino alle notevoli battute finali di puro slasher, con Vooslo che mostra il suo vero volto da sadico assassino (ripreso dai teleschermi della sua dimora), la lotta furente con la Hack che si chiude in bagno (tra coltellate e pugni in faccia), fino alla violenta zuffa con Nader tra sculture moderne, cucine high tech e schermi televisivi-dove salta fuori la passione di Gallo per la fantascienza-, e alla chiusa giustizialista femminea. Il tutto tenuto in piedi da Gallo con una regia serrata, che sembra ben conoscere le tempistiche thrilleresche/slasheristiche.
Qualche centimetro di pelle in più nelle sequenze hot , a letto, tra Vooslo e la Hack e un'atmosfera opprimente tra locali da neo noir, obitori e ritrovamenti dei corpi delle ragazze nei cassoni dell'immondizia.
Gallo dà un tocco di regia non banale (il ritrovamento del corpo della rossa in un canale di Los Angeles invaso dall'acqua-che mi sembrava lo stessa location dell'inseguimento automobilistico di
Vivere e morire a Los Angeles-, con la macchina da presa che allarga dall'alto), tra video artistici erotici fin troppo patinati (sui titoli di testa) e fasci di luce che penetrano negli stabili.
Da antologia il viscido Sorvino che ci prova con un' avenente rossa nel locale, che dopo il due di picche di lei, e uno schiaffone, sbotta in rabbia misogina con il risultato di essere sbattuto fuori dal locale.
Non male la OST di Darryl Way.
Il simpatico Ted Raimi è il detective sempre con la battuta cinica pronta, Art
Te la dò io la bara Evans il capitano tutto di un pezzo e poco accomodante, la poliziotta della Hack (di stepfatheriana memoria) è sexy al punto giusto quando si veste da "mignottone" per far colpo su Vooslo, ma anche vendicativa all'occorenza, e il futuro regista del cinematografico
S.W.A.T, Clark Johnson, fa da spalla al fratello di Sam Raimi.
Convenzionale nella scrittura, tipico dei thriller da bancarella, ma realizzato con una certa cura, serrato al punto giusto e con un ritmo piuttosto sostenuto (sempre nell'ottica di questo tipo di film da scaffali polverosi da videonoleggio) , senza annoiare troppo (complice anche la breve durata).